Hortus Conclusus Pigneto @Roma Design Lab 2014

Segnalazione @Roma Design Lab 2014 Rome / Italy / 2014

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L’intervento si colloca a Roma, nel quartiere Pigneto. Lo spazio pubblico che il progetto va a riqualificare è un luogo di forte degrado, posto davanti la Chiesa di San Leone Magno.
L’esigenza del parroco era quella di rendere non accessibili le vecchie aiuole, poi cementate, poichè luogo di spaccio, e di evitare il verde pubblico, che già in passato è stato abbandonato, e poi eliminato per mancanza di manutenzione pubblica. In ultimo, il budget doveva essere il più basso possibile. L’idea è stata quella di generare un processo, prima di un progetto, di adozione del luogo da parte della cittadinanza, futura custode e fruitrice dello spazio pubblico, attraverso un confronto diretto progettuale e dei workshop. Il progetto vero e proprio è legato all’antico concetto di hortus conclusus, però onirico, fortemente immaginifico e astratto. A scala urbana, quindi come macrosegno capace di qualificare lo spazio urbano. Le considerazioni preliminari partono dagli orti urbani autogestiti del Pigneto, capaci di aggregare un tessuto sociale complesso e multiculturale, diventando occasione di socializzazione e di cura diretta dello
spazio pubblico, spesso abbandonato dalle istituzioni preposte. Dai vari colloqui è scaturita l’impossibilità di creare tali luoghi in questa area, sia per la forte carica inquinante dovuta alla prossimità della sopraelevata, sia per l’esigenza di rendere questi luoghi chiusi e custoditi.
Da questo vincolo così forte e così distante dal concetto di piazza e fruizione pubblica, è nato un processo di mediazione e poi di progettazione condivisa, legato all’hortus conclusus, spazio custodito ma fruibile nelle sue varie funzioni. La macroscala degli orti urbani di metallo ha dato forza al segno che si confronta con importanti realtà e proporzioni.
I materiali utilizzati sono per lo più poveri, comune brecciolino e selciato e recinzioni fatte con OSB. Soltanto le sedute e i cancelli sono in ferro ossidato. Inoltre abbiamo riutilizzato le vecchie fioriere come base per evitare costi di demolizione e costruzione. Gli Horti sono pensati come luoghi legati ad attività didattiche, di catechismo o di lezione all’aperto delle varie scuole primarie del quartiere, come luogo espositivo, e meditativo. Le essenze riprodotte sono
realizzate in modo da avere sul gambo il nome scientifico. Questo per ampliare la conoscenza delle specie selvatiche commestibili, che sono autoctone e legate ad una cultura povera oggi in forte riscoperta. È prevista inoltre una postazione mobile di piante selvatiche vere, piantumate in un hortus conclusus mobile da portare in giro nel quartiere come traccia della piazza.

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    Project details
    • Year 2014
    • Work started in 2014
    • Work finished in 2014
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Churches / Restoration of old town centres / Urban Renewal / Private clubs/recreation centres / Monuments
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