Villa Palazzola e Parco | A.R. Architetti Riuniti

Progetto vincitore ex-aequo del concorso di Riqualificazione di Villa Palazzola e del Parco Stresa / Italy / 2006

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1. Una proposta: lo Stresa Art Forum
Al fine di aderire alle finalità della Fondazione di Villa Palazzola, si propone di costituire in essa lo Stresa Art Forum il cui compito sarà quello di promuovere attività culturali ed espressioni artistiche tematicamente collegate al Lago e all’acqua.
L’Art Forum potrebbe organizzare alcuni eventi:
• il Premio Stresa per le arti visive (pittura, scultura, grafica, fotografia) sul tema del lago e dell’acqua; le opere premiate saranno acquisite e andranno a formare una collezione permanente dell’Art Forum che cresce nel tempo
• esposizioni di rilievo internazionale; anche in questo caso selezionando opere con omogeneità tematica
• esposizioni con relativi supporti di studi e pubblicistica sulle memorie urbane dei borghi circostanti ai laghi
Rispetto alla tematica del Lago e dell’acqua, è probabile che la collezione dei pittori vigezzini di cui la Fondazione dispone sia estranea, in tal caso può essere opportuno uno scambio di deposito con il Museo del Paesaggio di Verbania, per ottenere opere tematicamente affini.


2. Inquadramento urbanistico

Riteniamo che l’estensione attuale della villa sia più che sufficiente rispetto all’ipotesi progettuale, senza improbabili richieste di reintegrazioni di parti del parco che nel tempo furono frazionate.
Le norme attuali non consentono la completa attuazione della proposta; è indispensabile l’adozione di una variante (probabilmente) Parziale (art. 17, comma 7, della L.R. 56/77); la proposta è contenuta nel paragrafo 7.
Riteniamo opportuno un misurato incremento di aree di parcheggio (per l’Art Forum e per la città) che prevediamo di realizzare su via Torino, proseguendo la logica d’impianto dei parcheggi su via Borromeo, ritagliando il bordo del parco in modo da salvaguardare il più possibile le specie arboree esistenti.
Proponiamo inoltre un collegamento pedonale tra via Torino e la statale; questo consentirebbe un migliore collegamento tra gli accessi pedonali, la villa e i parcheggi.
Gli accessi pedonali proposti sono tre:
• dalla Statale
• dalla passeggiata a lago (potenzialmente l’accesso principale)
• da via Torino
Gli accessi veicolari proposti sono due:
• dalla Statale (esistente)
• da via Torino, con la formazione di un piccolo parcheggio per la Fondazione, da ricavare rispettando le alberature esistenti.


3. il progetto – motivi ispiratori – distribuzione delle funzioni

La lirica di Adolfo Pini, riportata nei documenti che la Fondazione ha messo a disposizione per il concorso, ispira un certo modo di osservare il contesto; in definitiva da essa si può rintracciare un concetto, un asse portante del quadro ambientale; si tratta dell’asse Statale – villa – giardino – lago – con lo sfondo dell’ Isola Bella.
La nostra proposta assume questo come elemento organizzativo dell’intero progetto.

Per lo più le destinazioni richieste dal bando, sono ricavabili entro i muri della villa.
Auditorium e parte del percorso espositivo sono proposti in corpi di fabbrica aggiuntivi o sostitutivi.
I tre accessi allo Stresa Art Forum, sono caratterizzati dalla presenza di portali metallici che sorreggono gli stendardi di segnalazioni degli eventi in corso (totem).
L’androne della villa è il cuore dei percorsi verticali ed orizzontali e dei servizi generali.
Il vano ove è ricavato l’ascensore è utilizzato anche per la collocazione dei servizi igienici (questi sono ricavati in ogni piano; mezzanino compreso); la rampa di scale esistente per il piano cantine viene spostata e ricollocata entro il vano scale principale

Si prevede la seguente distribuzione delle funzioni principali:

Al Piano Terra
Reception e book-shop

Sequenza di vani riservati alle esposizioni temporanee; dalla grande sala di rappresentanza cui si accede dall’androne, si passa alla veranda e alla ex cappella arrivando ad un vano completamente vetrato, ovvero una “serra”, che sostituisce l’anomalo corpo di fabbrica di cui è prevista la demolizione; questo corpo di fabbrica sostitutivo è dotato di un piano entroterra (cui si accede con scala interna) che prosegue verso un altro vano entroterra, ricavato sotto il cortile antistante la veranda, illuminato da luce zenitale e laterale; il percorso si conclude entro una parte del cantinato della villa medesima.
La sequenza di vani così disposti consente una loro utilizzazione frazionata potendo disporre di varie accessibilità differenziate dall’esterno.
Nell’Album viene esemplificato tipologia e modalità di allestimento del percorso espositivo.

Al Piano Entroterra
Oltre a quanto già descritto, nell’entroterra si colloca un locale per riunioni e l’Auditorium, entrambi collegati all’androne centrale entroterra ed accessibili dai percorsi verticali già descritti.
L’Auditorium, di circa 100 posti a sedere, è sostanzialmente ricavato entro la sagoma dell’attuale terrapieno antistante la villa; questo per alterare il meno possibile il quadro percettivo.
L’Auditorium è dotato di un palcoscenico con doppia utilizzazione; normalmente aperto verso l’Auditorium, con l’ausilio di infissi a scorrere, esso è apribile anche verso le la cavea esterna.
L’Auditorium è affiancato da vani di servizio tra cui un ampio magazzino, il quale, benché entroterra, si attesta sul cortiletto ipogeo su cui si affaccia anche il principale vano entroterra del percorso espositivo.
Due aperture orizzontali, disposte simmetricamente, ricavate nel solaio di copertura dell’Auditorium, provvedono all’illuminazione diurna; un sistema di brise-soleil mobili consente la graduazione della luce in ingresso, compreso il totale oscuramento (vedi particolari nell’Album allegato).

Al Primo Piano
Nei vani verso il lago si prevede la collocazione della esposizione permanente dell’Art Forum. Nei due vani posteriori è collocata la caffetteria che potrà disporre durante la bella stagione del grande terrazzo soprastante la veranda.

Al Secondo Piano
Il piano è destinato alla Fondazione, ovvero ai suoi uffici amministrativi e direzionali ma anche al Centro studi dell’Art Forum e alle attività inerenti (seminari, stage, ecc.); una parte dei vani sarà destinata a biblioteca.

Altana
L’altana costituisce una possibile estensione della superficie a disposizione; si tratta di uno spazio altamente suggestivo. Si può ipotizzare di collocare qui (anche in prospettiva) la biblioteca della Fondazione (aggiungendo alla scala un servoscala); nel progetto questo spazio è destinato ad archivio.


4. alcuni aspetti costruttivi, tecniche, materiali

4.1 Per quanto attiene il restauro della Villa, si pone in primo luogo il problema della reintegrazione delle parti asportate: scale, infissi esterni, infissi interni, pavimenti lignei, ringhiere metalliche, balaustre.
Per il resto nell’Album allegato è esposta una esemplificazione sintetica delle modalità di intervento con l’elencazione di alcune patologie di degrado riscontrate nella villa e le relative proposte di intervento restaurativo.

4.2 le parti di nuova costruzione entroterra sono in c.a.; l’unica parte fuori terra (“la serra”) avrà struttura in ferro nero e cristalli termici estesi a pareti e copertura.
In generale nessuna parte in c.a. sarà in vista; si prevede di rivestire le pareti interne dei locali di nuova costruzione con formelle in cotto (è comunque necessario uno studio acustico della sala).
Le pavimentazioni di tutte le parti nuove (entroterra della villa compreso) saranno in calcestruzzo con finiture in resine colorate.
Le poche parti affioranti dai volumi entroterra saranno rivestiti in lastre di granito.
Questo vale anche per il terrazzo soprastante l’Auditorium ove è ripresa la pavimentazione dell’attuale terrazzo della villa.


5. recupero e uso del parco

Il parco di Villa Palazzola si estende attorno al complesso di edifici della villa e degrada fino al lago, formando un cannocchiale visivo verso il Golfo Borromeo e l’Isola Bella.
La giacitura del terreno è in leggera acclività verso il lago e morfologia modulata con avvallamenti e cunette in modo tale da rendere il movimento dei percorsi e degli impianti vegetali più sinuosi ed alternati.
Il parco, originariamente costituito secondo i canoni paesaggistici ottocenteschi, costituisce un tipico esempio di “giardino di lago” di ispirazione romantica. La composizione originaria, che andava a prediligere la componente vegetale piuttosto che gli elementi più strettamente architettonici, è adesso di difficile riproduzione. Il giardino infatti si configura come il classico modello di paesaggio in “divenire” dove sono le stagioni, il trascorrere del tempo e le dimensioni delle essenze vegetali con l’alternarsi di luci ed ombre a creare le suggestioni del luogo e a il progetto originario del “genius loci”.
Le emergenze botaniche di maggior rilievo sono costituite da alberi secolari che formano la componente arborea dominante e da salvaguardare. Un esemplare monumentale di Canfora (Cinnamomum camphora) si trova nelle vicinanze dell’annesso destro dell’edificio della Villa e presenta un tronco principale che si biforca in più branche a formazione di una ampia chioma con necessità di risanamento e contenimento dei rami più sporgenti. Altri esemplari secolari e maestosi sono costituiti da 1 cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica ‘Glauca’) e da 2 cedri dell’Himalaya (Cedrus deodora). Altro esemplare di notevoli dimensioni è un abete di Douglas che si trova in prossimità del confine lato lago, pianta ormai in fase di senescenza e con mutilazioni e capitozzature che deturpano il suo naturale portamento e su cui è ipotizzabile un operazione di abbattimento.
Il resto della componente vegetale del giardino è formato dalle classiche specie esotiche che sin dall’ottocento fanno parte dei giardini di lago: primeggiano, per la loro bellezza ed abbondanza, gli esemplari di camelia (Camellia japonica), di rododendro (Rhododendrum arboreum), di azalea (Azalea indica) e di osmanthus (Olea fragrans). Tra le conifere possiamo segnalare diversi esemplari di tasso (Taxus baccata), di Thuja (Thuja occidentalis), e di Chamaecyparis. Completano la componente vegetale alcuni alberi decidui di tiglio ed acero, nonché siepi di confine costituite da bambù, alloro, bosso ed eleagno.
Un recupero del parco prevede l’attenta selezione delle piante di maggior rilievo ornamentale e il risanamento o l’eliminazione, nei casi più gravi, degli esemplari in decadimento vegetativo o disseccati. Altro aspetto da gestire con la massima attenzione sono le caratteristiche chimico-fisiche del terreno che, da una analisi visiva, sono risultate con scarso drenaggio (conseguente proliferazione di muschi), poco arieggiate e povere di sostanza organica. Le opere agronomiche prevedono un dissodamento superficiale e un aggiunta di sostanze ammendanti atte a riportare il terreno alle fertilità. Si procederà ad una attenta ricostituzione dei tappeti erbosi con opere di diserbo selettivo e ricarico di sabbia e trasemina con graminacee ornamentali. Per le porzioni di terreno più ombreggiate e sottochioma verrà applicato un buono strato di pacciamatura.
In definitiva una attenta e programmata gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria potrà riportare in un arco temporale di 5 anni al recupero del parco, con la conseguente valorizzazione del suo disegno originario e dell’impianto di essenze di pregio.
I segmenti di giardino che risultano compresi nella figura in parte a fuso compresa fra ingresso dalla Statale e passerella su via Borromeo, saranno allestiti con specie floreali tipici del Lago Maggiore.
Oltre alle opere di carattere agronomico, nel parco sono previste opere di viabilità pedonale e veicolare indispensabili; è da ricavare inoltre il sinuoso percorso pedonale che si sviluppa perimetralmente nell’intero parco e che distribuisce alla sequenza di opere scultoree e installazioni; è da ricavare inoltre il parcheggio su via Torino, per il quale la fascia di parco occorrente è di circa mq. 2,50, salvaguardando il più delle specie arboree esistenti.
Tutti i percorsi pedonali d’accesso nonché quelli veicolari compreso il piazzale di sosta saranno caratterizzati da una pavimentazione in ghiaietto stabilizzato drenanante che riproduce perfettamente l’aspetto del ghiaietto sciolto (materiale tipo Levocell); il percorso sinuoso nel parco sarà invece in terra stabilizzata (materiale tipo Glorit).
Nel piazzale circolare all’ingresso verso il lago si prevede di ricollocare la fontana attualmente presente più a monte.


6. aspetti impiantistici e tecnologici

• Un problema che si porrà per la gestione dell’Art Forum è quello dei costi di gestione tra cui quello del condizionamento.
Indicativamente riteniamo conveniente un impianto a pannelli radianti a pavimento (a ventilconvettori solo per i locali al P.T. della villa data la presenza del pavimento in seminato) con pompa di calore che sfrutti la prsenza del lago;
• L’illuminazione interna della struttura indicativamente sarà attuata con l’ausilio di fonti luminose indirette onde valorizzare la presenza delle volte; gli spazi espositivi avranno anche sorgenti luminose concentrate sulle opere installate tramite le canalizzazioni costituenti l’irrigidimento dei pannelli espositivi (vedi tipologia riportata nell’Album).
Gli esterni saranno caratterizzati da sorgenti luminose collocate sotto le sedute o entro nicchie nei muri verticali (onde evitare il più possibile inquinamento luminoso). Lungo il percorso del parco sono previste sorgenti luminose localizzate onde evidenziare scenograficamente sculture e particolari insiemi arborei; l’illuminazione più diffusa di percorsi pedonali e veicolari sarà costituita da elementi appositamente studiati (vedi Album);
il principio da adottare, anche per limitare i costi è la programmazione dell’illuminazione notturna.
• Il complesso sarà dotato di un impianto di videosorveglianza dei vari locali di cui si compone il percorso espositivo.


7. adeguamento normativa urbanistica
Nel paragrafo 2 è richiamata la necessità di una variante al PRG; la variante sarà di tipo normativo con allegato morfologico.

ART. 2.5 — EDIFICI SOGGETTI A RISANAMENTO CONSERVATIVO CON VINCOLO AMBIENTALE

(Vale nella sua interezza l’articolo vigente, cui si aggiunge quante segue:)

• Nel solo caso della Villa Palazzola, stante la destinazione cui essa è destinata (centro d’arte) è possibile effettuare interventi di sostituzione edilizia ed aggiunta di superfici nuove.
L’intervento complessivamente dovrà fare riferimento al planovolumetrico allegato.
• Dal planovolumetrico sono deducibili gli ingombri planimetrici massimi nonché le sezioni limite.
• Gli elementi fondanti del progetto morfologico sono così riassumibili:
 demolizione del corpo di fabbrica posto accanto alla ex cappella, sostanzialmente estraneo all’impianto della villa
 restauro statico ed architettonico della villa salvando i principi generali di cui al presente articolo
 esecuzione di un corpo di fabbrica sostitutivo della parte demolita, uniformandosi alla logica di impianto della villa
 esecuzione di corpi di fabbrica entroterra necessari alle funzioni integrative individuate (auditorium e servizi inerenti); l’estradosso di tali corpi di fabbrica dovranno essere integrati nel disegno complessivo del parco; gli estradossi saranno pedonabili e non emergeranno dalle nuove livellette di ridefinizione del parco stesso
 recupero del parco, conservando le alberature esistenti al più integrandole con specie analoghe; entro il medesimo potranno essere realizzati percorsi interni a consentire il passeggio, un migliore accesso alla villa, e itinerari tematici; i vari percorsi potranno essere distinti per diverse pavimentazioni da scegliersi tuttavia fra ghiaietto, ghiaietto consolidato, pietra, legno

Nota: le integrazioni dell’articolo andranno completate con l’aggiunta del planovolumetrico che in quanto tale avrà valore prescrittivo e non meramente indicativo.
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    1. Una proposta: lo Stresa Art Forum Al fine di aderire alle finalità della Fondazione di Villa Palazzola, si propone di costituire in essa lo Stresa Art Forum il cui compito sarà quello di promuovere attività culturali ed espressioni artistiche tematicamente collegate al Lago e all’acqua.L’Art Forum potrebbe organizzare alcuni eventi:• il Premio Stresa per le arti visive (pittura, scultura, grafica, fotografia) sul tema del lago e dell’acqua; le opere premiate saranno acquisite e andranno a...

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