Teahupoo Social Housing | Francesco Lelli

Il nome Teahupoo è un nome che proviene dall’antica
mitologia Thaitiana e che serve ad indicare l’onda
perfetta, l’onda che tutti i surfisti vorebbero
cavalcare, ma solo in pochi hanno avuto tale
privilegio. Proprio la forma ondulata caratterizza
il nostro edificio. Tale forma è stata plasmata in
seguito alla necessità di voler creare, attraverso
lo sfalsamento dei pieni una terrazza per ogni
appartamento. Abbiamo quindi analizzato il progetto
di Aires Mateus, The house for the elderly, progetto
nel quale l’architetto era riuscito a creare le zone
vuote inclinando uno dei 4 lati del blocco. Partendo
da questa idea abbiamo però compiuto un’operazione
diversa: lasciando immutati i blocchi abitativi abbiamo
cambiato la disposizione degli appartamenti in modo
che il gioco tra pieni e vuoti desse vita alle terrazze.
Alle estremità del complesso si trovano le zone di
servizio, scale e ascensori, che portano ad un
ballatoio che si sviluppa su entrambi i fronti
dell’edificio proprio perchè, grazie alla forma
ondulata del complesso abitativo, si vengono a
creare due facciate.
A ridosso di una delle due zone di servizio si trovano zone comuni che le persone che abitano il complesso residenziale possono sfruttare come depositi o zone relax. La “fascia” interna ai blocchi che si trova a contatto con il ballatoio è la zona servente dell’appartamento, contenente bagni e cucina, proseguendo lungo il corridoio si accede alla zona giorno e alla zona notte, divise tra loro da una parete attrezzata. La luce all’interno delle unità abitative è garantita dalle ampie vetrate che percorrono il blocco per quasi tutta la sua totalità.