Valorizzazione del Castello di "Mola" e delle aree adiacenti - Castelmola | calogero alongi

Castelmola / Italy / 2014

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L’Amministrazione Comunale di Castelmola, consapevole del patrimonio storico-artistico in suo possesso e delle sue enormi potenzialità di richiamo e di sviluppo turistico per l’antico Borgo Medievale, fregiatosi anche dell’importante titolo offertole dall’Associazione dei “Borghi più belli d’Italia”, ha programmato la realizzazione di un intervento di riqualificazione e valorizzazione delle aree di pertinenza del proprio Castello Medievale. I ruderi del Maniero, posto sulla sommità a protezione del Borgo, ha sempre rappresentato un importante punto di riferimento urbano, in posizione tale da offrire una visuale molto ampia su tutto l’abitato, la costa Jonica e l’Etna.
Tale importanza riposta nell’area, ricca di storia è stata tale da indurre l’Amministrazione Comunale a provvedere alla redazione di un progetto per la sua valorizzazione, sperando che il suo recupero e la sua valorizzazione, restituisca all’area il ruolo che le spetta richiamando una grossa fetta dell’immenso flusso turistico che dalla vicina Taormina, da Giardini Naxos e da Letojanni si riversa giornalmente nei Comuni limitrofi della fascia costiera jonica quale Castelmola.
Il progetto inquadra l’intervento in una prospettiva più vasta del normale recupero di un sito storico, ma risulta essere parte integrante di un programma complessivo di valorizzazione turistica di un sito urbano, intervenendo sui sistemi di accessibilità e di visibilità, mentre all’interno delle parti storiche l’intervento si limita al solo recupero delle parti strettamente necessarie in vista di una sua apertura al pubblico, che possa consentire la realizzazione di eventi culturali e spettacoli durante la stagione estiva.
Il progetto ha tentato di diversificare le funzioni che garantiscano vitalità dell’area alle diverse fasce di utenza e per periodi diversi offrendo una offerta turistica destagionalizzata e per periodi prolungati, indipendentemente dalle stagioni, definendone progressivamente i tempi e i modi d’uso. Attualmente, del Castello di “Mola” rimangono solo pochi ruderi e parte della cinta muraria difensiva, che ci consentono di immaginare l’originario impianto.
L’accesso alla parte sommitale in cui si trovano i ruderi appena citati avviene oggi attraverso un sistema continuo di scale, camminamenti e rampe: la salita comincia al livello di piazza S. Antonio ( 497,9 metri s.l.m.), cuore del Borgo, su cui si affaccia
l’auditorium Comunale. Da qui infatti una scala sormontata dai resti di un arco (antica porta di ingresso al Borgo) conduce al livello della ex chiesa oggi auditorium (500,30 metri s.l.m.) da questo livello una scala si inerpica sulla roccia e conduce alla quota del Castello (525,9 metri s.l.m.), interrotta da ampi camminamenti e slarghi da cui godere della splendida vista su Taormina e sullo Jonio. Dopo aver superato il primo tratto di scale, si giunge infatti in un grande slargo posto a quota 516,9 metri s.l.m. da cui si accede anche alla sala museale in cui poter ospitare eventi culturali e mondani di qualsiasi tipo.
Il progetto di recupero ha previsto la realizzazione di un sistema continuo di spazi , collegamenti e percorsi che portano ad avere un sistema unitario di concreta valorizzazione dell’intero sito storico. L’intervento è stato finalizzato alla conservazione dell’intero sistema ma anche ad una sua propria valorizzazione, prevedendo opere di riorganizzazione e di completamento dei percorsi pedonali di accesso al Castello. L’accessibilità al sito è stata riorganizzata migliorando le condizioni di percorribilità attraverso opere di pavimentazione, arredo e ripristino dei camminamenti sia di quelli esistenti che di nuova realizzazione e di potenziamento attraverso la realizzazione di nuove connessioni verticali che consentano anche ai disabili motori di accedere alla sommità dell’area in modo diretto e senza fatica.
L'obbiettivo del progetto è stato quello di salvaguardare l’immagine architettonica del sito, anche attraverso un recupero puntuale di tutti gli elementi che ne caratterizzano l’appartenenza storica, eliminando le superfetazioni di recente introduzione.
L’intero progetto ha previsto la sua completa funzionalità in stralci successivi anche con il recupero e l’utilizzazione degli edifici che sorgono lungo il percorso che conduce al piano del castello, che vanno dalla piazza del borgo con l’auditorium Comunale, per integrarli in un progetto di recupero e valorizzazione: l'immobile limitrofo all’auditorium, realizzato come gli altri della zona in “opus incertum” con paramento murario a faccia-vista, sarà recuperato e destinato a Punto Informazioni ed ingresso al castello, mentre l’edificio museo funziona da contenitore culturale, e sarà dotato di tutti gli accorgimenti necessari alla sua completa fruizione, mentre i vani presenti sotto il locale museo sono destinati dall’Amministrazione Comunale a piccole botteghe per la vendita di oggettistica artigianale, il tutto anche seguendo le direttive fornite della Soprintendenza BB.CC. AA. di Messina. La filosofia progettuale ha previsto il ricorso a nuovi elementi architettonici e costruttivi che mantenendo una loro chiara riconoscibilità si affianchino e si sovrappongano al costruito.
Anche il progetto di recupero dei materiali è stato rivolto al minimo intervento ed alla conservazione materica degli organismi edilizi, distinguendosi in interventi puntuali, leggibili e riconoscibili, attraverso interventi misurati, rispettando le preesistenze, ma che non escludendo la leggibilità dell’intervento contemporaneo e la valorizzazione delle caratteristiche spaziali ed architettoniche dei ruderi del castello: il rapporto con il paesaggio circostante, paesaggio che è esso stesso testimonianza ed oggetto museale, collegando qualitativamente ed architettonicamente tutti gli interventi, con una sequenza di spazi-mostra, oltre la sequenza con il Museo a cielo aperto rappresentato dai ruderi del Castello.


La progettazione si è basata sull’assoluta attenzione degli interventi fino ad un livello di dettaglio, l’utilizzo di materiali dell’edilizia storica è risultata basilare per il raggiungimento di un livello qualitativo elevato, che è stato mantenuto anche con l’integrazione di materiali contemporanei.
Il progetto ha previsto inoltre la sistemazione delle aree a verde che circondano i ruderi del castello: la vegetazione preesistente è stata per quanto possibile recuperata, in particolare per le specie di maggior pregio, ed integrata con nuovi esemplari di essenze autoctone.
La proposta progettuale che l’Amministrazione ha tenacemente sostenuto, ha contribuito al recupero del sito storico mirando alla conservazione e ad un riuso che possa garantirne appieno la funzionalità: la finalità dichiarata del progetto è stata quella in uso, in modo da non snaturare il carattere dell’esistente e nello stesso tempo, garantirne un miglior utilizzo; a tale scopo, si è intervenuti con un intervento che garantirà nel tempo una migliore fruizione, ma che nello stesso tempo avrà un carattere di “riconoscibilità” e “distinguibilità” perenne.


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    L’Amministrazione Comunale di Castelmola, consapevole del patrimonio storico-artistico in suo possesso e delle sue enormi potenzialità di richiamo e di sviluppo turistico per l’antico Borgo Medievale, fregiatosi anche dell’importante titolo offertole dall’Associazione dei “Borghi più belli d’Italia”, ha programmato la realizzazione di un intervento di riqualificazione e valorizzazione delle aree di pertinenza del proprio Castello Medievale. I ruderi del Maniero, posto sulla sommità a protezione...

    Project details
    • Year 2014
    • Work started in 2012
    • Work finished in 2014
    • Main structure Mixed structure
    • Client Comune di Castelmola
    • Contractor I.E.S. costruzioni s.r.l. - Ing. Caltabiano Sebastiano - Giarre (Ct)
    • Cost Euro 600.000,00
    • Status Completed works
    • Type Recovery/Restoration of Historic Buildings
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