Hotel Ulrichshof | NOA

IT

noa* (network of architecture) ripensa l’hotel familiare Ulrichshof e trasforma la fattoria in uno spazio di esperienza per bambini e genitori.

 Attraverso un’analisi olistica, il gruppo di architetti, designer, psicologi, fashion designer e product designer si è avvicinato al progetto. “C’era già tutto, ma sparso in modo caotico oppure nascosto tra bosco, maso e albergo esistente”, racconta l’architetto e spiega che alle parti mancava solamente la connessione. La vecchia fattoria di famiglia, la foresta Bavarese, un luogo molto speciale, una struttura stratificata e il fiuto per scovare i segreti nascosti hanno incuriositi il “network of architecture” e hanno sviluppato un concetto sostenibile per il futuro.

Durante la fase concettuale abbiamo speso ore e ore, vagando nei boschi, seduti nei fienili e studiando le immagini aeree del complesso” - erano dei momenti stimolanti. L’oscurità della foresta ci ha fatto vivere momenti intensi e ci ha insegnato storie di volpi, di fate e di fantasmi.

Architettura e Interior Design formano un’unità contrastata

La foresta Bavarese è cornice narrativa per tutto il complesso. I volumi architettonici della fattoria fingono come bastione attorno alle nuove forme architettoniche. noa* ha aggiunto uno slancio di contemporaneità agendo sempre con il massimo rispetto: nessuno dei volumi supera l’altezza degli alberi del bosco circostante. La parte centrale del complesso, la lobby diventa una costruzione di ponticelli e sentieri sovrastato e sorretto dalle forme organiche dell’architettura. I segni delle Tracce degli animali che vivono la foresta segnano un percorso lungo ogni camera d´albergo e si ritrovano su armadi. Allo stesso momento è anche la base per la messinscena magica delle fiabe e saghe. “Bambini hanno bisogno di fiabe”, questo è il titolo del libro di Bruno Bettelheim che ha ispirato l’interior design.

EN

noa* (network of architecture) rethinks the family resort Ulrichshof and transforms the former farm into an exploratory world of senses.

The architects, designers, psychologists, hunters, textile designers and lighting artists came up with a bottom up approach for the entire project. “It was pretty much all there already, but elements were out of sight, they did not communicate with each other and were hiding beneath the forest, the farm and the existing hotel”, explains Stefan Rier from noa*.

The former farm, the Bavarian forest, the exceptional location, a building with an intense history and the intuition to discover the potentials of the hidden things, were the key elements that inspired both Lukas Rungger and Stefan Rier. Together with their network of architecture they conceived and developed a sustainable concept for the future of the hotel. 

“During the initial design phase we walked for hours through the nearby forest, we sitting for hours in the old barns to get inspiration, watching and discovering the beauty of the ensemble”, says Lukas Rungger. Those moments were fundamental, and really inspiring. The darkness of the woods evolved into magical stories of foxes, fairies and ghosts.

Architecture and Interior Design as an entity rich in contrasts

The Bavarian forest forms the narrative frame for the entire resort, it works as a script. The architectural shapes of the existing farms act like a protective wall around the newly conceived ensemble of the project. noa* managed to add a contemporary momentum, while still being very respectful: not a single volume is higher than the surrounding trees.

Fairytales without kitsch and pomp

 “Children need fairy-tales” is the title of Bruno Bettelheim’s, which inspired the composition of the interiors. The furniture is a design consequence of noa*s collective work ethos: curtains, lamps and sofas are all inspired by the magic of the place. These are points of contact; they invite to make every single moment a moment of desire.