Restauro Cassa Armonica __ NAPOLI __ PROGETTO PRIMO CLASSIFICATO | Alessandro RIGOSELLI

Direzione, Pianificazione e Gestione del Territorio __ Sito UNESCO___ Servizio programma Unesco di Valorizzazione Città Storica. Naples / Italy / 2014

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R.T.U. RESTAURI s.r.l. unipersonale     Via Baruso  zona P.I.P.    83048  Montella (AV)


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Oggetto : Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori sulla base del progetto definitivo per l'intervento  denominato     ''Restauro della Cassa Armonica presso la Villa Comunale ''


CIG 5623188189


 


RESTAURO della CASSA ARMONICA della VILLA COMUNALE di NAPOLI


Progetto  Primo Classificato per il restauro dell’artistica CASSA ARMONICA


Opera architettonica realizzata da ERRICO ALVINO (1877)
 


COMMITTENTE : Comune di Napoli , Direzione Pianificazione e gestione del Territorio – Sito UNESCO – Programma di valorizzazione della Città Storica .


La proposta progettuale consiste nel restauro degli elementi strutturali dell’opera architettonica realizzata in ghisa e vetro dall’ arch. ERRICO ALVINO .


1-      Sintetico inquadramento critico della proposta di restauro


La fase esecutiva dell’ intervento deriva  dalle indicazioni espresse nel progetto preliminare e definitivo . Nella relazione storica di tale progetto sono inquadrate tutte le ambientazioni temporali e storiche che hanno condotto all’ideazione del manufatto realizzato da Errico Alvino nella scenografia unica della villa Comunale nel  lungomare del golfo di Napoli e che suggellano il dialogo lirico tra paesaggio ed opera architettonica della Cassa Armonica nel ristretto numero delle realizzazioni più belle di sempre.


« La Villa Reale […] è situata, relativamente alla Riviera di Chiaia, come il giardino delle Tuileries rispetto alla strada di Rivoli. Soltanto, invece della Senna è il Mediterraneo: invece del quais d'Orsay è l'estensione, è lo spazio, è l'infinito. La Villa Reale è senza dubbio la più bella e soprattutto la più aristocratica passeggiata del mondo. »(Alexandre Dumas, Il Corricolo, 1841)  


La definizione esecutiva della presente proposta di restauro  si inserisce nell’atteggiamento storico-critico contemporaneo tendente ad offrire una lettura “storicizzata” dell’opera d’arte anziché una visione puramente “musealizzata” o per così dire “incorniciata” della stessa secondo un preciso canone o epoca storica (fosse anche quello originario) ma forzatamente estraneo alla imprescindibile valenza “archeologica” che inevitabilmente essa ha assunto con il tempo e che costituisce la così detta “patina” tanto cara a John Ruskin. . E questo, secondo la lezione di Cesare Brandi, attraverso innanzitutto la sua rivisitazione funzionale ed attuale e poi attraverso un programma di opere di ripristino reversibili ma comunque tali da fornire la garanzia del rispetto dell’ identità culturale e prima ancora vitale del manufatto anche per le future generazioni.


E’ parte quindi della proposta progettuale anche la conseguente possibilità di confronto e dialogo con tutti quegli attori istituzionali e culturali che costituiscono gli interlocutori garanti di questa identità storica e spirituale dell’ intera collettività civile.


Il nostro intervento di restauro è dunque più un “laboratorio” aperto al confronto che un’ operazione filologicamente chiusa ed asettica. Diametralmente opposta, tanto per intenderci, alle operazioni tecniche di “ripitturazione” cromatica “modernizzata” di acrilato plastico com’è il caso degli interventi sulla Torre Eiffel a Parigi o alle dorature e meccature posticce, revival neo-classico, di alcune e manufatti e  ringhiere viennesi (es.: Palazzo della Sezession di J.M. Olbricth) . L’intendimento progettuale è un equilibrio formale cromatico ed espositivo dell’ opera attraverso un concordato e armonizzato intervento che garantisca la riconoscibilità dell’opera ai fruitori sia “edotti” che  “comuni” : con la possibilità cioè di vivere e gustare questa splendida architettura ma anche leggerne la storia attraverso le tracce “iconizzate” di essa che sono le sue ferite  i suoi danni, le sue stratigrafie, opportunamente localizzati e visualizzati .


CENNI STORICI


Tra il 1778 e il 1780 l'area della spiaggia lungo la riviera fu convertita in un vero e proprio passeggio, un giardino urbano molto in voga in quegli anni, per volontà di Ferdinando IV di Borbone e per opera di Carlo Vanvitelli, figlio del più noto Luigi, sulla scia di quanto aveva fatto il padre, Carlo III di Spagna, lungo il Salon del Paseo del Prado di Madrid. Il Vanvitelli si avvalse dell'aiuto del botanico Felice Abbate, giardiniere reale.


Nei primi anni del XIX secolo la villa fu ampliata e ridisegnata dagli architetti Stefano Gasse e Paolo Ambrosino, secondo il volere di Giuseppe Bonaparte che decretò nel1807 i lavori. Si occupò di curare la scelta delle essenze arboree il tedesco Friedrich Dehnhardt, ispettore dell'Orto Botanico. Con la realizzazione del cosiddetto boschettol'aspetto di passeggio alberato rettilineo, che caratterizzava prevalentemente la villa fino a quel momento, fu affiancato da quello di un parco cittadino, con sentieri e aiuole, secondo il pensiero romantico di allora. Un ulteriore ingrandimento fu eseguito per progetto del Gasse verso ovest (fino all'attuale piazza della Repubblica) nel 1834.


Nel 1869 la villa fu denominata comunale (talvolta indicata con il sinonimomunicipale). Con la realizzazione della colmata di via Caracciolo, a partire dagli anni settanta del XIX secolo la villa fu ampliata verso il mare. Fu eseguito un nuovo ingresso principale su piazza Vittoria, abbattendo quello vecchio del Vanvitelli, costituito da due padiglioni simmetrici, chiamati casini; furono qui collocate otto delle statue neoclassiche che erano poste all'interno.


La parte occidentale della villa fu il luogo dove furono allestiti i padiglioni (provvisori) dell'Esposizione Nazionale dell'Igiene del 1900, caratterizzati da un aspetto spiccatamente eclettico con molti richiami al nuovo stile liberty. Uno dei padiglioni, voluto dal Municipio e costruito con carattere definitivo, fu in seguito sede del Circolo del Tennis.

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    Project details
    • Year 2014
    • Work started in 2014
    • Work finished in 2014
    • Client Comune di Napoli Direzione Pianificazione e Gestione del Territorio- Sito Unesco
    • Contractor R.T.U. di MOSCARIELLO FRANCO
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Waterfront / Urban Furniture / Restoration of old town centres / Urban Renewal / Monuments / River and coastal redevelopment
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