Riqualificazione area urbana Stazione Ferroviaria di Cremona | marco zaniboni
Cremona / Italy / 2007
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La fluidità è virtù produttiva per la città che si muove. Dalla metropoli alla
cittadina le abitudini di vita impongono agli abitanti una condizione di moto continuo.
Quanto più è fluido è il moto, tanto più efficace e produttivo risulta il tempo della
giornata. Tanto più i modi del trasporto sono legati, tanto più fluida è la trasmissione
di merci e lo spostamento dei cittadini. La città nella pianura è, in questo senso, ricca
di possibilità.
L'asfalto consente il movimento fluido e non crea vincoli di direzione. La
superficie simbolo della città contemporanea garantisce, a prescindere dalla velocità
di spostamento, sicurezza e igiene. Su di essa le traiettorie sono libere come linee di
navigazione. In cambio del rallentamento si ottengono fluidità e nuovi spazi urbani.
Le micro rotatorie forniscono un punto di riferimento per la svolta e la canalizzazione
senza necessità di arresto e senza frapposizione di barriere fisiche.
Le sedi stradali sono delimitate da paletti che vietano l'uscita deli veicoli nelle
aree di libera percorrenza pedonale e dissuadono coloro che camminano a invadere la
carreggiata – ovvero ad abbandonare una condizione di totale sicurezza e libertà di
movimento – se non negli appositi passaggi situati nei punti di rallentamento. La
flessione delle traiettorie di spostamento libera la strada dalle facciate
dell'architettura della città e viceversa libera la città dalla strada.
Si aprono nuovi spazi con giardini, promenades, divertissements, e pertinenze
per leisure – punti di incontro, bars, ristoranti, spazi per il divertimento – uffici e
servizi. Mixing and Moving the City è il progetto di una nuova attitudine sul moto
della città come proprietà fisica di un sistema naturale. I sistemi si mescolano,
cedono e acquistano energia dal moto e dallo scambio nasce un nuovo equilibrio. Il
mix funzionale garantisce lo scambio perenne e non contempla pause di questo
metabolismo.
Gli elementi d'arredo urbano integrano informazione, illuminazione, raccolta
rifiuti, raccolta di energia solare e termica. Forniscono ombra per gli users e regalano
spazio alla colonizzazione di varietà vegetali infestanti proprie della città
contemporanea e delle sue mutazioni climatiche indotte dalla concentrazione
dell'uomo. I trecento grandi ombrelli sostengono il paesaggio che si muove e piega
sul moto delle persone, aprendo a spazi inaspettati e sorprendenti. L'autostazione e il
grande parcheggio sono un grande giardino aperto dove trovano spazio boutiques,
chioschi, sale lettura per l'attesa, bars, ristoranti.
cittadina le abitudini di vita impongono agli abitanti una condizione di moto continuo.
Quanto più è fluido è il moto, tanto più efficace e produttivo risulta il tempo della
giornata. Tanto più i modi del trasporto sono legati, tanto più fluida è la trasmissione
di merci e lo spostamento dei cittadini. La città nella pianura è, in questo senso, ricca
di possibilità.
L'asfalto consente il movimento fluido e non crea vincoli di direzione. La
superficie simbolo della città contemporanea garantisce, a prescindere dalla velocità
di spostamento, sicurezza e igiene. Su di essa le traiettorie sono libere come linee di
navigazione. In cambio del rallentamento si ottengono fluidità e nuovi spazi urbani.
Le micro rotatorie forniscono un punto di riferimento per la svolta e la canalizzazione
senza necessità di arresto e senza frapposizione di barriere fisiche.
Le sedi stradali sono delimitate da paletti che vietano l'uscita deli veicoli nelle
aree di libera percorrenza pedonale e dissuadono coloro che camminano a invadere la
carreggiata – ovvero ad abbandonare una condizione di totale sicurezza e libertà di
movimento – se non negli appositi passaggi situati nei punti di rallentamento. La
flessione delle traiettorie di spostamento libera la strada dalle facciate
dell'architettura della città e viceversa libera la città dalla strada.
Si aprono nuovi spazi con giardini, promenades, divertissements, e pertinenze
per leisure – punti di incontro, bars, ristoranti, spazi per il divertimento – uffici e
servizi. Mixing and Moving the City è il progetto di una nuova attitudine sul moto
della città come proprietà fisica di un sistema naturale. I sistemi si mescolano,
cedono e acquistano energia dal moto e dallo scambio nasce un nuovo equilibrio. Il
mix funzionale garantisce lo scambio perenne e non contempla pause di questo
metabolismo.
Gli elementi d'arredo urbano integrano informazione, illuminazione, raccolta
rifiuti, raccolta di energia solare e termica. Forniscono ombra per gli users e regalano
spazio alla colonizzazione di varietà vegetali infestanti proprie della città
contemporanea e delle sue mutazioni climatiche indotte dalla concentrazione
dell'uomo. I trecento grandi ombrelli sostengono il paesaggio che si muove e piega
sul moto delle persone, aprendo a spazi inaspettati e sorprendenti. L'autostazione e il
grande parcheggio sono un grande giardino aperto dove trovano spazio boutiques,
chioschi, sale lettura per l'attesa, bars, ristoranti.
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La fluidità è virtù produttiva per la città che si muove. Dalla metropoli allacittadina le abitudini di vita impongono agli abitanti una condizione di moto continuo.Quanto più è fluido è il moto, tanto più efficace e produttivo risulta il tempo dellagiornata. Tanto più i modi del trasporto sono legati, tanto più fluida è la trasmissionedi merci e lo spostamento dei cittadini. La città nella pianura è, in questo senso, riccadi possibilità.L'asfalto consente il movimento fluido e non crea vincoli...
- Year 2007
- Status Competition works
- Type Public Squares / Urban Furniture / Railway Stations
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