AGENZIA PUBBLICITARIA ANDREA LICITRA | DFG Architetti Associati

Il progetto per la nuova sede operativa e amministrativa dell’agenzia pubblicitaria “Andrea Licitra” si inserisce in un luogo strategico, lungo una vivace strada commerciale, e sfrutta una grande area esterna preesistente in grado di supportare logisticamente un’attività complessa come quella del nostro committente, anche in pieno centro città. Partendo dai grandi vantaggi intrinseci del sito abbiamo deciso di mettere in comunicazione il progetto con l’esterno, sfruttando la grande visibilità di cui gode la nuova sede dell’agenzia. Gli elementi del progetto sono studiati per aprire gli spazi interni verso la città e per accogliere, viceversa, la città all’interno, convogliando le visuali attraverso linee dinamiche e luminose. Esse creano un impianto scenografico contemporaneo dal carattere molto forte, che inquadrano, come in una cornice, la vita e le attività svolte all’interno dei locali, che in questo modo si proiettano all’esterno attraverso le ampie finestrature vetrate. La forte interrelazione tra il progetto e la città, ma soprattutto la valenza comunicativa dell’architettura e il suo stretto legame con le attività che contiene, sono in perfetta sintonia con la professione che Andrea Licitra svolge nella sua nuova sede, ed è forse questo che rende unica l’architettura di questi spazi.

Questo progetto ha rappresentato da subito una sfida interessante perché in uno stesso spazio dovevano convivere attività diverse, ciascuna con problematiche specifiche e con esigenze molto particolari. Abbiamo intrapreso un dialogo con la committenza per conoscere il loro mestiere nei minimi dettagli; è stato un momento importante di confronto nel quale abbiamo recepito tutti gli input di progetto, che ha potuto prendere vita. Abbiamo dunque creato uno spazio unitario, luminoso, fortemente caratterizzato e comunicativo. Abbiamo pensato a delle partizioni trasparenti creando di conseguenza dei contenitori vetrati per quegli ambienti che dovevano necessariamente inserirsi in ambienti confinati per motivi di logistica, di privacy, di acustica. Le trasparenze creano l’effetto di un unico grande ambiente, consentendo a tutti gli operatori di svolgere la propria attività nel proprio spazio ma in costante comunicazione visiva con il desk centrale e soprattutto in costante contatto fra loro stessi. Anche i flussi hanno rappresentato un tema cruciale, a causa della natura dinamica delle diverse mansioni. Tante persone devono essere libere di muoversi nella propria area di lavoro, di spostarsi continuamente tra un’area di lavoro e l’altra; al contempo gli utenti devono accedere ad una hall centrale, devono essere accolti e serviti ad un ampio desk, a volte devono raggiungere postazioni di lavoro per affiancarsi agli operatori. Grazie al nostro progetto, tutto ciò avviene con fluidità senza che i percorsi interferiscano con le postazioni e gli uffici, che dal punto di vista distributivo e funzionale restano autonomi ma interlacciati.

Gran parte degli studi sono stati rivolti alla sostenibilità dell’intervento, sia nella sua realizzazione che in fase di esercizio. Un aspetto particolare è dato dall’uso di materiali lignei a basso impatto ambientale, provenienti da processi di riciclo, che ha permesso di abbattere i costi di realizzazione e soprattutto il costo in termini ecologici relativo alla produzione dei materiali stessi. Ecco che materiali apparentemente “poveri”, ma adeguatamente disegnati e trattati, possono connotare qualsiasi tipo di architettura e possono inserirsi in una grammatica spaziale versatile, adeguata a qualunque registro lessicale architettonico.

 Un  altro aspetto fondamentale relativo al risparmio energetico in fase di esercizio riguarda l’uso della luce naturale, disponibile in quantità grazie all’esposizione ottimale a sud del fronte dell’edificio. La massimizzazione della componente di luce “gratuita” è garantita dalle ampie vetrate, che giocano un ruolo anche nella termoregolazione naturale invernale, permettendo il guadagno “passivo” di calore della radiazione solare per effetto serra. Il controllo della luminosità è garantito da adeguati sistemi di schermatura, che consentono la diffusione omogenea della luce evitando fenomeni di abbagliamento e di illuminazione diretta delle postazioni operative. La geometria delle schermature permette di limitare o azzerare l’ingresso di radiazione solare contro il surriscaldamento estivo, sfruttando l’elevata angolazione di incidenza solare della bella stagione. Quando la luce naturale è insufficiente, il corretto grado di intensità luminosa richiesto dalle particolari attività svolte è garantito dall’illuminazione artificiale, specificamente studiata per corrispondere ai valori ottimali indicati dalla normativa, mediante dispositivi a basso consumo energetico.

Infine DFG Architetti ha promosso anche in questo caso il coinvolgimento di aziende, maestranze e fornitori locali, perché anche la promozione dell’economia locale è un fattore di sviluppo, oltre che etico, soprattutto sostenibile.