Riqualificazione urbanistica e dello spazio urbano della frazione di Biancade | michela cattacin

La continua interazione tra la morfologia naturale del territorio e l’adattamento artificiale di quest’ultimo ai bisogni delle diverse comunità, che lì si sono insediate e si sono succedute durante i secoli, hanno originato quanto oggi risulta visibile.
Ed è proprio il paesaggio il protagonista espressivo di un’area, l’anima del luogo, dal quale si eleva il genius loci, quando l’insediamento a causa di vicissitudini indiscutibili non appare polarizzante nella memoria storica dell’insediamento urbano.
Analizzando il sistema di aggregazione degli insediamenti limitrofi, si verifica che gli stessi si dispongono lungo gli itinerari viari e fluviali, quasi a stabilire una sorta di amorevole protezione a quanto garantiva la ricchezza dell’abitato stesso.
L’intento del progetto è quello di trasporre la figura del territorio, con il proprio sistema orografico, con la divisione in appezzamenti, sopra a quanto già edificato.
Un fiume di pietra, un corso d’acqua simbolico, sul quale si sovrappongono delle grandi zattere (le piazze), evocazione di antiche figure del territorio antropizzato, quello sul quale si struttura la vita economica e sociale del centro abitato, un antico modo di vivere, tra scambi culturali e commerciali.