CENTRO CIVICO QUARTIERE ISOLA | Michele Tuti

Concorso di Idee Milan / Italy / 2014

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Il progetto del Centro Civico, all’interno del parco pubblico “La Biblioteca degli Alberi” di Isola Garibaldi a Milano, si propone di integrare il giardino botanico con un Landmark capace di infondere al territorio una precisa riconoscibilità: l’obiettivo è quello di identificare nitidamente le importanti funzioni sociali che verranno svolte dall’edificio di nuova costruzione.
L’idea progettuale nasce quindi dall’intorno e dal contesto di riferimento, ossia dalla ragnatela di percorsi e di aree differenziate che creano la pattern del parco: così come il sistema dei camminamenti genera la maglia dei prati e dei campi – ciascuna con le proprie caratteristiche e peculiarità – anche il nuovo edificio si struttura su diversi livelli sovrapposti, nettamente distinguibili perché apparentemente separati. In realtà tutte le singole parti sono intimamente connesse tra loro e con l’insieme, sia dal punto di vista logico relazionale che da quello funzionale e strutturale. Il concept adotta il tema dell’anello degli alberi – suggestiva composizione del luogo – e si struttura in una maglia geometricamente compiuta: come i filari arborei accolgono differenti attività, anche l’architettura si avvolge in una spira continua in modo da ospitare spazi e funzioni a servizio della cittadinanza. Dal punto di vista pratico, i costi per la realizzazione dell’opera sono stati stimati in circa 1630 Euro/mq.
Al piano terra, il livello degli accessi è organizzato attraverso la suggestione del recinto, reso naturale con la modellazione del terreno che protegge la corte interna del ‘giardino segreto’ – quasi una memoria dell’antico hortus conclusus. La corte, oltre che essere un ambiente d’aggregazione, sarà anche chiusa superiormente da una copertura vetrata, che fungerà da serra solare. Il basamento è un terrapieno che costituisce il fulcro dei percorsi d’accesso ai servizi. L’ingresso è meditazione: in questo spazio si trova la chiave del passaggio verso i sistemi di risalita ai livelli superiori – posizionati all’interno di un’ala dell’edificio (corpi scala con annessi ascensori) – in un percorso ascensionale che da un ambiente quasi ‘ctonio’ conduce verso l’interno della struttura, fatta di luce calda e trasparente.
Da questo preciso punto, infatti, la logica si inverte: la luce si diffonde e la mente si apre dove la cultura si incrementa. La ricerca culturale è introspettiva: è investigazione, meditazione, studio. I livelli superiori sono contenuti in un anello di vetro, staccato di circa un metro e mezzo dal basamento sottostante – come se si trattasse di un corpo sospeso: questo oggetto assume le fattezze di un monolite iridescente, la cui decisa forma geometrica ne esplicita l’unicità verso l’esterno. La geometria rende l’edificio un elemento puro e concluso, espressione della società del nostro tempo: esso è misura metrica lineare standard, che riconduce a spazio calcolabile l’incommensurabilità della natura e del suo accrescimento frattale.
La lucentezza dell’elemento è restituita grazie ad un semplice involucro di pannelli riflettenti, che genera giochi di trasparenze e specchiature. L’effetto iridescente è ottenuto con l’applicazione di speciali pellicole sulla superficie interna dei vetri. Queste vetrate permettono il contatto e la visione diretta dell’ambiente esterno. La pelle multicolore richiama le molteplici varietà botaniche del parco, sia arboree che floreali: metafora dell’armonica integrazione tra le diverse sfumature culturali e sociali. Al suo interno, la multifunzionalità e la flessibilità architettonica fanno da controparte tecnica al sistema: la socializzazione è incentivata dall’aggregazione, agevolata dalla semplicità e dalla purezza di spazi facilmente fruibili e ben organizzati.
La struttura di questo volume superiore è costituita da uno scheletro di elementi prefabbricati e poggia sui quattro grandi piloni angolari della corte. Al di sopra della copertura sono alloggiati i vani tecnici, i pannelli solari e quelli fotovoltaici; è inoltre previsto un impianto geotermico abbinato ad una centrale di trattamento dell’aria.
In conclusione, l’idea che si intende realizzare è quella di un edificio che affondi le proprie radici in un sapiente ed antico passato, ma che si sappia rendere attuale e propositivo attraverso il tema della geometria e della composizione del parco. Per entrambi si vuole costituire un connubio inscindibile: quello di un viaggio che, dall’interno dell’architettura, si concluda con il ritorno alla gioia del parco e della vita – come nella successione ciclica delle stagioni; due nature che, contemplandosi, si deliziano della loro unione feconda. Quando si esce dall’edificio si è rigenerati, ma diversi, cambiati: giorno dopo giorno, viaggio dopo viaggio, ingresso dopo ingresso, il mondo e le persone non saranno più gli stessi.

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    Il progetto del Centro Civico, all’interno del parco pubblico “La Biblioteca degli Alberi” di Isola Garibaldi a Milano, si propone di integrare il giardino botanico con un Landmark capace di infondere al territorio una precisa riconoscibilità: l’obiettivo è quello di identificare nitidamente le importanti funzioni sociali che verranno svolte dall’edificio di nuova costruzione.L’idea progettuale nasce quindi dall’intorno e dal contesto di...

    Project details
    • Year 2014
    • Status Competition works
    • Type Town Halls / multi-purpose civic centres / Multi-purpose Cultural Centres / Leisure Centres / Day-care centres
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