1° Premio i Sagrati d' Italia | michela cattacin

La chiesa dell’ Annunziata è uno dei punti cardine dell’immagine della cittadina di Isca sullo Jonio. L’altro è la chiesa di S. Nicola. Due baricentri individuati nel territorio urbano. Il progetto sul sagrato riporta l’immagine della Madonna dell’Annunziata con l’angelo affianco. Figurativamente la Madonna e l’angelo si paragonano alla chiesa dell’Annunziata e a quella di S. Nicola. Il sagrato della chiesa dell’Annunziata è l’immagine della statua della vergine con il suo vestito. Il vestito è una scalinata frontale che ricorda quella originaria della chiesa, che invita all’ascesa, a tappe, come in un rito, verso la purificazione. Il nuovo sagrato diviene un simbolo di accoglienza, cosa che quello attuale formalmente impedisce. La “soglia” della chiesa, rappresentata dalla scalinata-vestito, è divisa in due parti: una è il luogo delle celebrazioni liturgiche, sorta di cammino rituale, segnato da una fonte battesimale (vasca) e da un rigolo d’acqua che invitano alla purificazione; l’altro, rivolto verso la valle, è uno spazio più nascosto; è un passaggio silenzioso che porta al giardino degli ulivi; è il luogo dell’ “incontro”, il luogo di preparazione rituale, il luogo del dialogo quotidiano. Figurativamente i terrazzamenti, la scalinata, le vasche, i rigagnoli, il giardino degli ulivi, ricordano gli elementi tipici del territorio di Isca. Affianco al sagrato, nasce un altro spazio di ambientazione delle riunioni pastorali; si hanno così complessivamente due figure tenute insieme dalla stessa fonte d’acqua: il sagrato e la piazzetta laterale, ancora una volta l’immagine della Madonna e del suo angelo.