Nido comunale La Chiocciola | cc91

Il nuovo edificio è un volume semplice, definito da una geometria elementare che richiama le case del vicino borgo antico di Roffia.
Gli spazi per i bambini sono rivolti verso il giardino, sul lato meridionale dell’area, mentre l’ingresso e i locali di servizio sono allineati lungo la strada sul fronte opposto.
L’impianto distributivo presenta caratteri decisamente innovativi anche rispetto ai modelli più avanzati di servizi educativi per la prima infanzia. E’ uno spazio continuo, non rigidamente parcellizzato in una serie di locali. La scansione della struttura in legno ha offerto l’occasione di realizzare una sequenza di ambiti ben definiti senza perdere l’unitarietà dell’insieme.
Lo spazio a un’estremità dell’edificio, dotato di un proprio fasciatoio, è attrezzato per accogliere i bambini più piccoli. Al capo opposto, visibile anche dallo spogliatoio, un ambito è riservato alle attività di laboratorio: disegno, colore, collage, manipolazione.
Tutti gli spazi per i bambini hanno una proiezione verso l’esterno indirizzata a mettere il nido in forte relazione con il paesaggio e con i suoi elementi salienti.
In corrispondenza del laboratorio, una rientranza del volume e una parete vetrata consentono ai bambini di lavorare – stando all’interno o all’esterno – guardando l’antico campanile del borgo. Mentre la loggia sul giardino inquadra la Rocca, simbolo della città di San Miniato.
L’edificio è stato realizzato in soli quattro mesi. La struttura è in pannelli di legno x-lam, rivestita sulle pareti e lasciata in vista in copertura. È dotato di impianto di riscaldamenti/raffrescamento a pavimento, alimentato dai pannelli fotovoltaici inseriti a filo di copertura. La loggia sul fronte sud regola l’irraggiamento solare, schermandolo in estate e lasciandolo entrare in inverno. I lucernai garantiscono illuminazione agli ambienti più interni e la circolazione naturale dell’aria.

Progetto architettonico:  Giovanni Fumagalli, Lorenzo Caporro, Simona Malizia
Progetto della struttura:  Filippo Boretti
Direzione dei lavori:        Riccardo Serafini
Responsabile del procedimento: Alessandro Annunziati
Progetto pedagogico:     Aldo Fortunati