Museo Giuseppe Poggi | David Vezzosi

Il progetto è dedicato a Giuseppe Poggi,
architetto, colui che centocinquanta anni fa intorno agli anni sessanta
dell’ottocento ebbe in affidamento l’onore e l’onere di trasformare una Firenze
rinascimentale nella Firenze capitale d’Italia. Ancora oggi il segno deciso,
rigoroso e monumentale del Poggi persiste nell’identità della comunità
fiorentina. Il vecchio tratto delle mura cittadine, sostituito dal Poggi con
viali che uniscono le vecchie polarità della città e aprono le vie verso il
centro, cuore della cultura e della storia che aspiravano a diventare la
centralità di una nazione appena nata, sono elementi vivi nella quotidianità
fiorentina.

L’opera si inserisce in un contesto molto legato ai
caratteri culturali fiorentini, all’ingresso del Parco delle Cascine ha come
obiettivo quello di approfondire e marcare il rapporto tra la città e il parco,
tra la città e il mondo.

Qui entra in gioco il tema della “Porta Urbana”, da
sempre luogo chiave per la città, luogo di arrivo per i forestieri, di apertura
verso il mondo esterno, luogo di profonda storia, un luogo filtro, anche per lo
sguardo grazie ai caratteristici scorci di città che possiamo osservare
guardando attraverso le vecchie porte cittadine lasciate dal Poggi intatte,
isolate nella loro pesantezza nella loro memoria.

Il progetto vuole riunire tutti questi caratteri e
farli propri, sviluppandosi lungo l’asse maggiore del Parco delle Cascine è
composto da due ali separate funzionalmente, dove al loro interno troviamo
tutti gli spazi museali, una caffetteria-internet point, un blocco per
laboratori didattici ed uffici direzionali ed infine un’auditorium. Le due ali,
scisse, sono riunite da una loggia che si propone come la nuova porta urbana,
uno spazio dinamico, di passaggio di accesso alla città di ingresso alla piazza
creata dall’edificio che abbraccia al suo interno il parco.

L’edificio tenta di racchiudere in se stesso tutti
i caratteri dell’architettura come simbolo del luogo: la massa intesa come
forza come idea forte e propria della Firenze antica rappresentata dalla
potente muratura rivestita in travertino all’esterno, dai setti che creano il
porticato e delimitano lo spazio attorno alla piazza interna.

L’architettura del Museo Poggi è una composizione
rigorosa di spazi, l’ala dell’edificio destinato agli spazi museali è
caratterizzata dal volume dove al suo interno trovano spazio le sale
espositive, anche qui il tema di percorso, di porta urbana di preesistenza
monumentale emergono con il susseguirsi di open-space destinati all’esposizioni
permanenti e volumi delle esposizioni temporanee che emergono all’interno
richiamando l’opera compiuta dal Poggi nel trattamento delle vecchie porte
urbane.