SEMINARIO | Oreste Chiarion
DELLA DIOCESI DI ADRIA - ROVIGO Rovigo / Italy / 2005
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L’edificio ha subito nel corso degli anni adattamenti e rifacimenti che ne hanno penalizzato, in alcuni casi anche pesantemente, l’identità estetica. Il lavoro di restauro di alcune parti e di rifacimento di altre si è presentato particolarmente impegnativo. Grazie al dialogo costante e vivo tra la proprietà e lo studio, è stato possibile raggiungere l’obiettivo di “salvaguardare” la memoria storica della costruzione e i vincoli dettati dalla Soprintendenza di Verona. I vari adattamenti avevano impresso nella memoria di quanti avevano vissuto nel Collegio-convitto prima e nel Seminario poi, ricordi di ambienti in penombra, se non bui. Durante tutte le varie fasi della progettazione, per cancellare il più possibile questo ricordo, è stato adottato come filo conduttore la “luce”; da qui l’obiettivo di raggiungere il massimo illuminamento naturale mediante il dimensionamento di nuovi spazi e la scelta delle relative cromie, pur mantenendo inalterate le forometrie esterne originali. Nella ricostruzione è stata data priorità alla conservazione delle caratteristiche tipologiche del manufatto. In particolare, in pianta, sono stati mantenuti per quasi tutta la lunghezza dell’edificio, i muri portanti esistenti. Solo nell’area destinata a Sala Conferenze nel piano terra e Cappella nel piano secondo si è proceduto alla loro demolizione per ricavarne spazi idonei. Anche nei prospetti è stata dedicata particolare attenzione per recuperare il registro originale delle forometrie, sia nella facciata posta a Est che quella a Ovest. Negli anni ’70, sia per adattare il numero delle aperture alla ridotta dimensione delle stanze, sia con l’inserimento delle tapparelle con relativo cassonetto, erano state manomesse. Come finitura di chiusura sono stati ripristinati gli scuri in analogia con quelli rimasti sulle finestre che non sono state oggetto di variazioni. Sarebbe stato interessante inoltre procedere ad un recupero più capillare di tutte le strutture, ma lo stato di conservazione dei solai sia in legno che in laterizio di epoche diverse, non davano garanzie di sicurezza per la varietà di materiali usati, in modo particolare le travature in legno si trovavano in avanzato degrado. Le strutture lignee recuperate sono state riutilizzate per la costruzione del solaio nella zona destinata a sala da pranzo. La copertura di quasi tutto l’edificio, tranne la zona torretta perché in parte bruciata, è stata interamente recuperata. Nella zona cappella, al piano secondo, si sono tenute a vista le grandi capriate in legno, i travetti e le tavelline originali.
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L’edificio ha subito nel corso degli anni adattamenti e rifacimenti che ne hanno penalizzato, in alcuni casi anche pesantemente, l’identità estetica. Il lavoro di restauro di alcune parti e di rifacimento di altre si è presentato particolarmente impegnativo. Grazie al dialogo costante e vivo tra la proprietà e lo studio, è stato possibile raggiungere l’obiettivo di “salvaguardare” la memoria storica della costruzione e i vincoli dettati dalla Soprintendenza di Verona. I vari adattamenti avevano...
- Year 2005
- Status Completed works
- Type multi-purpose civic centres / Multi-purpose Cultural Centres
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