Piazza Giovanni XXIII nella rivitalizzazione del centro storico | Luca Moscatt

Segni di aggregAzione Ribera / Italy / 2008

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Il presente progetto è stato sviluppato nell’intento di riqualificare e rivitalizzare il centro storico di Ribera, partendo da quello che è il fulcro del centro storico per antonomasia: la piazza. Più in dettaglio il bando ha richiesto di procedere allo studio della ridisegnazione di PIAZZA GIOVANNI XXIII e delle aree circostanti, al fine di recuperare il senso di comunità e di forme di integrazione e cooperazione attraverso nuove forme progettuali. Partendo da questa considerazione, si è cercato di evidenziare i percorsi, i tracciati, gli elementi, per creare, attraverso un progetto unitario, un legame non solo funzionale ma anche visivo e ben riconoscibile tra le parti. Tema formale L’idea iniziale è quella di rappresentare attraverso dei segni il concetto di aggregazione, elemento caratterizzante la piazza. I segni si incontrano e scontrano longitudinalmente all’interno del centro storico riprendendone in maniera schematica e quasi casuale la maglia. In realtà i segni non seguono perfettamente le linee stradali, ma talvolta si intersecano anche tra gli edifici, determinando una sorta di gioco tra lo spazio aperto e lo spazio costruito. Tre simboli tipici della piazza siciliana caratterizzano il posizionamento di due segni perfettamente perpendicolari: la chiesa, il municipio ed il corso. Questi due segni si incontrano all’interno della piazza generando un nuovo elemento, una circonferenza, la cui forma richiama perfettamente il senso di aggregazione ed unione tipico del luogo incontro. Altra caratteristica fondamentale è la presenza di due percorsi, anch’essi generati da segni, il primo congiunge idealmente la chiesa principale della piazza con la città, il secondo invece alla città ne congiunge il municipio. Il terzo elemento o simbolo, il corso, viene visto come segno a sé, tangente alla piazza, identificato come elemento di collegamento, o meglio attraversamento, dello spazio preso in considerazione. Il centro storico L’evidenziazione formale del centro secondo le linee del piano regolatore vigente, nel progetto viene marcata anche materialmente, ovvero con l’impiego di materiali ed accorgimenti tali da garantire la preservazione dell’ambiente definito “storico” dal contesto cittadino. Caratteri predominanti sono l’osservazione del Piano del Colore, strumento utile a garantire una notevole uniformità di colore secondo le gradazioni del giallo; l’impiego di un particolare tipo di arredo urbano, atto a favorire la reintegrazione dell’attuale contesto nel richiamo di valori storici; la parziale pedonalizzazione dell’area, con accesso limitato ai mezzi carrabili i cui proprietari sono i soli residenti, fatta eccezione per il corso, accessibile a tutti in quanto spina dorsale della città; la possibilità di istituire, nel primo livello degli edifici, delle botteghe artigiane. L’intento generale è quello di ridare a tutto il centro storico i valori che un tempo lo caratterizzavano, non soltanto quindi architettonicamente, ma anche socialmente, generando un possibile intervento di interesse economico, inteso come recupero delle attività artigianali attuate un tempo. La piazza Il concetto fondamentale nel disegno della nuova piazza è l’essere accessibile facilmente, ponendosi a peri livello con il contesto. È per questo motivo che, fatta eccezione per il corso, ad un diverso livello, la piazza e le altre strade non presentano alcun tipo di sbalzo, non abbiamo marciapiedi, scalini, niente. L’unico elemento che distingue l’essere piazza dal contesto è la cornice, insieme di segni che creano una sorta di grande linea di demarcazione, ma solo dal punto di vista materico. I segni lineari sono contraddistinti da fasci di luce larghi 10 cm; questa caratteristica è stata scelta nell’intento di rendere visibile anche nelle ore notturne i segni, in maniera da avere presente in qualsiasi momento l’identità del luogo. La circonferenza generata dall’incontro dei due segni perpendicolari si identifica materialmente con una fontana con 6,40 m. di diametro. La pendenza del terreno viene addolcita dalla presenza di una sorta di terrazza, delimitata sul fronte strada da una piccola scalinata, e sul fronte laterale da aiuole. Oltre la presenza di segni longitudinali, un carattere forte è la presenza di una cornice, la cui funzione è quella di distinguere il ruolo della nuova piazza dal contesto. Nella ridisegnazione della piazza un’esigenza che si è voluta fortemente delineare è la necessità di vegetazione all’interno dello spazio. Il dotare la piazza di aiuole e alberi mira alla creazione di un primo filtro visivo tra il fruitore e gli edifici circostanti, dota la piazza di un naturale effetto di raffrescamento e comunque identifica la piazza non come spazio orizzontale anonimo ma come luogo di interazione col contesto. Il chiosco La presenza di questo elemento non deve essere vista come ostacolo o disturbo, bensì come contributo, incentivo, all’aggregazione. La funzione attribuitagli infatti più di ogni altra cosa, allo stato attuale, determina lo scambio d’opinione, la socializzazione. All’interno del progetto, si cerca di non stravolgere completamente l’attuale struttura, apportando alcune modifiche di tipo minimale: al tendaggio presente viene sostituita una pensilina in acciaio e plexiglas, anch’essa richiamante la maglia dei segni, mentre il prospetto principale viene caratterizzato da un’ampia vetrata. In questo modo l’elemento non risulta più come un blocco chiuso, ma parte integrante dello spazio aperto. I materiali La scelta dei materiali, oltre per la consistenza di questi e per la garanzia di un’ottima durata, deve essere vista in funzione del gioco cromatico determinato dai segni. A questo scopo, in quelli che possono essere definiti percorsi principali, ovvero i due percorsi congiungenti la chiesa e il municipio, nonché la cornice attorno alla piazza, può essere impiegato un sistema in pietra lavica bocciardata (20x20 cm), mentre per i restanti spazi e per la pavimentazione delle vie è preferito un sistema in pietra bianca di modica (30x60 cm). Il corso vede una pavimentazione in pietra lavica in blocchi, mentre i marciapiedi una pavimentazione in pietra bianca di modica. Le aiuole sono rivestite in pietra bianca, così come le varie gradinate. Gli edifici, come già spiegato, devono osservare le cromie del Piano del Colore, mentre per quanto riguarda il chiosco, è suggerito l’uso di un intonaco chiaro, possibilmente bianco, in maniera tale da non discostarsi molto dai colori degli elementi della piazza. Le essenze arboree sono tipiche del territorio circostante.
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    Project details
    • Year 2008
    • Client Lions Club Ribera (AG)
    • Status Competition works
    • Type Public Squares
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