Concorso Cerreto Guidi * PROGETTO VINCITORE | Marco Stacchini_architetto msplus_architettura

Nuovo accesso al centro storico da via Roma Cerreto Guidi / Italy / 2008

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PREMESSA
Nella proposta si cela una strategia di intervento che vuole mettere a sistema relazionale i punti catalizzatori che contraddistinguano l’abitato di Cerreto Guidi, realizzando una “nuova piazza”: un nuovo spazio che si interpone in un flusso caotico con lo scopo di costituire un punto di sosta, un punto rappresentativo, di riorganizzazione, di riqualificazione architettonica, urbanistica e culturale allo stesso tempo.

INTENTI DI PROGETTO
L’intento del progetto scaturisce da una analisi qualitativa dello spazio esistente, che ha messo alla luce un livello avanzato di disgregazione urbana e architettonica (nonché relazionale) che caratterizza in negativo questa pertinenza urbana del centro storico.
La nuova veste pensata e strutturata dall’intervento si propone di caratterizzare questo spazio in maniera tale che assuma la valenza di biglietto da visita per Cerreto Guidi, di nuova porta urbana, architettonica e sociale al centro storico, senza intervenire in maniera tale da sconvolgere i connotati volumetrici e planimetrici dell’area.
Si assiste dunque a un intervento sensibile alle esigenze espresse attraverso le finalità indicate nel bando di concorso:
-rafforzamento della specificità del luogo: attraverso un unico elemento verticale del progetto, una STELE dalle marcate caratteristiche materiche, sia per la sua forma plasmata a richiamare un cristallo, sia per la scelta del materiale che ne costituisce la pelle architettonica, sia e soprattutto per la sua nuova e potente rievocazione storica: una moderna torre che, anche attraverso l’inserimento di un taglio di luce, costituisce un nuovo e immateriale portale di ingresso, percepito in maniera ancor più forte nell’attraversamento a piedi del fascio di luce che da essa scaturisce. La visibilità della stele, frutto della sua notevole altezza (7.20 m) e delle sue proporzioni e forme, del suo rapporto con i volumi vicini ma soprattutto di un posizionamento studiato a tale scopo, la renderà elemento catalizzatore dell’ attenzione di chi si trovi a passare, anche in macchina, nelle sue vicinanze, assumendo la funzione di richiamo verso il centro storico e di sua segnalazione anche a lunga distanza.
-valorizzazione attraverso la luce: inserimento a terra di corpi illuminanti a basso consumo energetico come integrazione e completamento dell’illuminazione esistente. Per evidenziare i tratti salienti del nuovo accesso alla città e valorizzarne le particolarità è stato predisposto un sistema di illuminazione integrativa formato sostanzialmente da tre sistemi lineari: l’ illuminazione radente dei percorsi pedonali, quella ancora radente ma circolare degli elementi di arredo urbano e seduta, ed infine quella che caratterizza la stele e ne valorizza la dimensione maggiore per farne un varco e un portale da attraversare verso il centro storico. Attraverso questi tracciati di luce si vuole infatti caratterizzare l’area di progetto nelle sue diverse funzioni e modi d’ uso, e soprattutto integrarla col contesto urbano con la loro disposizione lineare, che accompagna il pedone nel suo vivere questo nuovo spazio. Infatti una serie di punti luminosi descrivono, specialmente nelle ore serali, i percorsi/flussi che mettono a sistema l’intervento con il resto del tessuto urbano: si crea un collegamento percettivo che rafforza il nuovo sistema relazionale generato dai catalizzatori già presenti sul territorio e da quello nuovo costituito dall’ l’intervento.
-tecnologie finalizzate al risparmio energetico: punti luminosi a led. Con tale tecnologia si riesce ad abbassare notevolmente il consumo energetico del sistema, riducendo drasticamente il suo impatto dal punto di vista dell’ inquinamento luminoso e per quanto riguarda le problematiche di attrazione degli insetti nei periodi estivi, oltre che a contenere i costi di manutenzione aumentando la durata della vita dal singolo corpo luminoso. Si può anche prevede la possibilità di installare un impianto che sia alimentato a energia solare, con accumulatori di energia (quali batterie) in modo tale da usufruire di una fonte d’energia rinnovabile, come appunto quella solare, per ridurre ulteriormente i costi di gestione e l’ impatto ambientale del progetto. Gli accumulatori permetterebbero inoltre all’impianto una autonomia in caso di condizioni meteo avverse. La collocazione di un tale impianto potrà eventualmente essere decisa in fase di progetto esecutivo in modo da determinare una collocazione che ottimizzi la resa dell’istallazione e che al contempo ne minimizzi l’impatto visivo per i cittadini.
-riorganizzazione viabilità carrabile e pedonale: diversificazione dei due flussi. Un’ accurata attenzione è stata posta a questa problematica: l’ intervento propone una distinzione netta fra i due flussi veicolare e pedonale, rendendoli separati ed indipendenti e creando una situazione di massima sicurezza per i pedoni. L’area di progetto sarà quindi completamente interdetta al passaggio e alla sosta degli automezzi e dei ciclomotori, mentre l’accesso al centro storico sarà regolato attraverso l’introduzione di un dissuasore automatizzato e temporizzato per il traffico. Si è cercato di valorizzare tale meccanismo inserendolo all’interno dell’area in modo tale da non risultare un elemento a se stante, ma trattandolo come un elemento “nobile” di arredo architettonico e urbano: la sua posizione arretrata rispetto all’attuale filo strada, inoltre, contribuisce a farlo diventare un elemento che, integrandosi nel sub sistema delle sedute previste, lo completa.
La scelta di un meccanismo di forma cilindrica è scaturita dalla volontà di assimilarlo ai due nuovi elementi di seduta che, per la loro diversa mole, quindi importanza, costituiscono i due nuovi punti di sosta e riposo studiati in sostituzione e incremento delle panchine esistenti. Tali sedute , previste in questa fase preliminare di forma pressoché cilindrica, possono incrementare il valore formale ed evocativo del luogo in modo significativo, caratterizzandolo con la loro presenza “pesante” e in aperto contrasto coi materiali che le circondano da vicino, pur richiamandosi direttamente e chiaramente dal punto di vista formale ma ancor più materico alla scultura presente all’interno della rotatoria veicolare, creando un sistema di arredo urbano caratterizzato dall’ uso del marmo bianco. Potrebbe essere, inoltre, questa l’ occasione per l’amministrazione comunale di indire un concorso per artisti per la realizzazione di tali sedute, (con unico vincolo l’ uso del materiale), per iniziare a dare vita a un “parco artistico” a livello urbano da estendere anche a piazza XX settembre, a piazza Belvedere e, nel tempo, a tutto il centro storico di Cerreto.
È da notare come la posizione della seduta più piccola funga anche da deterrente ai veicoli che accedono a via Roma: infatti crea un “ideale” ostacolo che invita l’automobilista a rallentare sensibilmente la velocità di percorrenza a tutto vantaggio della sicurezza di eventuali pedoni presenti.
Oltre a ciò, sempre per quanto riguarda il riordino della viabilità, è stata eliminata la possibilità di svolta a sinistra per i veicoli provenienti da via dei Fossi verso via Roma, introducendo l’ obbligo di percorrere la rotonda per poi prendere via Roma. Il motivo principale che ha condotto a questa limitazione è stato quello di mettere in sicurezza i pedoni che, venendo da via Roma, si apprestano a attraversare via dei Fossi per andare, per esempio, al parcheggio pubblico di piazza Belvedere; la morfologia della piazza limita infatti in maniera significativa la visuale di chi proviene da via dei Fossi e vuole dirigersi verso via Roma.
Data la vicinanza del parcheggio pubblico in piazza Belvedere, non sono stati previsti nè nuovi posti auto nè posti per motocicli in modo tale la lasciare libera l’intera area al fine di valorizzarne al massimo la vivibilità e fruibilità pedonale. Scelta dettata anche dall’esigua superficie a disposizione e dalla non coerenza con le finalità suggerite dal bando, in particolar modo da quella riguardante “il rafforzamento della specificità del luogo”.
Per i pedoni, il progetto individua delle percorrenze preferenziali, accessibili e protette, ben individuate anche di notte grazie all’ illuminazione a terra, in maniera tale da assicurarne la massima incolumità: sono stati ridisegnati i tracciati dei collegamenti pedonali con le aree di maggior frequentazione esistenti, quali il centro storico, il parcheggio e il parco verde; attraverso un gioco di piani inclinati sono stati allo stesso tempo individuati dei tracciati pedonali completamente e semplicemente accessibili, e sono stati eliminati i tutti dislivelli che costituivano barriere architettoniche per le persone diversamente abili, rendendo il sistema totalmente e semplicemente fruibile.
Oltre al gioco dei piani inclinati, si sono individuate e chiaramente contraddistinte le aree pedonali da quelle carrabili attraverso l’uso di materiali diversi per specificare le differenti funzioni, da cui scaturisce anche una indicativa diversità cromatica: tali accorgimenti permettono di suscitare, unitamente al sistema di illuminazione, un maggior senso di sicurezza nei pedoni, essendo consapevoli questi ultimi di trovarsi a camminare o sostare su di un materiale/spazio “ solo calpestabile”.
È stato doveroso porgere la massima attenzione alla scelta di tali materiali, scelta che ha tenuto conto della tradizione storica cerretese come delle nuove tendenze dell’ architettura e del design, delle problematiche tecnologiche tanto quanto delle istanze di sicurezza nella fruizione: l’uso della PIETRA SERENA SCALPELLATA, tagliata a filo di sega e disposta con geometrie semplici e lineari, a fasce di dimensione variabile, lega perfettamente con l’abbondante uso che di questo materiale è stato fatto all’interno del centro storico (marciapiedi e piazze, ma anche accessi pedonali come nello Sdrucciolo della Porta a Palagio) e con la tradizione costruttiva locale, assicurando anche una relativa semplicità di installazione sia per le superfici orizzontali e calpestabili, sia per le superfici verticali della stele, e garantendo adeguati standard di sicurezza di utilizzo (quali la durezza, la resistenza all’ usura o la non scivolosità). Attraverso l’uso e la reinterpretazione in chiave contemporanea di un solo materiale si riesce così a costituire un legame che, oltre a essere visivo, tattile e materico è anche storico e culturale.
-individuare e evidenziare le relazioni tra i diversi spazi: la nuova piazza dovrà costituire un centro nevralgico della vita di Cerreto. Di fondamentale importanza a tale scopo sarà il senso di continuità generato dal prolungamento dei percorsi in pietra serena che si inoltrano fino, da un lato, al parcheggio di piazza Belvedere e, dall’altro, ai giardini pubblici di piazza XX Settembre, come innesto contemporaneo su un tessuto urbano e architettonico storico ormai consolidato, continuità che è ulteriormente evidenziata e rafforzata anche dalla disposizione lineare dei nuovi punti luce. Questi due percorsi convergono e si incrociano all’interno del nuovo spazio_piazza, dove si ha la possibilità di sostare e dialogare, di giocare e, in occasione di eventi particolari, di organizzare manifestazioni e iniziative pubbliche; da qui, guidati nello sguardo dalla lingua lapidea come dal fascio luminoso a terra, siamo condotti alla “nuova porta” dalla quale si accede all’ antico borgo.

CONCLUSIONI
Il nuovo punto di accesso al centro storico si configura come un momento di innovazione formale che allo stesso tempo vuole rispettare le caratteristiche spaziali e materiche del luogo, una possibilità di rimodellazione funzionale che ne semplifichi e indirizzi la fruizione senza interferire con gli usi e le abitudini dei cittadini, una scelta di rinnovamento che dia l’ avvio ad un cambiamento più profondo del tessuto urbano ma ne costituisca da subito parte integrante.
Il progetto cerca quindi di farsi portavoce di una qualità architettonica che vuole dimostrare la massima accuratezza nelle scelte formali e materiche e la massima attenzione per l’eliminazione delle barriere architettoniche senza stravolgere e modificare una identità urbana ben radicata nel tempo: un intervento minimale che riqualifica sotto tutti gli aspetti un’area di importanza strategica per Cerreto Guidi.
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    PREMESSANella proposta si cela una strategia di intervento che vuole mettere a sistema relazionale i punti catalizzatori che contraddistinguano l’abitato di Cerreto Guidi, realizzando una “nuova piazza”: un nuovo spazio che si interpone in un flusso caotico con lo scopo di costituire un punto di sosta, un punto rappresentativo, di riorganizzazione, di riqualificazione architettonica, urbanistica e culturale allo stesso tempo. INTENTI DI PROGETTOL’intento del progetto scaturisce da una analisi...

    Project details
    • Year 2008
    • Client Comune di Cerreto Guidi
    • Status Competition works
    • Type Public Squares
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