Eco-sostenibilità e sinergia tra Progettisti ed Imprenditori. ema_2014. | Espedito Moliterni

Il progetto nasce da un colloquio avuto nel 2011 con un imprenditore il quale mi disse che era suo desiderio realizzare un edificio commerciale che non avesse la solita connotazione del capannone in c.a. prefabbricato e che avesse una copertura con una forma curvilinea. Risposi con entusiasmo "magari! ... facciamolo!". Dopo un breve scambio di idee venne fuori la forma della copertura, un "flesso", e da considerazioni tecniche la scelta della struttura, in ferro. Finalmente! Bisognava valutarne i costi e quindi se approvati procedere. L'opzione era "prefabbricare poco e saldare in opera" oppure "prefabbricazione spinta e struttura imbullonata". L'analisi dei meri costi di produzione della struttura portavano alla prima opzione, ma valutazioni sul calcolo strutturale della stessa, sulla necessità di controllare tutte le saldature, sulla velocità di montaggio ed una certa dose di testa dura hanno fatto propendere la scelta sulla seconda opzione. Quindi struttura in ferro. Quindi prefabbricazione spinta. Quindi struttura e componenti imbullonati. Tutti i componenti strutturali e non sono stati prodotti in officina, pre-montati in parte per verificarne gli allineamenti, smontati, trasportati e montati in sito. Quindi edificio smontabile e trasportabile. Per assurdo si potrebbe smontare il tutto e rimontare in altro sito senza produrre scarto (come i trulli, le "casedde", i muretti a secco, tutti smontabili, trasportabili e rimontabili). Anche la pavimentazione esterna del piazzale destinato a parcheggi sarà smontabile, trasportabile e rimontabile; essa con molta probabilità sarà fatta con masselli di cls montati a secco su letto di graniglia di calcare (km zero). Tutti i materiali di cui è composto l'edificio sono riciclabili: ferro (struttura portante, baraccatura, scossaline di rifinitura), alluminio (profili infissi), vetro (superfici trasparenti), ferro/lana di roccia (superfici opache). Quindi materiali riciclabili. I pannelli coibentati di copertura sono stati scelti opportunamente grecati in copertura; ciò consente: un facile deflusso delle acque meteoriche raccolte da apposite gronde e pluviali in ferro, un facile alloggiamento di moduli fotovoltaici e/o solari, la creazione di una camera d'aria e quindi migliore performance termica estiva/invernale, migliore resa dei moduli dovuta al raffrescamento naturale degli stessi, facile montaggio dei moduli essendo i pannelli già dotati per loro forma di profili estradossati coibentati. Quindi produzione di energia. La struttura portante verticale è posta all'esterno dell'involucro coibentato termicamente non influendo in alcun modo con il comportamento meccanico e termico della stesso. Ciò consentirebbe di montare facilmente dei moduli fotovoltaici e/o solari con sottostruttura in ferro; si creerebbe una seconda pelle strutturalmente indipendente da quella coibente che oltre ad essere produttiva, generando una camera d'aria ventilata naturalmente, apporterebbe un notevole beneficio termico all'immobile (preciso che lo spessore dei pannelli di tamponamento sia verticali che di copertura è già da solo rispondente ai minimi di trasmittanza termica imposti dalla normativa vigente). Ne deriva un notevole abbattimento dei costi di climatizzazione. Quindi basso consumo di energia. Oggi l'edificio è in corso di costruzione, nonostante le innumerevoli difficoltà e critiche affrontate in un ambiente (e non mi riferisco solo alla alla regione in cui opero maggiormente) nel quale si usa e si preferisce, prevalentemente, costruire in c.a. in opera o c.a. prefabbricato, nonostante la stringente normativa antisismica abbia fatto aumentare la quantità e le sezioni del ferro e del cls per rispondere a sollecitazioni sismiche cui una trave in ferro o in legno rispondono con sezioni di gran lunga inferiori. Questo è dunque il risultato di una proficua sinergia tra progettisti ed imprenditori a cui piacciono le sfide, grandi o piccole che siano. Espedito Moliterni Architetto