Parco della Memoria - Riqualificazione di Piazzale Paoli | Raffaella Sanseverino

3° posto L’Aquila / Italy / 2013

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Con l’obiettivo di realizzare un Parco della Memoria in ricordo delle vittime del terremoto, il Settore Ricostruzione de l’Aquila ha indetto un concorso di idee per la riqualificazione di Piazzale Paoli, luogo a ridosso del centro storico, in cui si è verificato il maggior numero di perdite in termini di vite umane. Fulcro della risistemazione è un’opera che lasci una traccia immanente degli scomparsi del 6 aprile 2009 nella memoria collettiva. La sua principale caratteristica è la previsione di una fontana monumentale, la cui erogazione idrica verrà interrotta ad ogni metà del mese di dicembre, in ricordo dell’inizio dello sciame sismico, e riattivata il 6 aprile di ogni anno, a simbolo di speranza e rinascita. Un parco per ricordare, per tenere viva la memoria di chi non c’è più, ma anche un luogo dove provare a guardare avanti, che possa diventare un simbolo della speranza di potersi risollevare dalle macerie, siano esse quelle delle singole esistenze o della vita dell’intera comunità. Su queste premesse si basa la proposta progettuale, che tende ad offrire non solo un monumento, ma anche un luogo di riflessione, raccoglimento e meditazione. L’acqua è uno dei principali “materiali” di progetto, elemento fortemente simbolico e rappresentativo della vita in tutte le sue sfumature: dal peso di dolori che a fatica si sostengono, alla speranza di rinascita. Progetto architettonico Una copertura aggettante che richiama il tipo del tetto, dalla quale discende inesorabilmente una cascata d’acqua. Al di là della trasparenza del getto d’acqua si manifesta il paramento murario, chiuso a formare un recinto. Recinto e tetto, dunque, come nella costruzione di un tempio: un tetto sotto il quale offrire riparo alla collettività ed un recinto entro il quale delimitare lo spazio di un’ideale riunione tra sopravvissuti e vittime. Esternamente, il monumento è caratterizzato da un paramento murario in pietra da taglio, dal quale si distaccano a bassorilievo figure umane raffigurate nell’atto di sostenere il tetto con le loro membra in tensione. Si tratta di una visione drammatica: corpi allo strenuo delle forze che simbolicamente sostengono il peso del dolore, quasi schiacciate dalla copertura al di sopra di esse. Questa tensione drammatica si smorza notevolmente entrando all’interno del recinto, dove si svela l’intimità di un luogo deputato al raccoglimento e alla preghiera, in cui tutti gli elementi sembrano cedere la scena alla luce naturale che filtra attraverso un vuoto nella copertura. E’ proprio nel nucleo di questo spazio che viene custodito il monumento celebrativo: un volume sobrio e solenne in acciaio COR-TEN, che possa anche fungere da seduta, al di sopra del quale è sospesa una lastra, anch’essa in acciaio COR-TEN, sulla quale sono incisi i nomi delle vittime. Il vuoto in copertura è stato progettato affinché la luce solare alle ore 12.00 del 6 aprile di ogni anno proietti i nomi delle vittime sul volume sottostante in un delicato segno di speranza. Caratteristiche tecniche Il recinto murario, basato sulla figura geometrica di un rettangolo aure di 5,00 x 8,00 m di lato, delimita lo spazio di una “cella” priva di interruzioni, se non per due aperture assiali sui lati corti. Il paramento esterno, in Pietra Bianca d’Abruzzo di spessore variabile tra i 10 e il 60 cm, si configura come un’innovativa apparecchiatura muraria, che consente di ottimizzare il comportamento statico del muro e allo stesso tempo di ottenere una disposizione geometrica dei conci di notevole valenza estetica, vicina all’idea dell’antica tecnica dell’opus poligonalis. Sul piano di questa apparecchiatura muraria emergono delle figure umane a bassorilievo, raffigurate nell’estremo tentativo di lottare per la sopravvivenza. La copertura è progettata nell’unico materiale metallico capace di resistere alla continua azione chimico-fisica dell’acqua, ovvero l’acciaio COR-TEN. All’interno del monumento, viene messa a nudo una muratura in c.a. faccia vista, che al momento del getto verrà impressa con un segno continuo che ricorda il tracciato del sismografo. La pavimentazione, interna ed esterna, è caratterizzata da lastre di Pietra Bianca d’Abruzzo bocciardata. La cascata d’acqua è resa possibile attraverso un sistema di troppo pieno occultato sul tetto (si veda dettaglio costruttivo). La massa d’acqua in discesa viene raccolta ai piedi del paramento murario in vasche di profondità ridotta, che, oltre a dar luogo ad effetti di riflessione, la convogliano allo stoccaggio interrato per il ricircolo, in modo da garantire il risparmio idrico. L’accesso all’interno è garantito da due passerelle pavimentate, in corrispondenza delle quali il getto d’acqua è interrotto. L’illuminazione del monumento prevede la predisposizione di corpi illuminanti, preferibilmente a LED, come segna passo e faretti ad incasso, anche di tipo subacqueo, per la valorizzazione notturna del Parco della Memoria. L’area di pertinenza verrà risistemata con nuove pavimentazioni lapidee e superfici morbide e permeabili e trattamenti vegetazionali, integrandosi perfettamente con gli assi dei percorsi preesistenti.
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    Project details
    • Year 2013
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture / Monuments
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