Nuova biblioteca comunale | Matteo Francesconi

Melzo / Italy / 2006

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L’area individuata dal bando è relativamente centrale, ma ancora piuttosto ai margini della vita cittadina, in quanto in prevalenza destinata alla residenza. Uno degli obiettivi primari del progetto è pertanto quello di inserire la Biblioteca e gli annessi spazi esterni all’interno del circuito vitale del paese, come luogo frequentato e riconosciuto dagli abitanti per la sua identità particolare. Importante la volontà di collocare il complesso lungo un nuovo asse di percorrenza, ora non sfruttabile, che permetta all’utente di non dovere “girare intorno” a esso, ma di accedere direttamente alla fruizione in modo immediato.
La viabilità carrabile non è coinvolta nella proposta in quanto la percorribilità delle strade limitrofe non viene modificata. La Biblioteca è luogo pubblico, è luogo proprio del cittadino. Per questo anche dal punto di vista architettonico deve essere riconoscibile come tale. L’apertura verso la città è fondamentale, e il materiale che meglio risponde a questa sensazione è, a nostro avviso, il vetro. Un gioco di trasparenze quindi denuncia la volontà di creare una Biblioteca per il cittadino, dal bambino all’anziano. Un’apertura è posta a sud, schermata da un ampio frangisole, lungo la strada che porta alla piazza della città, un’altra verso la chiesetta di S. Andrea, adiacente il complesso. Insieme stabiliscono un dialogo con l’esterno, attirano l’attenzione del passante e, al tempo stesso, dall’interno, permettono alla città di diventare parte integrante del progetto, quasi come schermo gigante da cui osservare il quotidiano.
Sempre di più le biblioteche si rivolgono a utenti differenziati, ospitano documenti eterogenei, offrono svariati servizi, anche al di là di quelli propri della funzione. Devono far fronte a una molteplicità di pubblici, di bisogni informativi e conoscitivi, di modalità di fruizione, dallo studio
individuale e collettivo, alla lettura rilassata, all’orientamento assistito, all’incontro e alla socializzazione. Si tratta pertanto di coniugare esigenze di fasce distinte di pubblico, in modo organico e armonico, in cui tutte le parti si ricompongano in una unitarietà ordinata e accogliente interamente a disposizione di tutti. Alla base della impostazione statico costruttiva si è presa in notevole considerazione la rispondenza alle norme di superamento delle barriere architettoniche grazie a rampe e ascensori per l’accessibilità a tutti i piani,a norma Legge 13/89, a servizi igienici conformi per i diversamente abili.
E’ stata riproposta la struttura a corte in quanto la Biblioteca, nonostante la già denunciata apertura alla città, viene intesa come luogo intimo, tranquillo e quindi anche “altro” dai luoghi circostanti. Inoltre si è voluto rievocare l’ambiente collettivo delle case a ringhiera, protese verso uno spazio unico comune e collegate da un ballatoio continuo, così da creare quel senso di comunità che può ricrearsi in una biblioteca.
L’intervento si integra alla morfologia del contesto urbano. Il corpo recuperato, non subirà trasformazioni tali da non renderlo riconoscibile, ma manterrà l’identità della tipologia agricola, sia nella volumetria, non alterata, sia nel materiale, il mattone facciavista, velato da una leggera scialbatura. Il corpo integrante dialoga con l’intorno, ma al tempo stesso si fa portavoce di un linguaggio nuovo, contemporaneo. Per questo la scelta di un volume marcato, importante ma non
impattante, dalle linee pulite e non frastagliate. Un disegno semplice, essenziale, evocatore. La sua pelle esterna sarà l’intonaco, così come la serie di corpi di fabbrica adiacenti. La copertura, a doppia falda, sarà a filo dell’esistente.
Inoltre il fronte su via Agnese Pasta è articolato in modo particolare: la campitura superiore segue l’allineamento delle facciate esistenti, il basamento invece arretra permettendo la visuale della chiesa, creando uno spazio di invito verso la corte e verso il sagrato. Il corpo della Biblioteca è costituito da un fabbricato storico recuperato, di forma compatta e un’appendice di nuova edificazione.
Si articola su piani mezzanini, così da risultare, al suo interno, notevolmente articolato,e al tempo stesso di facile orientamento per l’utente. L’aspetto estetico esterno è caratterizzato dall’alternarsi di superfici opache e compatte a superfici trasparenti che rendono visibile l’interno e lasciano entrare l’esterno. Di notte l’edificio appare a tratti luminescente e lascia percepire lo svolgersi delle attività. Seppure nell’ambito di una proposta progettuale di larga massima, volta principalmente all’individuazione delle impostazioni di base, ci sembra opportuno introdurre alcuni elementi idonei a inquadrare la problematica:
- accessi all’area
sono previsti da due punti, a sud, da via Agnese Pasta, attraverso un arco esistente, che viene riproposto funzionalmente, e da via San Martino. Il primo lo si può considerare come ingresso principale, è il luogo in cui la Biblioteca si apre alla città, grazie all’elevata trasparenza e permeabilità visiva, in cui sarà apposta l’insegna che connoterà didascalicamente la fabbrica. Questo consente una permeabilità ciclo-pedonale all’area e solo in casi eccezionali quella
carrabile. Il secondo accesso, invece, è esclusivamente pedonale.
- ingresso
è caratterizzato dalla presenza di un bancone attrezzato per svolgere tutte le funzioni legate al prestito, alle informazioni, alla restituzione. È collocato nell’unico punto della fabbrica aperto alla doppia altezza, ed è in collegamento visivo con l’altro punto informazioni posto al piano superiore.
Da questi due punti è consentito il controllo di quasi tutti gli ambienti.
- sezione pre-scolare
è attrezzata per le attività libere dei bambini, è collocata a un livello più ribassato del terreno, con una rampa d’accesso a caratterizzare l’ambiente in maniera giocosa. In fondo alla sala un palco gradonato, rialzato consente un’uscita diretta all’esterno sulla corte. Questo spazio vuole essere accogliente, morbido, protettivo, destinato alla socializzazione e a iniziative pedagogiche.
- sale studio
sono separate tra loro e ciascuna occupa un intero mezzanino per garantire maggiore riservatezza.
- emeroteca
è facilmente e immediatamente raggiungibile dall’atrio, in quanto luogo molto frequentato, è collocata infatti al piano terra e ha accesso diretto all’arena esterna. E’ attrezzata con tavoli e poltrone per lettura individuale ed è dotata di postazioni multimediali per consultazione di quotidiani on line; le esposizioni sono affiancate da materiale multimediale relativo al tema affrontato.
- sezioni adulti e ragazzi
sono collocate ai piani superiori, si caratterizzano in zone di conservazione con alta concentrazione di scaffali aperti e zone di studio e consultazione a tutela acustica.
Le sale per ragazzi e per adulti sono collocate su piani sovrapposti, entrambe offrono tavoli per studio collettivo, posti per studio individuali multimediali, oltre che un gradevole affaccio sull'atrio d'ingresso.
- sezione audio-video
è concentrata nell’area adulti in posizione centrale, di facile accesso e dotata di supporti scientifici.
- spazio espositivo tematico
situato a piano terra, di facile accesso, dotato di notevole flessibilità e spaziosità, collegato facilmente all'arena esterna per la lettura all'aperto o eventi multidisciplinari.
- sala conferenze
è concepita come spazio polivalente, utilizzabile autonomamente e capace di accogliere diversi tipi di attività.
- archivio e magazzini
sono collocati nel piano interrato attrezzato con scaffalature compatte. La Biblioteca, pertanto, permette di esporre le opere richieste con più frequenza, e di mantenere in luogo asciutto le opere meno consultate, così da risultare fornita e funzionale.
- uffici, locali di servizio
sono situati nel corpo indipendente, sopra alla sala conferenze.
I servizi igienici sono collocati ai piani in quantità corrispondenti alle necessità del personale e dell’utenza.
Le finiture interne sono improntate alla essenzialità, così da garantire una continua flessibilità nel tempo al variare delle esigenze dell’utenza, grazie anche alle ridotte partizioni murarie interne.
All’esterno una gradinata leggermente ipogea, frontale all’ingresso della Biblioteca, con palco all’estremità inferiore, da noi definita “arena”, potrà ospitare, nei periodi estivi, manifestazioni all’aperto, come cinema, spettacoli, reading, eventi musicali, esposizioni temporanee e ogni sorta di attività connesse alle funzioni ospitate nell'edificio.
Uno spazio lettura, sempre all’aperto, completa gli spazi interni. Questo è dotato di panche che fungono anche da areazione per i garage sottostanti delle residenze limitrofe. Questo spazio interrato si collega alla Biblioteca, per cui sarà possibile il carico-scarico con mezzi idonei direttamente con il magazzino situato al piano interrato.
Inoltre lo spazio verde ora recintato e presente nell’area potrebbe diventare spazio privato a uso pubblico così da completare le aree annesse alla Biblioteca.
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    Project details
    • Year 2006
    • Client Comune di Melzo
    • Status Competition works
    • Type Libraries
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