CONCORSO DI IDEE PER VIALE GIOTTO | Paolo D'Addato

Il Parco della Memoria Foggia / Italy / 2005

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L’area posta tra viale Giotto e via Lucera, oggi meglio ricordata per il tragico evento del crollo di un palazzo avvenuto l’undici novembre del 1999, è un luogo urbano che ha scarsi rapporti con il suo intorno. Può essere considerato un microcosmo autonomo ed autosufficiente rispetto al macrocosmo cittadino, privo di spazi per la collettività. Alla luce quindi di un intervento come la realizzazione di un “Parco della memoria”, che dovrà rappresentare una funzione ed un luogo urbano, uno dei problemi principali nel rapporto con la città è proprio il recupero o meglio l’instaurazione di un collegamento e di una relazione immediata con essa. Attraverso il nostro progetto intendiamo conservare e valorizzare l’identità connaturata al luogo cercando allo stesso tempo di risolverne gli aspetti più problematici legati alla congestione dei flussi di traffico veicolare e alla estrema frammentarietà dell’uso degli spazi da parte dei pedoni. Punto di partenza è una riduzione calibrata del traffico veicolare di attraversamento della Piazza. Le scale del progetto L’intervento progettuale investe in senso trasversale due diverse scale progettuali: la scala urbana e quella del dettaglio. Si è voluti partire dalla progettazione di sezioni di dettaglio, pensando agli elementi dalla piccola scala, per poter pensare in maniera coerente il progetto urbano (non della piazza ma delle piazze). Questo anche per fornire all’Amministrazione Comunale una sorta di abaco di elementi progettati di situazioni analoghe, di spazi pubblici legati da percorsi tematici. Il progetto allora nel nostro caso (seppur nella peculiarità della piazza oggetto di concorso) costituisce una verifica di tutto ciò. In quest’ottica si possono ben comprendere le ragioni del nostro includere nell’area di intervento spazi non oggetto di concorso. Infatti il progetto, partendo da Piazza Vittime di Viale Giotto, si snoda secondo delle linee di flusso pedonale lungo il fianco di Via Lucera fino a Piazza di Via Lucera per raggiungere Piazza S. Croce di Gesù . L’intervento progettuale è riassumibile nei sistemi che lo compongono. Il sistema lineare dei percorsi Il tema centrale del progetto è la rilettura di quelle linee invisibili tracciate dal percorso continuo delle persone che abitano e percorrono la città, segnando linee immaginarie, flussi e circuiti di passaggio e che più di altri fattori urbani caratterizzano la mutevole configurazione dei luoghi urbani vista attraverso i suoi itinerari di traffico e di circolazione. Il progetto si riassume allora, nella definizione di sistemi architettonici in grado di sottolineare e facilitare le linee di circolazione e di percorrenza delle persone, attribuendo un nuovo ritmo al collegamento tra i punti nevralgici dell’area: piazza Vittime di Viale Giotto, piazza di Via Lucera, piazza S. Croce di Gesù. Collegamenti, quindi, tra punti con connotazioni diverse: commemorativi, religiosi, commerciali, istituzionali. Quindi diventa essenziale realizzare questa doppia connessione con la città, da un lato con l’inserimento della piazza Vittime di Viale Giotto nel percorso urbano aprendola al passaggio pubblico, da integrare con la funzione commemorativa; dall’altro evidenziando percorrenze, assi all’interno dell’isolato che coinvolgono quindi anche aree non comprese nel perimetro del concorso. Il percorso urbano attraversa l’intera area che si estende da via Lucera a viale Giotto, mantenedo una quota leggermente superiore rispetto alla quota attuale della città. Un percorso che si configura come un vero e proprio passage urbano. Il sistema del traffico Il traffico veicolare nell’intorno della Piazza Vittime di Viale Giotto viene razionalizzato e incanalato solo lungo la trasversale di via Lucera, la quale viene resa a senso unico con ingresso da via Lucera e uscita su viale Giotto; le due strade carrabili che oggi tagliano l’area vengono eliminate. Lungo viale Giotto, in corrispondenza degli accessi pedonali alla piazza, la banchina del marciapiede viene modificata, per lasciar posto ad un parcheggio riservato alla sosta dei veicoli. Alcuni posti auto sono previsti anche lungo l’arteria che collega viale Giotto con via Lucera. Il sistema della piazza e del verde I limiti e l’uso dell’attuale piazza Vittime di viale Giotto, la mancanza di allineamenti, la presenza di edifici che non sottendono interamente lo spazio, generano un accostamento fluido di elementi che devono essere restituiti ad una convivenza armonica: per questo si estrae dal tessuto il segno e lo si esplicita. L´intervento progettuale ha posto come obiettivo prioritario recuperare il senso spaziale dell´area. In quest´ottica, il progetto si concentra sul livello del suolo, che viene modellato per diventare piano articolato, con zone pavimentate e zone a verde attrezzato. Il bianco della pietra di Apricena e il grigio della pietra serena sono i colori dominanti. All’interno del nuovo spazio, nelle diverse ore della giornata, l’intera collettività godrà del fresco degli alberi, del sistema dei lampioni, disposti in modo da garantire una maggiore vivibilità, degli elementi di seduta facendone risultare uno spazio più caldo e coinvolgente disponibile a tutti gli usi tipici di una piazza, senza privilegiarne o inibirne alcuno. La tipologia delle pavimentazioni di volta in volta adottata suggerisce una breve riflessione sull’evidenziazione dei passaggi, dei percorsi che si vorrebbero recuperare congiungendo punti nevralgici dell’area. Per le “aree di sosta” si adoperano lastre di pietra di Apricena bocciardata di taglio diverso mentre, per il “percorso urbano” asse di collegamento tra via Lucera e viale Giotto, si adopera della pietra di Apricena semilevigata per le fasce che scandiscono il modulo e della Pietra Serena al loro interno. L’arredo più incisivo, posto al limite del marciapiede è rappresentato da un elemento in cemento con funzione di seduta, che avrà funzione di limite e sarà un incentivo a riappropriarsi dello spazio pubblico durante l’intero arco della giornata. Tutti i punti di questo nuovo luogo urbano sono facilmente raggiungibili ed utilizzabili dai portatori di handicap; si pensa di approfondire il tema dell’uso dei corsi e dei tagli nella maglia della pavimentazione, e di usarli unitamente alle diverse lavorazioni superficiali al fine di creare percorsi per non vedenti integrandoli nel disegno complessivo di progetto. Il memorial L’atto del camminare e del vedere è scandito dalla proposta di un diaframma che delimita lo spazio. In un monumento commemorativo, di solito, il visitatore ricorda il defunto attraverso un elemento rappresentato da un monumento in pietra; un ponte tra passato e presente, tra vita e morte. Un monumento, tuttavia, non è un elemento indispensabile per richiamare alla mente i ricordi. In effetti si corre sempre il rischio che, per via della loro forma, gli elementi monumentali suscitino un’impressione talmente forte da diventare puramente autoreferenziali. La memoria del crollo è rappresentata simbolicamente da un “muro poroso” in cemento, scavato e attraversato da una serie di feritorie e di vuoti, sulla cui superficie sono riportati i nomi delle vittime di quel tragico crollo. Circondato dall’acqua e dagli alberi, simboli di un incessante ricominciare e di una costante rinascita della vita, tale elemento, privo della retorica dei monumenti commemorativi tradizionali, si inserisce all’interno di questo luogo della memoria, o meglio di questo “parco della memoria” per farne uno spazio evocatico.
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    Project details
    • Year 2005
    • Client Comune di Foggia
    • Cost 500.000,00
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture
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