Sistemazione e valorizzazione dei sotterranei e fossato del Castello Normanno Svevo Angioino di Barletta | Stefano Serpenti

Barletta / Italy / 2009

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Il castello di Barletta rappresenta un elemento cardine della struttura urbanistica della città di Barletta, esteso su una ampia area centrale del quartiere Santa Maria, ubicata tra il centro storico ed il mare. La fortezza è una struttura architettonica di forma quadrangolare a corte, di circa 120 metri di lato e 20 metri di altezza, con quattro bastioni pentagonali agli spigoli, realizzata, a seguito delle numerose trasformazioni avvenute tra l’XI ed il XVI secolo, con murature perimetrali in pietra calcarea, tagliata in blocchi squadrati, dello spessore variabile dai 5 ai 12 metri, caratterizzate da una parte inferiore a scarpa, delimitata da cornice con modanatura a toro e da due filari di feritoie e piccole bucature, corrispondenti ai due livelli interni del castello. Un ampio fossato perimetrale circonda la fortezza, ribassato di circa 7 metri rispetto alla quota del giardino pubblico che si sviluppa lungo i tre lati verso il centro storico ed alla stessa quota del lungomare sul lato in affaccio verso la zona costiera della città. Dalla corte del Castello si accede, attraverso ripidi camminamenti e rampe con gradini, ai sotterranei che occupano le ali nord ed ovest della fortezza. Le possenti strutture in pietra, le due casematte inferiori dei torrioni S. Vincenza e Sant’Antonio, straordinari ambienti perfettamente circolari coperti da imponenti volte a cupola, forati sui fianchi da lunghe feritoie strombate per il fuoco dei cannoni, e le grandi sale che le raccordano, costituiscono una spettacolare e suggestive sequenza di spazi e strutture, parte integrante degli antichi sistemi di organizzazione difensiva, che, dopo i primi lavori di restauro del Castello realizzati negli anni 70, erano rimasto senza reimpiego funzionale ed in stato di degrado. L’intervento ha avuto come obiettivo il recupero e riuso di parte dei sotterranei, in collegamento con gli spazi aperti del fossato, oggi utilizzati per manifestazioni e spettacoli, al fine di allestire un settore del nuovo polo museale destinato ad accogliere mostre ed esposizioni temporanee. Il loro riuso doveva conservare il valore e atmosfera degli ambienti, affrontando i problemi della irregolarità del suolo grezzo, della presenza di acque di falda affioranti, della ventilazione e ricambio d’aria per una migliore qualità ambientale interna, del restauro delle murature degradate, della dotazione di un adeguato apparato tecnico impiantistico e della necessità di prevedere idonee uscite di sicurezza. Il nuovo piano di calpestio è costituito da un pavimento sopraelevato e distaccato dalle apparecchiature murarie, realizzato da una pedana, autonoma e continua, in tavole di larice, distesa su un impalcato ad intelaiatura metallica che si adatta alla irregolarità planoaltimetrica del sottosuolo. I passaggi ed i varchi voltati tra gli ambienti sono sottolineati da tratti di pavimentazione in lastre di acciaio preossidato e microforato ed un profilo metallico continuo incornicia i bordi del nuovo piano verso le masse murarie verticali, contiene il pavimento e segna il distacco tra le superfici, dando luogo ad una netta separazione tra i materiali, accentuando la gerarchia tra le parti. Un canale luminoso alloggiato lungo i bordi tra il nuovo piano sospeso e lo spiccato delle pareti lapidee dei sotterranei, diffonde una luce radente che, scorrendo lungo le pareti e le volte, si posa sulle superfici orizzontali, dialogando con gli stretti e puntuali fasci di luce naturale provenienti dalle feritoie lungo i fianchi che delle strutture murarie. Nella cavità ricavata tra pavimento e sottosuolo sono state alloggiare le reti dei sottoservizi che ospitano le canalizzazioni impiantistiche, idriche, antincendio, di sicurezza ed elettriche, con i relativi pozzetti d’ispezione. L’accesso esistente ai sotterranei, dalla corte, è stato integrato con la realizzazione di una nuova uscita di sicurezza, utilizzando e rimodellando il cunicolo di passaggio esistente di raccordo con il fossato, antica uscita a mare sul fronte nord del castello, incavando una passerella, costruita con una unica lastra pressopiegata metallica, raccordata con le diverse quote, interne ed esterne, esistenti e immersa, in parte, nelle acque di falda affioranti.
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    Il castello di Barletta rappresenta un elemento cardine della struttura urbanistica della città di Barletta, esteso su una ampia area centrale del quartiere Santa Maria, ubicata tra il centro storico ed il mare. La fortezza è una struttura architettonica di forma quadrangolare a corte, di circa 120 metri di lato e 20 metri di altezza, con quattro bastioni pentagonali agli spigoli, realizzata, a seguito delle numerose trasformazioni avvenute tra l’XI ed il XVI secolo, con murature perimetrali in...

    Project details
    • Year 2009
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2009
    • Main structure Masonry
    • Status Completed works
    • Type Recovery/Restoration of Historic Buildings
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