UN PASSATO DIMENTICATO DA VALORIZZARE | Stefania Scarvaglieri

proposte di intervento per l'ex Convento dei PP Cappuccini di Buscemi (SR) Buscemi / Italy / 2013

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Le azioni di recupero edilizio sono mosse dalla valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, antropologico e mirano alla rivalutazione del luogo. L’impianto del convento dei P.P. Cappuccini di Buscemi sorge nel sito in cui, in epoca medievale, vi era la Chiesa Madre. Il convento venne fondato nel 1765, a seguito della donazione del terreno all’Ordine religioso da parte di Antonio III Requisenz, e venne abbandonato venti anni dopo. Questo progetto vuole restituire dignità alle rovine, perduta per mano dell’uomo, dell’inciviltà, dell’abbandono e dell’azione naturale del tempo, soprattutto in quanto queste sono erroneamente associate non al convento bensì al castello appartenuto ai Requisenz - Ventimiglia conti di Geraci. Riportare alla luce la verità, sollevare la questione e porre l’attenzione su fatti e avvenimenti comprovati mediante scrupolose e lunghe ricerche preliminari: tali step sono stati l’input di approccio all’analisi e le linee guida di supporto mediante il quale sono state formulate diverse ipotesi. Avendo il sito un forte carattere, tale da conferire allo skyline di Buscemi un’identità unica, conservazione e trasformazione sono stati commisurati, nel tentativo di evitare interventi invasivi e irreversibili. Riuso, riqualificazione e consolidamento sono altre parole chiave per le proposte di recupero; queste non sono state limitate alla fabbrica, attualmente accessibile e per questo oggetto di incuria, ma all’intera area comprendente il castello, di cui rimane oggi solo il basamento visibile a sud. È stato riprogettato il verde, i percorsi pedonali e carrabili e i panoramici belvedere sulla vallata dell’Anapo. La strategia progettuale prevede la riorganizzazione degli spazi interni e delle funzioni del complesso: dove vi è la navata, oggi a cielo aperto, è stato ideato un cineforum; un ristorante in corrispondenza del refettorio e degli spazi circostanti, ed una cantina, accessibile dal ristorante, laddove vi sono i vani al di sotto del chiostro; un bar, dove un tempo vi era il coro e parte del dormitorio, accessibile tramite l’unico vano scala superstite; infine un pub, racchiuso negli ambienti voltati a nord con antistante spazio esterno a cielo aperto. Trattandosi di un intervento incentrato sulla sostenibilità, particolare cura è stata posta sul riciclo di materiali trovati in situ e sull’uso di materiali facilmente reperibili localmente, tra cui legno e pietra. I progetti del ristorante e del bar del coro sono stati maggiormente dettagliati: realizzati mediante struttura portante reversibile in legno lamellare e pannelli modulari in OSB, questi saranno reversibili, altamente riconoscibili e con volumetrie compatibili alle originarie, cosi da integrarsi e dialogare con il preesistente.
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    Project details
    • Year 2013
    • Status Research/Thesis
    • Type Tourist Facilities / Restaurants / Exhibitions /Installations / Monasteries / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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