Una casa per due fratelli | Maria loreta Gravina

La posizione favorevole del lotto ha permesso una disposizione dell’edificio ottimale per realizzare una costruzione tenendo conto delle prescrizioni in materia di contenimento dei consumi energetici negli edifici. La progettazione, quindi, è stata incentrata sull’utilizzo di tecnologie per il contenimento del consumo energetico come l’isolamento a cappotto per l’intera costruzione, infissi basso emissivi, pompa di calore per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo, pannelli radianti a pavimento, pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e pannelli solari fotovoltaici per la produzione di corrente elettrica, cisterne per la raccolta delle acque piovane per i giardini e per uso sanitario e giardini pensili per diminuire al massimo le isole di calore ed aumentare la permeabilità del terreno. La costruzione è situata in prossimità della zona sacra di S. Giovanni Rotondo caratterizzata da una edificazione molto frammentata. Dato l'andamento naturale del terreno si è dato all'edificio una configurazione a gradoni orientato in direzione nord_sud assecondando e valorizzando la naturale pendenza del terreno con dei terrazzamenti. L'edificio è impostato su due assi perpendicolari; quello nord-sud stabilisce un dialogo diretto fra edificio e paesaggio, chiudendosi con un fronte basso e compatto a nord e aprendosi verso sud cogliendo la prospettiva sulla pianura del Tavoliere e sul golfo di Manfredonia, mentre quello est-ovest, segna lo sviluppo degli spazi interni. I due orientamenti definiscono il trattamento delle aperture. L’edificio si pone in relazione con il paesaggio garantendo il valore della trasparenza e favorendo il massimo apporto di luce naturale.