Quinto ampliamento del Cimitero Maggiore | monestiroli architetti associati

Voghera / Italy / 2003

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Gli elementi che costruiscono il luogo della sepoltura e che ne rappresentano il senso sono diversi. Si ritrovano nei tanti cimiteri della storia e attraverso la loro composizione si tramanda quell'unico chiaro sentimento che è proprio dei più belli: il sentimento di rispetto, che appartiene all'atto della custodia. Quel " farsi seri " loosiano che è segno del rispetto e che quando vien meno lascia il posto allo sconforto di chi vede profanate le tombe. La profanazione non è solo atto materiale di violenza ma anche soltanto mancanza di cura, disprezzo della nostra umanità a cui viene negata la presenza nel tempo. Gli elementi sono: il recinto, l'isola, il bosco, la porta, il portale, il tumulo, la lapide. Tutto è posato sul suolo che assume in questo caso, più che in qualsiasi altro, una sua forte identità. Un luogo riservato ai defunti, un luogo evocativo del tempo. Il recinto è l'elemento costitutivo e ricorrente che appartiene storicamente al tema. E' elemento di individuazione e allo stesso tempo di protezione del luogo. Lo stesso ruolo del muro è svolto dal fossato. L'isola circondata dal fossato è ancora luogo protetto e individuato. Anche il bosco è legato al culto dei morti. Il bosco appartiene a tutti quei cimiteri che affidano alla natura e ai suoi elementi il senso della durata nel tempo. La porta e il portale infine definiscono e rendono riconoscibile il passaggio da un luogo a un altro, sono la costruzione del limite. Il progetto del quinto ampliamento del Cimitero Maggiore di Voghera assume questi come elementi significativi affidando loro e alla loro composizione il senso del luogo. La disposizione dei loculi (4000) è nei tre lati di un edificio a corte aperta verso ovest sulla strada della Folciona. La corte ha la funzione di un nuovo atrio di tutto il complesso cimiteriale. Attraverso di essa dalla porta est è possibile accedere al cimitero vecchio, dalla porta nord all'ampliamento più recente, dalle porte nord e sud ai nuovi campi di inumazione. Questo nuovo ingresso, che non sostituisce l'ingresso principale del cimitero ottocentesco ma si aggiunge ad esso, si rende necessario per la localizzazione dei nuovi servizi cimiteriali e dei nuovi parcheggi. I loculi sono disposti nei tre piani dell'edificio a corte (uno interrato e due fuori terra). La loro distribuzione avviene lungo i due lati di una galleria coperta, in cinque file sovrapposte. Al piano terra le gallerie sono illuminate e areate naturalmente da grandi portali laterali che contengono i lucernari per l'areazione e l'illuminazione del piano interrato. Al primo piano i loculi sono disposti su un solo lato, illuminati da lucernari zenitali e areati naturalmente da piccole aperture nel muro in mattoni confinante con la corte. In questo modo del cimitero si distinguono due parti, una domestica interna alle gallerie e destinata al culto delle singole sepolture, l'altra pubblica, rivolta alla città, che contiene e rappresenta il senso del luogo. Come nella casa, in questo edificio la parte privata e quella pubblica si distinguono e svolgono due ruoli diversi ma entrambi necessari. Infatti, se da una parte non si può negare il diritto ad un rapporto privato con la tomba, dall'altra è impossibile rinunciare alla rappresentazione di un unico e indistinto sentimento che lega fra loro tutti i cittadini di fronte alla morte. Questi due modi di vivere il luogo, ambedue irrinunciabili, sono alla base della scelta tipologica. Per maggior rispetto, alle lapidi che affacciano nella corte e che testimoniano la presenza dei morti in quel luogo non si accede direttamente, perché il muro che le contiene è separato dal suolo della corte da un fossato su tutti i lati. All'interno della corte si forma così un'isola che è il luogo dei punti di vista delle lapidi circostanti. Queste lapidi saranno contrassegnate tutte da un'identica croce leggermente scavata al centro della pietra. Il loro ruolo è quello di testimoniare, senza distinzioni, la presenza in quel luogo delle tombe. Come il tumulo loosiano che indica: "...là è sepolto un uomo...". Sull'isola si svolgerà il rito che precede la sepoltura. Nella corte entreranno i feretri diretti ai diversi luoghi della sepoltura, mentre i visitatori accederanno alle diverse parti del cimitero passando dall'ossario. Appoggiato all'estremità del corpo di fabbrica realizzato nel più recente ampliamento, l'ossario è costruito come un grande portale. Diviso in cinque settori fra cui si aprono quattro porte, l'ossario è costruito su due piani in cui sono contenute le 1200 celle per il culto, secondo lo stesso schema adottato per i loculi. Le celle si rappresentano all'esterno ognuna con una propria lapide che testimonia una presenza in quel punto. La distribuzione delle celle nei cinque settori disposti su due piani costruisce la figura del grande portale rivolto a sud, che si affianca alla corte aperta, completandone ma anche rafforzandone il senso. Intorno alla grande corte un bosco di cipressi, disposti secondo una maglia regolare, ospita le sepolture a terra. Ogni cipresso accoglie alla sua base otto sepolture (quattro coppie di tombe), così che ognuno possa sperare di essere sepolto sotto un albero. Gli edifici sono costruiti in mattoni a vista. Le lapidi saranno di pietra bianca di Vicenza, come i cordoli delle aiuole e la pavimentazione dei passaggi sull'isola. I cancelli, come le lunghe lance che contengono le luci, saranno in ferro verniciato color verderame.
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    Gli elementi che costruiscono il luogo della sepoltura e che ne rappresentano il senso sono diversi. Si ritrovano nei tanti cimiteri della storia e attraverso la loro composizione si tramanda quell'unico chiaro sentimento che è proprio dei più belli: il sentimento di rispetto, che appartiene all'atto della custodia. Quel " farsi seri " loosiano che è segno del rispetto e che quando vien meno lascia il posto allo sconforto di chi vede profanate le tombe. La profanazione non è solo atto...

    Project details
    • Year 2003
    • Work started in 1998
    • Work finished in 2003
    • Client Comune di Voghera
    • Contractor SGC Italia S.p.A - Milano | CEAP - Piacenza
    • Status Completed works
    • Type Cemeteries and cemetery chapels
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