concorso di idee per la realizzazione del nuovo centro civico integrato | Matteo Corsico Piccolini

Travacò Siccomario / Italy

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Le cascine sono come certe dame che conservano il fascino nonostante il passare del tempo. Fatte risalire al XV secolo, sono sempre state il cardine e l’emblema della vita economica e sociale del feudo. Sembra siano di origine settentrionale e per la precisione Lombarda. La caratteristica forma chiusa o “a corte” risale alla seconda metà del seicento ed è dovuta alle circostanze dei tempi in cui ci si doveva proteggere dalla violenza e dai furti delle bande che infestavano le campagne. E’ quindi il prodotto di una storia e alla sua architettura corrispondono i fermenti di una vita di lavoro dove tutto veniva organizzato in modo razionale e dove ad ogni spazio corrispondeva una funzione ben distinta. La cascina è testimonianza di fatiche e di risorse e le sue realizzazioni sono sempre state viste come luogo di sviluppo economico, sociale e politico. Partendo da questi semplici concetti di carattere storico è stata elaborata l’idea progettuale proposta. E’ stato infatti pensato un complesso edilizio chiuso su tre lati, con pianta a “C”, caratterizzato da volumi e materiali che ricordino e rielaborino l’architettura tipica delle cascine locali. Alle tre funzioni richieste corrispondono tre corpi di fabbrica distinti posizionati lungo i confini del lotto che creano uno spazio aperto, una piazza centrale su cui l’intero complesso si affaccia. La posizione dell’area di progetto ha suggerito di sfruttare l’asse ideale che si viene a creare unendo la piazza pedonale antistante la chiesa e il parco giochi esistente. Proseguendo questo percorso ideale è stato scelto di posizionare l’edificio comunale sul fondo del lotto, sul lato nord, come termine del percorso che, partendo dalla piazza, centro commerciale del paese, arriva al Comune, centro amministrativo, passando di fronte alla chiesa e attraversando le aree pedonali e verdi, luoghi di svago e relazioni sociali. Ad unire il nuovo progetto alle aree esistenti, con funzione di invito e di snodo tra le varie funzioni presenti, è il verde pubblico che dal parco “entra” direttamente nel nuovo complesso creando un unico ambiente col tessuto urbano esistente. Il primo edificio ad essere realizzato sarà la sala polifunzionale con funzione anche di teatro e di sala consigliare. E’ stato posizionato lungo il lato nord ovest del lotto ed è caratterizzato da tre volumi distinti che corrispondono alle diverse funzioni presenti all’interno. Un primo volume basso, posto sul lato sud e sporgente rispetto al corpo di fabbrica principale svolge la funzione di ingresso, si affaccia direttamente sulla piazza interna e contiene l’ufficio amministrativo. Il corpo principale contiene la sala consigliare e si sviluppa su un volume a doppia altezza principalmente chiuso, con copertura a falde a vista anche dall’interno denunciata dalla presenza di una struttura a capriate metallica che consente di coprire la luce interna ed avere un unico ambiente non interrotto dalla presenza di pilastri. La sala può contenere 144 posti a sedere e, utilizzando sistemi scorrevoli su binari per l’impacchettamento delle sedie in un vano appositamente creato sotto il palco, è possibile trasformarla in un ambiente libero, ottimizzato per eventi e manifestazioni di diversa natura. Anche il terzo corpo di fabbrica si sviluppa su un unico piano fuori terra per contenere i costi di costruzione ed è caratterizzato da tetto piano verde con lucernai che consentano una corretta illuminazione degli ambienti. In questo volume sono stati ricavati gli ambiente di servizio al teatro (camerino e magazzino) e i tre ambienti relativi al centro giovani / anziani (due sale più lo spazio bar). L’accesso può avvenire direttamente dal lato nord ovest, dove è stato posizionato anche un ingresso di servizio al teatro per la fornitura di strutture e materiale necessari alle rappresentazioni. Per distinguere i tre corpi di fabbrica e le diverse funzioni contenute, oltre ai volumi è stato scelto di usare materiali differenti per il rivestimento esterno: per corpo principale è stato utilizzato il mattone a vista mentre per i corpi bassi si è pensato di utilizzare un rivestimento metallico a pannelli di colore scuro che contrasti in modo efficace con il resto dell’edificio. In questo corpo di fabbrica è prevista anche la realizzazione della centrale termica che deve fornire energia all’intero complesso e l’Unità di trattamento Aria per la sala consigliare. Il secondo edificio ad essere realizzato sarà la sede municipale. Per questa funzione si è pensato di realizzare un volume su due piani dove verranno collocate al piano terra le tre aree organizzative oltre alla polizia locale direttamente accessibili dal pubblico e al piano primo le funzioni dirigenziali e le sale riunioni. L’edificio sarà collegato direttamente alla sala consigliare tramite la realizzazione di un corridoio esterno che funge da filtro tra i due edifici. Il corridoio, appositamente pensato come corpo basso, stacca i due edifici, decentrando l’edificio del comune, spezzando la simmetria prospettica e liberando la visuale sull’orizzonte in modo da non creare uno spazio esterno eccessivamente chiuso e confinato. La funzione che questo corridoio esterno ricopre, oltre che da corpo di collegamento tra gli edifici è anche quella di ingresso secondario per i dipendenti comunali che vi possono accedere direttamente dal parcheggio posto su via Dante Alighieri. Sullo stesso fronte è stato posizionato anche l’accesso indipendente riservato alla polizia locale. Il prospetto principale è stato quindi fortemente segnato da quattro grandi tagli verticali, quattro serramenti che si sviluppano sulla facciata per tutta la sua altezza che richiamano le grosse arcate spesso presenti nelle vecchie cascine. A sottolineare questi tagli sono state inserite imbotti metalliche sporgenti che riquadrano i serramenti. Parte dell’area amministrativa del piano terra si sviluppa anche sul lato est del lotto, in un corpo di fabbrica ad un piano fuori terra. Anche in questo caso è stato scelto di utilizzare una copertura piana verde accessibile come terrazzo e un differente materiale di rivestimento esterno in pannelli metallici di colore scuro che contrasti in modo efficace con il resto dell’edificio. In questa parte dell’edificio sarà posizionato l’ufficio per le consulenze, accessibile direttamente dall’esterno ma collegato anche internamente agli uffici comunali. Internamente la separazione tra glia ambienti, per consentire una maggiore flessibilità dello spazio, è stata prevista in parte con parti vetrate in cui è possibile inserire le armadiature e le scaffalature. Il terzo edificio ad essere realizzato sarà la biblioteca, con ambulatorio medico e archivio comunale. L’edificio sarà accorpato direttamente al Comune precedentemente realizzato. L’ambulatorio e l’archivio comunale ne saranno la diretta prosecuzione. Per l’ambulatorio è previsto un ambiente totalmente indipendente con accesso dall’esterno mentre per l’archivio è previsto un accesso direttamente dagli uffici comunali in modo da mettere i due ambienti in diretta relazione. Per l’archivio si è scelto di utilizzare un sistema di scaffalature scorrevoli su binari e ad impacchettamento che consente di ottimizzare gli spazi. Sono previsti n. 12 scaffali lunghi 5,40 m con n. 7 ripiani più 02 scaffali fissi per una lunghezza totale di 10,40 m e 7 ripiani. In totale si raggiunge la possibilità di disporre di 526,00 ml di ripiani per l’archiviazione del materiale. La restante parte dell’edificio è riservata alla biblioteca. E’ indipendente dal resto della struttura e con ingresso sul lato sud. L’ambiente si sviluppa in un unico volume su doppia altezza e soppalcato. Per consentire un ambiente accogliente e fortemente illuminato sono stati pensate due grosse vetrate sporgenti incorniciate, come per l’edificio comunale da imbotti metalliche. Al piano terra sono state posizionate le scaffalatura mentre il piano primo è stato riservato interamente allo spazio lettura. Al piano primo è stata posizionata anche la sala riunioni ed è stato ricavato un soppalco per il collocamento delle macchine per l’Unità Trattamento Aria per la biblioteca. Dal primo piano è poi possibile accedere al terrazzo pensato come possibile spazio di lettura all’aperto. Dal punto di vista tecnico l’intero complesso verrà realizzato con struttura portante in cemento armato e sistema costruttivo di tamponamento esterna a secco realizzato in doppia lastra di gesso fibra montato su struttura ad orditura metallica e con interposto doppio strato di isolamento e rivestimento esterno in listelli di cotto. Questo sistema costruttivo, lontano dai tradizionali sistemi in laterizio, consentirebbe, a fronte di un maggiore investimento iniziale, di raggiungere la classe energetica A e consentire quindi di diminuire notevolmente i costi di gestione. Parte dei costi verrebbero inoltre ammortizzati durante la costruzione dell’opera. Il sistema consente tempi di realizzazione minori e questo incide notevolmente sulla durata del cantiere e sul costo finale dell’opera. Poiché l’illuminazione naturale ricopre un ruolo fondamentale nell’intero progetto e per consentire un ulteriore risparmio energetico e una minore dispersione di calore, anche i serramenti e le parti vetrate verranno realizzati con materiale a bassa conducibilità termica. Vista l’importanza delle parte vetrate anche dal punto di vista architettonico, si prevede la possibilità di utilizzare serramenti in alluminio a tagli termico e con vetri bassoemissivi per raggiungere valori di trasmittanza termica testati intorno all 1,2 W/mqK. Per quanto riguarda la parte impiantistica il sistema prevede l‘utilizzo di pompe di calore acqua-acqua elettriche ad acqua di pozzo Il sistema di generazione la copertura, tramite ricorso a fonti rinnovabili, del 35 % dei consumi complessivamente previsti per l’acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento. Il fluido termo-frigorifero prodotto a bassa temperatura (45/50°C) verrà distribuito ai terminali di emissione mediante circolatori modulanti controllati a mezzo inverter. Le reti di distribuzione saranno coibentati e i terminali di emissione previsti saranno: • n° 1 U.T.A. con recupero calore e canalizzazione con diffusori ad alta induzione per Sala Consigliare; • n° 1 U.T.A. con recupero calore e canalizzazione con diffusori ad alta induzione per Biblioteca; • Ventilconvettori per uffici e sale ai piani terra e primo; • Radiatori per servizi e altri locali non occupati di continuo ai piani terra e primo 1°. L’acqua calda sanitaria sarà prodotta tramite apposito accumulatore il cui scambiatore sarà alimentato da una piccola caldaia a gas e da un impianto di pannelli solari termici. Sarà previsto un impianto fotovoltaico.
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