Progetto strutture in c.a. | GIUSEPPE ALBANO
Villa in zona sismica Foggia / Italy / 2011
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Il progetto che presentiamo nella sezione lavori del sito è relativo ad un fabbricato a destinazione industriale. I cariche che sono stati considerati, ovviamente, sono relativi a tale destinazione d'uso. La zona sismica in cui sorgerà il fabbricato è: categoria 2.
verifiche di regolarità.
REGOLARITÀ DELLA STRUTTURA IN PIANTA
La configurazione in pianta è compatta e approssimativamente simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze SI
Il rapporto tra i lati di un rettangolo in cui l’edificio risulta inscritto è inferiore a 4 SI
Almeno una dimensione di eventuali rientri o sporgenze non supera il 25 % della dimensione totale dell’edificio nella corrispondente direzione SI
I solai possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano rispetto agli elementi verticali e sufficientemente resistenti SI
REGOLARITÀ DELLA STRUTTURA IN ALTEZZA
Tutti i sistemi resistenti verticali dell’edificio (quali telai e pareti) si estendono per tutta l’altezza dell’edificio SI
Massa e rigidezza rimangono costanti o variano gradualmente, senza bruschi cambiamenti, dalla base alla cima dell’edificio (le variazioni di massa da un piano all’altro non superano il 25 %, la rigidezza non si abbassa da un piano al sovrastante più del 30% e non aumenta più del 10%); ai fini della rigidezza si possono considerare regolari in altezza strutture dotate di pareti o nuclei in c.a. di sezione costante sull’altezza o di telai controventati in acciaio, ai quali sia affidato almeno il 50% dell’azione sismica alla base NO
Il rapporto tra resistenza effettiva e resistenza richiesta dal calcolo nelle strutture intelaiate progettate in Classe di Duttilità Bassa non è significativamente diverso per piani diversi (il rapporto fra la resistenza effettiva e quella richiesta calcolata ad un generico piano non deve differire più del 20% dall’analogo rapporto determinato per un altro piano); può fare eccezione l’ultimo piano di strutture intelaiate di almeno tre piani NO
Eventuali restringimenti della sezione orizzontale dell’edificio avvengono in modo graduale da un piano al successivo, rispettando i seguenti limiti: ad ogni piano il rientro non supera il 30% della dimensione corrispondente al primo piano, né il 20% della dimensione corrispondente al piano immediatamente sottostante. Fa eccezione l’ultimo piano di edifici di almeno quattro piani per il quale non sono previste limitazioni di restringimento SI
La classe di duttilità è rappresentativa della capacità dell’edificio in cemento armato di dissipare energia in campo anelastico per azioni cicliche ripetute.
Le deformazioni anelastiche devono essere distribuite nel maggior numero di elementi duttili, in particolare le travi, salvaguardando in tal modo i pilastri e soprattutto i nodi travi pilastro che sono gli elementi più fragili.
L’ Ordinanza 3274 definisce due classi di duttilità:
CD”A” (Alta) - sotto l’azione sismica di progetto la struttura si trasforma in un meccanismo dissipativo ad elevata capacità;
CD”B” (Bassa) - tutti gli elementi strutturali devono possedere una soglia minima di duttilità.
La struttura in esame è stata progettata in classe di duttilità BASSA.
6.3 Spettri di Progetto per S.L.U. e S.L.D.
In base alle indagini geognostiche effettuate si è classificato il suolo di fondazione di categoria C, cui corrispondono i seguenti valori per i parametri necessari alla costruzione degli spettri di risposta orizzontale e verticale:
Spettro S TB TC TD
Orizzontale 1,25 0,15 0,50 2,00
Verticale 1,00 0,05 0,15 1,00
Per la definizione degli spettri di risposta, oltre all’accelerazione ag al suolo (dipendente dalla classificazione sismica del Comune) occorre determinare il Fattore di Struttura q.
Il Fattore di struttura q è un fattore riduttivo delle forze elastiche introdotto per tenere conto delle capacità dissipative della struttura che dipende dal sistema costruttivo adottato, dalla Classe di Duttilità e dalla regolarità in altezza.
L'edificio è stato progettato per appartenere alla Classe 1
Tali succitate caratteristiche sono riportate negli allegati tabulati di calcolo al punto “DATI GENERALI ANALISI SISMICA”.
Per la struttura in esame sono stati determinati i seguenti valori:
Stato Limite Ultimo
Fattore di Struttura q per sisma orizzontale in direzione X: 3,28
Fattore di Struttura q per sisma orizzontale in direzione Y: 3,28
Fattore di Struttura q per sisma verticale: 1,50
Stato Limite di Danno
Fattore di riduzione dello spettro elastico per sisma orizzontale e verticale: 2,50
verifiche di regolarità.
REGOLARITÀ DELLA STRUTTURA IN PIANTA
La configurazione in pianta è compatta e approssimativamente simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze SI
Il rapporto tra i lati di un rettangolo in cui l’edificio risulta inscritto è inferiore a 4 SI
Almeno una dimensione di eventuali rientri o sporgenze non supera il 25 % della dimensione totale dell’edificio nella corrispondente direzione SI
I solai possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano rispetto agli elementi verticali e sufficientemente resistenti SI
REGOLARITÀ DELLA STRUTTURA IN ALTEZZA
Tutti i sistemi resistenti verticali dell’edificio (quali telai e pareti) si estendono per tutta l’altezza dell’edificio SI
Massa e rigidezza rimangono costanti o variano gradualmente, senza bruschi cambiamenti, dalla base alla cima dell’edificio (le variazioni di massa da un piano all’altro non superano il 25 %, la rigidezza non si abbassa da un piano al sovrastante più del 30% e non aumenta più del 10%); ai fini della rigidezza si possono considerare regolari in altezza strutture dotate di pareti o nuclei in c.a. di sezione costante sull’altezza o di telai controventati in acciaio, ai quali sia affidato almeno il 50% dell’azione sismica alla base NO
Il rapporto tra resistenza effettiva e resistenza richiesta dal calcolo nelle strutture intelaiate progettate in Classe di Duttilità Bassa non è significativamente diverso per piani diversi (il rapporto fra la resistenza effettiva e quella richiesta calcolata ad un generico piano non deve differire più del 20% dall’analogo rapporto determinato per un altro piano); può fare eccezione l’ultimo piano di strutture intelaiate di almeno tre piani NO
Eventuali restringimenti della sezione orizzontale dell’edificio avvengono in modo graduale da un piano al successivo, rispettando i seguenti limiti: ad ogni piano il rientro non supera il 30% della dimensione corrispondente al primo piano, né il 20% della dimensione corrispondente al piano immediatamente sottostante. Fa eccezione l’ultimo piano di edifici di almeno quattro piani per il quale non sono previste limitazioni di restringimento SI
La classe di duttilità è rappresentativa della capacità dell’edificio in cemento armato di dissipare energia in campo anelastico per azioni cicliche ripetute.
Le deformazioni anelastiche devono essere distribuite nel maggior numero di elementi duttili, in particolare le travi, salvaguardando in tal modo i pilastri e soprattutto i nodi travi pilastro che sono gli elementi più fragili.
L’ Ordinanza 3274 definisce due classi di duttilità:
CD”A” (Alta) - sotto l’azione sismica di progetto la struttura si trasforma in un meccanismo dissipativo ad elevata capacità;
CD”B” (Bassa) - tutti gli elementi strutturali devono possedere una soglia minima di duttilità.
La struttura in esame è stata progettata in classe di duttilità BASSA.
6.3 Spettri di Progetto per S.L.U. e S.L.D.
In base alle indagini geognostiche effettuate si è classificato il suolo di fondazione di categoria C, cui corrispondono i seguenti valori per i parametri necessari alla costruzione degli spettri di risposta orizzontale e verticale:
Spettro S TB TC TD
Orizzontale 1,25 0,15 0,50 2,00
Verticale 1,00 0,05 0,15 1,00
Per la definizione degli spettri di risposta, oltre all’accelerazione ag al suolo (dipendente dalla classificazione sismica del Comune) occorre determinare il Fattore di Struttura q.
Il Fattore di struttura q è un fattore riduttivo delle forze elastiche introdotto per tenere conto delle capacità dissipative della struttura che dipende dal sistema costruttivo adottato, dalla Classe di Duttilità e dalla regolarità in altezza.
L'edificio è stato progettato per appartenere alla Classe 1
Tali succitate caratteristiche sono riportate negli allegati tabulati di calcolo al punto “DATI GENERALI ANALISI SISMICA”.
Per la struttura in esame sono stati determinati i seguenti valori:
Stato Limite Ultimo
Fattore di Struttura q per sisma orizzontale in direzione X: 3,28
Fattore di Struttura q per sisma orizzontale in direzione Y: 3,28
Fattore di Struttura q per sisma verticale: 1,50
Stato Limite di Danno
Fattore di riduzione dello spettro elastico per sisma orizzontale e verticale: 2,50
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Il progetto che presentiamo nella sezione lavori del sito è relativo ad un fabbricato a destinazione industriale. I cariche che sono stati considerati, ovviamente, sono relativi a tale destinazione d'uso. La zona sismica in cui sorgerà il fabbricato è: categoria 2.verifiche di regolarità.REGOLARITÀ DELLA STRUTTURA IN PIANTALa configurazione in pianta è compatta e approssimativamente simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze SIIl...
- Year 2011
- Work started in 2008
- Work finished in 2011
- Client Privato
- Status Completed works
- Type Single-family residence
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