Ambasciata indiana a Berlino

Il progetto ha un forte carattere rappresentativo, soprattutto vista la sua funzione.
E’ per questo che i tre architetti cercano di darne una interpretazione astratta.
L’intero edificio aveva l’arduo compito di dimostrare lo sviluppo e la modernità, anche architettonica, della cultura indiana. Di qui la decisione di utilizzare un materiale che “nei contenuti” richiamasse la tradizione, arenaria rossa grezza, ma che di fatto se ne distacca per la forma.
L’intero complesso è costituito da un insieme di corti, la cui articolazione non è subito visibile all’esterno. Gli uffici amministrativi sono posti all’interno del blocco, alto cinque piani che si affaccia sulla Tiergartenstrasse; qui si trova anche una sala per manifestazioni, una sala per le esposizioni e una biblioteca. Si accede a questi spazi attraverso un atrio che funge da ingresso tagliato nel corpo dell’edificio. Questo volume tagliato riprende esattamente le dimensioni del cilindro, collocato nel giardino posto sul retro, destinato anch’esso ad uffici.
Gli spazi verdi, gli specchi d’acqua vengono ripresi anche all’interno in un continuo gioco di rimandi.
Un’ampia scalinata conduce ad un giardino pensile che funge da terrazza panoramica su Potsdamer Platz, e sul parco del Tiegarten.