CONCORSO RIFUGIO LAGONI | Francesco Fulvi

RIPROGETTAZIONE RIFUGIO LAGONI Corniglio / Italy / 2008

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Il progetto si inserisce all’interno di un sistema di percorsi ponendosi come luogo di esperienza, luogo di passaggio, di sosta, di relazione, di incontro, di riposo. L’edificio si adagia sul terreno, senza pesare su di esso, si insinua tra gli alberi e i sassi, li circonda, li fa propri, per scendere ad affacciarsi sul lago a incorniciare il paesaggio. La grande vetrata diventa così una sorta di quadro naturale che recupera gli elementi costitutivi del paesaggio e li rende elementi dell’edificio. Questa apertura visuale che scopre il lago è cercata già dall’approdo al bosco: giungendo a monte si percepisce la presenza dell’acqua anche da lontano. I patii che scavano il progetto e abbracciano gli alberi rendendoli parte integrante del progetto, disegnano spazi dal carattere domestico e riservato e fanno diventare la natura protagonista della vita interna. Sono gli elementi naturali, gli alberi, i sassi, l’acqua a suggerire la configurazione e la morfologia degli spazi; di conseguenza, l’assetto formale del progetto potrebbe essere rimodellato a fronte di un rilievo scientifico degli alberi esistenti. La configurazione geomorfologica del suolo suggerisce un basamento solido dalla connotazione ‘minerale’ (in pietra), una sorta di zoccolo di fondazione che ripropone il tema dei muri a secco caratterizzanti la spontaneità costruttiva montana, recuperandone varietà di tessitura ed elementarità. Si di esso si poggia e articola una struttura leggera e ‘vegetale’ (in legno) posizione L’individuazione del sito su cui far nascere l’edificio è frutto di attenta lettura del territorio e analisi ambientale. Infatti, la scelta del luogo deriva dalla favorevole combinazione di fattori che lo costituiscono: l’esposizione, che consente il massimo sfruttamento dell’apporto solare, l’affaccio diretto sul lago, e la presenza di un sistema di percorsi in cui assumere ruolo di snodo e distribuzione. materiali Il progetto attribuisce una rilevante importanza alla scelta dei materiali da costruzione per ridurre le fonti di inquinamento ambientale e tutelare la salute dell’uomo. Si prevede l’utilizzo dl pietra e legno , materiali che da sempre hanno caratterizzato le costruzioni in montagna, il più possibile recuperati dal rifugio esistente per i nuovi percorsi, i rivestimenti murari e la pavimentazione. L’isolamento è previsto in canapa, che dispone di un buon potere isolante e ha buone caratteristiche fonoisolanti. Oltre a ciò è resistente all’umidità, alle muffe e agli insetti. Gli ambienti interni saranno tinteggiati con tempere naturali e traspiranti e il legno utilizzato per la pavimentazione sarà anch’esso trattato con vernici naturali. piattaforma tecnologica Valorizzare le risorse naturali e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per garantire un elevato livello di comfort e qualità architettonica e ambientale è obiettivo fondante del progetto. Si è individuata nell’area di sedime del rifugio esistente il luogo adatto per mettere a sistema tutte le possibili soluzioni atte a soddisfare il fabbisogno energetico con consapevolezza e responsabilità. domotica La demotica permette di agevolare e semplificare lo svolgimento delle attività quotidiane attraverso il comado semplificato di impianti e dispositivi e la possibilità di automatizzarne alcune funzioni al fine di ottenere importanti miglioramenti per quanto riguarda il risparmio (riduzione del consumo di acqua potabile e di energia elettrica, gestione della luce naturale e controllo dell’illuminazione interna), la sicurezza (attraverso sistemi di controllo degli accessi) e notevoli benefici per diversamente abili. solare termico Si prevedono tre pannelli ad acqua da inserire nel disegno della copertura dell’edificio di nuova costruzione. L’impianto consentirà il completo soddisfacimento del fabbisogno di acqua calda sanitaria durante il periodo estivo, in modo da non rendere necessario l’utilizzo della caldaia o di altri sistemi per il riscaldamento dell’acqua. All’interno del locale tecnico sarà posizionato il bollitore per l’accumulo dell’acqua. recupero acque grigie Tra i sistemi in grado di offrire un concreto contributo alla soluzione dei problemi dello spreco, e dei crescenti costi dell’approvvigionamento idrico, vi sono sicuramente quelli basati sul recupero e riciclaggio delle acque piovane. E’ previsto l’utilizzo sistemi in grado di recuperare acqua piovana per lo scarico d’acqua dei W.C., per i bucati e per tutte quelle applicazioni che non richiedano un acqua di tipo sanitario. Il sistema è costituito da un serbatoio interrato, in materiale plastico in grado di contenere circa 3000 litri ,collegato ai pluviali dell’edificio: raccoglierà l’acqua filtrata da appositi reticoli e la immetterà nell’impianto idraulico tramite un gruppo di regolazione e pompaggio. Il serbatoio sarà dotato di “troppo pieno” per il deflusso dell’acqua eccedente la capacità del serbatoio stesso. Turbina pelton Al fine di rendere energeticamente indipendente il nuovo edificio, è possibile sfruttare l’energia proveniente dal flusso del corso d’acqua e dal salto che l’acqua compie mediante l’utilizzo di una turbina idraulica. Essa sarà posizionata in una conduttura lungo il corso d’acqua nella posizione in cui le condizioni di portata e salto garantiranno il miglior sfruttamento della fonte energetica, Sistemi di riscaldamento e ventilazione Per una maggiore efficienza del sistema di riscaldamento, si prevde la suddivisione dell’edificio in due aree: la zona notte, caratterizzata da permanenza limitata e occasionale, e la zona giorno, caratterizzata dalla permanenza costante e continua delle persone nell’arco della giornata. In entrambe le aree, il riscaldamento degli ambienti verrà effettuato attraverso un sistema ad aria forzata, che consente il rapido riscaldamento e garantisce elevati livelli di comfort all’interno dell’edificio. Facilmente regolabile a seconda delle necessità, il sistema consente di gestire autonomamente le due diverse zone. Questo sistema verrà utilizzato anche per la ventilazione degli ambienti permettendo, tramite l’utilizzo di uno scambiatore di calore, di recuperare fino al 50% del calore già presente nell’aria esausta. La principale fonte di calore di calore, per il periodo invernale sarà costituita dalla legna, in quanto presente sul posto, o reperibile a breve distanza, a bilancio di emissioni clima alteranti pari a 0, ed in grado di rispondere in maniera adeguata alle esigenze di riscaldamento e di produzione di ACS. In particolare verrà utilizzata una caldaia camino a legna opportunamente in grado di riscaldare l’acqua sanitaria e alimentare tutto il sistema ad aria. Questo camino permette inoltre il riscaldamento immediato degli ambienti adiacenti per irraggiamento diretto, dotata di grande autonomia (da 1 a 3 rifornimenti al giorno), e con consumi decisamente ridotti rispetto ad altre soluzioni analoghe. Unicamente nella zona giorno, dove sarà necessaria una fonte più costante, si prevede il posizionamento di una stufa in maiolica alimentata a legna. I principali vantaggi di questo tipo di stufe sono l’elevatissima resa energetica (superiore all’85%), la capacità di regolazione dell’umidità dell’aria, Efficace contributo al riscaldamento degli ambienti è fornito dall’irraggiamento solare. Grazie alle aperture vetrate esposte a sud, si garantisce il massimo sfruttamento dell’apporto solare, in particolare nelle zone in cui si prevede una costante permanenza delle persone. generatore eolico Si prevede il mantenimento nella posizione originaria del generatore eolico ad asse verticale per la produzione di energia eolica, ossia la conversione dell’energia cinetica in energia elettrica. Per Il suo sfruttamento, relativamente semplice e poco costoso, e per il buon rapporto costo/produzione, non si esclude l’integrazione dell’impianto esistente. solare fotovoltaico Si pensa ad un impianto fotovoltaico in isola con pannelli policristallini (160 cm x 80 cm), posizionati su un traliccio metallico e inclinati a 60 gradi al fine di massimizzare la produzione invernale. L’impianto sarà dotato di batterie 24V e di inverter per la conversione dell’energia elettrica da utilizzare negli apparati a corrente alternata. Per ridurre le perdite derivanti dalla conversione, si prevede una porzione dell’impianto funzionante in corrente continua. illuminazione a led L’illumnazione è stata pensata con LED (Ligth Emiting Diod). Caratterizzati da consumi molto più bassi rispetto anche alle lampade a fluorescenza compatte, da vite medie molto più lunghe, e da una flessibilità di utilizzo molto elevata, si prestano ad essere impiegati in luoghi dove i costi di manutenzione devono essere iI più ridotti possible, e il risparmio energetico costituisce parte fondamentale del processo creativo dell’edificio. Viene allora spontaneo pensare che un’illuminazione così modulare possa essere integrata in un sistema di domotica e home automation per permettere all’utente di sfruttarne al massimo le potenzialità e scegliere in ogni momento l’effetto luminoso che desidera; tramite un sistema a video dotato di touch screen si può ottenere un controllo completo su tutti gli ambienti, con i dettagli di ogni stanza, potendo così regolare i livelli di luminosità preferiti o “adatti” alla singola occasione. Impostando poi il livello di luminosità totale desiderata nella stanza, il sistema provvederà a regolare automaticamente le luci in modo da non “sovrailluminare” la stanza qualora non ce ne sia bisogno, favorendo così il risparmio energetico.
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    Project details
    • Year 2008
    • Client PARCO CENTO LAGHI
    • Status Competition works
    • Type Museums / Tourist Facilities / Bars/Cafés / Exhibitions /Installations
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