FESTA DEI GIGLI E DELLA BARCA IN ONORE DI SAN PAOLINO VESCOVO DI NOLA - Barca 91- | Lucio Nappi

A VARCA 'E SAN PAOLINO- Nola 1991

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L’insieme delle tradizioni e del sapere di un popolo comprende le lettere, le scienze, nonché i sistemi di valore dell’uomo, i suoi modi di vita, la sua memoria. Il patrimonio culturale da conservare, non deve essere quindi esente dagli aspetti definiti minori quali: le creazioni anonime scaturiti dal gusto popolare come il folklore, le feste, i riti religiosi. Conservare, dunque, produce il diritto ed il dovere del popolo di difendere e proteggere il patrimonio culturale. E’ fin troppo noto che l’elemento centrale della nostra festa (festa dei gigli di Nola) non è la barca, simbolo preminente della sagra dei gigli, nella quale trionfa l’immagine di San Paolino, ma la musica, il giglio e soprattutto la paranza. E’ questo il senso che abbiamo voluto dare al nostro lavoro. Rivalutare per poi conservare il significato della barca che, in questi ultimi tempi sembra aver perso la sua importanza storica, lasciando sempre più spazi agli altri elementi che nel passato non assumevano un ruolo così importante. Un asse ideale disposto verticalmente è la chiave di lettura del progetto. lungo quest’asse, un muro di cinta, come le antiche mura della città, occupa la parte basamentale, nella cui zona centrale si erge un cilindro sormontato da quattro angeli con gli occhi aperti, le ali distese e le braccia alzate a reggere la barca, frutto di ispirazione, in atto di allontanarsi dalla terra per giungere in cielo. Un percorso gradonato centrale, quale elemento di congiunzione tra il divino e l’umano, si biforca come un gigantesco paia di tenaglie per circoscrivere il cilindro. Al centro la “colonna all’infinito” evidenzia e magnifica i particolari di ogni manifestazione divina. Otto sculture a simboleggiare le corporazioni che andarono incontro al Santo, agitando canditi gigli in segno di giubilo, completano il lavoro
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    L’insieme delle tradizioni e del sapere di un popolo comprende le lettere, le scienze, nonché i sistemi di valore dell’uomo, i suoi modi di vita, la sua memoria. Il patrimonio culturale da conservare, non deve essere quindi esente dagli aspetti definiti minori quali: le creazioni anonime scaturiti dal gusto popolare come il folklore, le feste, i riti religiosi. Conservare, dunque, produce il diritto ed il dovere del popolo di difendere e proteggere il patrimonio culturale. E’ fin troppo noto...

    Project details
    • Year 1991
    • Work started in 1990
    • Work finished in 1991
    • Main structure Mixed structure
    • Client Maestri di festa: Addeo A, Caliendo F., Foglia C., Franzese S., Meo F., Napolitano C., Santella A., Vecchione A. , Vecchione P..
    • Contractor Bottega d'arte Cav. Giuseppe Tudisco -Nola
    • Status Completed works
    • Type Exhibitions /Installations
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