CONCORSO PER LA NUOVA PIAZZA DI VIMERCATE

Vimercate / Italy / 2001

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L’intento progettuale propone il ridimensionamento della piazza attuale in due spazi attraverso l’edificazione di un “elemento coperto” in continuità con la costruzione della città antica, al fine di differenziare lo spazio di culto da quello della “piazza all’Italiana”, comunque collegati tra loro attraverso il porticato.
La proposta di uno spazio porticato regolare, richiama l’idea dello stoà greco o rimanda ai palazzi della ragione di epoca medioevale luoghi entro cui si svolgeva la vita pubblica e civile della città.
L’ elemento si colloca laddove un tempo esistevano fabbricati che delimitavano l’antica piazzetta della chiesa ( vedi catasto teresiano).
Questo edificio si attesta alla conclusione dell’antica via che dalla porta di Moriano, (attuale ponte di San Rocco) passando per S. Antonio, conduceva sino a S. Maria Canonicorum, l’attuale piazza del Santuario della Madonna del Rosario. Il nuovo edificio a Stoà si compone di un porticato con loggiato al piano primo contenuto tra le torri laterali, intonacate e tinteggiate colore rosso mattone, degli ascensori ed locali di servizio.
Volumetricamente vengono riprese le dimensioni dell’antico ponte di San Rocco.
La facciata è caratterizzata da un doppio ordine di colonne in ferro verniciato: gigante al piano terra e colonne binate al piano primo sulle quali poggia la trabeazione in calcestruzzo prefabbricato color grigio cemento.Il solaio del loggiato avrà la struttura in ferro con il piano di calpestio in assito di legno, il tetto composto da capriate di legno ed il manto di copertura in lamiera di zinco.
Il parapetto del piano loggiato verso la piazza del Santuario sarà costituito da un bassorilievo in pietra molera raffigurante le vicende salienti della città di Vimercate.
Al centro della piazza una scaleea condurrà alla loggia; una scala monumentale costruita per la prima e seconda rampa interamente in pietra, mentre l’ultima rampa ed il ponte di collegamento con lo stoà in ferro. Lo spazio sottostante verrà adibito a servizi igienici pubblici con accesso al piano della piazza.
Le preesistenze della piazza: la torre di Palazzo Trotti, la banca ed il recente complesso con il teatrino, delineano con le loro simmetrie il punto ove verrà eretta una Colonna dorata sulla quale ricollocare il fante in bronzo di Enzo Orsini.
Lungo il fusto della colonna , verranno riproposti in rilievo i versi ed i nomi che trovano ora posto sul monumento ai caduti di tutte le guerre.
All’estremità ovest della piazza verrà posto un cubo monolitico rivestito in lastre levigate di granito di Montorfano .
Il candido Monolite , archetipo del monumento, ha un duplice significato : rappresenta “l’idea di monumento” e pesa sulla composizione della piazza, come la Melanconia raffigurata nel quadro Dechirichiano.
Colonna , Stoà/scala e Monolite sono figure artistiche sospese nel tempo che partecipano come personaggi alla scena metafisica della piazza.
Crediamo fortemente che questi tre elementi dialoghino tra loro, con il contesto e si pongono in continuità con la storia città.
A completamento dell’atto compositivo verranno messi a dimora due filari di populus nigra “italica” (pioppo cipressino).
La parte centrale della piazza è volutamente libera per potere assolvere alle funzioni culturali , di svago o luogo di rappresentazione (vedi alcune ipotesi sugli schemi grafici).
L’arredo urbano si compone di oggetti indispensabili al funzionamento della piazza, elementi tutti in granito di Montorfano.
Questi elementi sono : le sedute, i dissuasori del traffico a pianta quadra mantre a delimitare il sagrato del santuario verranno recuperati gli attuali elementi in pietra a sezione circolare.
Le tre architetture poggeranno sopra un unico piano in porfido rosso del Trentino a cubetto
ed il piano sagrato del Santuario verrà rialzato di un gradino e realizzato in lastre di serizzo bocciardato.
La piazza a porfido sarà delimitata entro lievi rampe in serizzo, come le strisce carraie dinnanzi alla torre comunale.
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    L’intento progettuale propone il ridimensionamento della piazza attuale in due spazi attraverso l’edificazione di un “elemento coperto” in continuità con la costruzione della città antica, al fine di differenziare lo spazio di culto da quello della “piazza all’Italiana”, comunque collegati tra loro attraverso il porticato. La proposta di uno spazio porticato regolare, richiama l’idea dello stoà greco o rimanda ai palazzi della ragione di epoca medioevale luoghi entro cui si svolgeva la vita...

    Project details
    • Year 2001
    • Client cOMUNE DI vIMERCATE
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture / Monuments
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