smart city KILOMETROQUADRO | veniero carlo moroni

La città del futuro produce ricchezza e non distrugge niente. Totalmente pedonale, verde e autosufficiente

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La crisi dell’economia italiana viene da lontano. La scomparsa di un quarto della produzione industriale, i tre milioni di disoccupati di fine 2012 e il crollo delle vendite al dettaglio ai livelli del 2005 non sono solo il risultato della crisi degli ultimi cinque anni ma anche dell’azzeramento graduale della capacità complessiva dell’economia italiana di crescere in modo duraturo. Uscire da questa situazione e ritrovare la strada della crescita è ormai la priorità assoluta per il nostro Paese. La crescita dell’Italia negli anni 60 e la più recente crescita dei paesi come la Cina o l’India è passata attraverso una politica di sviluppo delle città che in questi paesi continua a marciare a ritmi accelerati. Per lo stesso bisogno di crescita dell’economia del paese Italia occorre puntare su una risposta alla mancanza di lavoro e alla mancanza di case perché queste possono essere risolte immediatamente nel giro di pochi mesi senza bisogno di risorse pubbliche. Si può fermare il declino e ricominciare la crescita cambiando le città esistenti nelle città che non consumano risorse ma che le migliorano e le aumentano. La città Kilometroquadro è un edificio di tre piani di 1000 m di lato per un’altezza di 16m per una popolazione di 30.000 abitanti su una superficie di 2 kmq con la densità abitativa di 15000ab/kmq. Questo modo di essere della città simile a una nave da crociera è affine a quello che si può riscontrare nelle città storiche a partire da Pompei, o Venezia, o Firenze, in cui la produzione, il commercio e le abitazione coesistevano e coesistono nello stesso edificio e persino nelle antiche città marinare in cui le barche , le reti da pesca erano sistemate sotto le abitazioni e il territorio all’interno della città era indifferenziato. Nella città sono disposte a piano terra le aziende di produzione e lavoro, al primo piano i servizi pubblici, le attività professionali e il commercio e al secondo piano si sviluppa la città residenziale con le abitazioni in duplex in bioedilizia e sopra il lastrico solare con i giardini delle abitazioni, le chiusure mobili trasparenti della città e il parco solare. La città aumenta la superficie a disposizione degli abitanti perché lo spazio pubblico della città è la somma degli spazi liberi destinati a piazze e strade interne, per 1.500.000 mq, e gli spazi all’aperto sul lastrico solare di 100.000mq. per 53mq/ab. Il kmq di area pertinenziale avrebbe 500.000 mq di parco e spazi a destinazione pubblica per oltre 16mq/ab a verde e nella restante parte giardini privati e le aree di parcheggi e strade . La città avrebbe attorno 100 ha di verde e il lastrico solare sarebbe interamente ricoperto di verde. L’edificio città per le sue dimensioni è totalmente pedonale, carfree e carbonfree, senza inquinamento e senza incidenti con una planarità libera da ostacoli per tutti i tre piani. L’edificio città può essere costruito in sostituzione dell’esistente. La densità media delle aree suburbane delle città più grandi è di 1000ab/kmq, il sostituirle con Kilometroquadro ridurrebbe l’occupazione del territorio di 15 volte. La città potrebbe essere costruita permutando il vecchio con il nuovo per una media quantificabile in circa 100.000mq di abitazioni, 50000 mq di industrie, 40000mq di servizi e commercio, 130000mq di servizi pubblici. Il 10% delle abitazioni, il 10% delle industrie e il 14% del commercio sarebbe sostituito in permuta dell’esistente. Si può sfruttare l’esistenza di una zona degradata o un territorio industriale dismesso, o di abusivismo edilizio o come un comprensorio minerario in un territorio con potenzialità turistiche come la vicinanza al mare o altro e autoprodurre la città. Questa città può essere costruita, moltiplicando le superfici a disposizione, a macchia d’olio progressivamente, per aggregazione successiva di porzioni autonome fino al completamento finale. Per la sua realizzazione non occorre l’intervento pubblico ma può essere costruita con capitali privati di aziende di produzione e commercio che occuperanno il pianoterra e il primo piano, mentre al secondo piano le residenze verranno acquistate in primo luogo dai lavoratori assunti a tempo indeterminato da queste aziende e dalla città stessa. Nella sostanza il progetto Kilometroquadro ha lo scopo di creare contemporaneamente il lavoro duraturo che possa pagare la città e la città per creare il lavoro duraturo. La città Kilometroquadro risponde al desiderio che le persone hanno di vivere in una casa con giardino con tutto a pochi passi di distanza. Le persone vogliono essere servite e avere il massimo dei servizi e allo stesso tempo vogliono divertirsi a piacimento, con i propri amici e familiari con ogni tempo, ogni volta che lo desiderano, senza doversi spostare troppo da casa e non vogliono sprecare la propria vita lavorando se non per il tempo necessario per avere un’esistenza serena con la propria famiglia. Questa città è la realizzazione dell’idea dell’”Urbanismo unitario” in cui lavoro, cultura, comunicazione, piacere, soddisfazione dei bisogni e la vita personale sono la stessa cosa, una vita unitaria, sostenuta dalla struttura sociale della comunità e questa architettura urbana è il mezzo per realizzare e modificare in meglio la vita dei cittadini. La città, il lavoro, i servizi e il divertimento possono essere costruiti e venduti nel medesimo tempo e possono essere realizzati in pochi mesi e durare in eterno garantendo la vita e la ricchezza di 30000 persone in soli 2 kmq. Niente inquinamento, niente idrocarburi, una città pedonalizzata, autosufficiente per energia, con tutti i 2 kmq a verde, attorno alla città e sopra la città. Gli oltre 200km di strade interne possono essere semplicemente e solamente calpestate. L’impatto sul territorio viene azzerato perché i rifiuti, conferiti a costo zero alle aziende a terra, in pozzi differenziati, vengono trattati nella città e sono immediatamente riutilizzati come materia prima e come compost con l’obbiettivo di raggiungere lo zero rifiuti e azzerando, rendendola disagevole, la dispersione di rifiuti nel territorio. Nell’edificio città si può andare ovunque in una decina di minuti muovendosi in orizzontale senza ostacoli o impedimenti e favorendo la vita sociale delle persone disabili. Ogni piano di un chilometro quadrato ha la metà della superficie utilizzata come strade, piazze e viali con un rapporto di 16mq/ab di spazi pubblici. La somma delle superfici pubbliche sui tre piani e sul lastrico solare è di circa 1,7kmq ovvero di 56mq/ab. Attorno alla città il territorio residuale di un kmq è destinato in parte a tutte le altre attività produttive agricole e ricreative e per il rimanente a parco naturale totalmente libero da costruzioni. La città è richiudibile al proprio interno e non può subire il decadimento per azione di agenti atmosferici. Calore, energia, aria, prodotti alimentari, biomasse, acqua, sicurezza, tempo e economicità vengono assicurati dalla compattezza della città, dalla compresenza di funzioni e dalla planarità libera da ostacoli delle superfici dei diversi piani della città. Il costo di costruzione e il costo di mantenimento e di manutenzione sono una piccola frazione degli attuali. L’acqua depurata dei liquami, assieme a quella meteorica, viene raccolta in cisterne e riutilizzata con una distribuzione parallela a quella dell’acqua potabile, per tutti gli usi industriali, agricoli e igienici. Un viale perimetrale alberato di 4 km su ognuno dei tre piani 1°, 2° e lastrico solare diventa un momento ricreativo e un enorme belvedere sull’intorno alberato. Oltre a tutto questo la città delle abitazioni può avere le facciate decorate e dipinte da artisti, realizzabili in fabbrica e montate con le abitazioni e diventare così un intero e completo museo di arte contemporanea, il più grande del pianeta. In questo modo la città disporrebbe di un reddito generato dai visitatori e allo stesso tempo verrebbero creati decine di posti di lavoro a tempo indeterminato per la sicurezza, la pulizia dei percorsi, la manutenzione delle opere di facciata ecc.. Per i cittadini questa diventa una risorsa importante e un motivo per assicurare la massima cura e attenzione alla manutenzione di tutta la parte pubblica della città. I servizi alberghieri della città possono essere ampliati dall’offerta di privati cittadini. Le abitazioni al piano delle residenze possono disporre per l’affitto di stanze con servizi e accesso autonomo e questa risorsa economica sarebbe in grado da sola a pagare un eventuale mutuo di acquisto. Questa destinazione museale unita ai 350.000 mq, al primo piano destinati, agli esercizi commerciali, dimensione simile a quella della nuova fiera di Milano, la renderebbero un eccezionale polo di attrazione turistica e commerciale con importanti ricadute economiche per il territorio circostante. Nella città ci sono posti di lavoro in numero sufficiente per tutti i suoi abitanti a tempo indeterminato. Tutti i servizi sociali, al primo piano: la scuola, la sanità, l’assistenza sono immediatamente disponibili e raggiungibili in pochi minuti scendendo di un piano e i servizi connessi possono essere assicurati nella maggior parte a domicilio. Ad esempio: un medico di base potrebbe avere i suoi 1500 mutuati nel raggio di 130m con notevoli benefici per entrambi. L’assistenza sanitaria o scolastica può essere facilmente assicurata a tutti in tempi brevi e con poco personale. Svolgere attività a domicilio può essere molto remunerativo non avendo spese e tempi morti dovuti alle distanze. Tutti gli spazi pubblici, tutti gli esercizi commerciali, tutte le attività produttive possono essere utilizzati nelle 24 ore senza problemi. Le abitazioni, mono o bifamiliari, sono insonorizzate e tutti gli ambienti della città sono insonorizzati e il loro utilizzo viene garantito dal tempo libero che ciascun abitante ha durante la giornata computabile in 6 ore, dopo lavoro, sonno e pasti. La possibilità di raggiungere in pochi minuti l’azienda e il totale cablaggio della città rende il telelavoro un mezzo per aumentare l’efficienza e la produttività riducendo i costi e aumentando allo stesso tempo il benessere sociale. La sicurezza viene garantita dalla possibilità di controllo totale degli accessi e degli spazi pubblici oltre alla possibilità di un servizio di polizia di quartiere assicurata da 9 poliziotti a distanza di 250m o 4 se a distanza di 330 m. Tutti i collegamenti pubblici e privati verso l’esterno e il territorio circostante, concentrati in poco spazio avrebbero costi molto ridotti e manterrebbero un livello di efficienza ottimale. Kilometroquadro ha caratteristiche che la rendono unica, non si vede dall’esterno perché ha facciate perimetrali a specchio ed è circondata da un anello di verde e piante per più di 200m. Non può provocare un effetto nimby perché ha un’altezza modesta, non ha inquinamento, produce lavoro , offre lavoro e servizi, attira turismo e commercio, offre divertimento e attività ricreative. La costruzione della città offre al territorio energia, teleriscaldamento, depurazione, riciclo, riserve di acqua. Un kmq di territorio verde con parchi e attrezzature, giardini e coltivi attorno alla città renderebbe i quartieri circostanti attrattivi aumentandone notevolmente il valore. Avendo sistemi integrati di sorveglianza la città aiuta gli abitanti nei rapporti con l’ambiente e le persone. Regole di contratto possono prevedere l’ allontanamento coatto di coloro che arrecano disturbo e disagio per gli altri abitanti, fino alla perdita del possesso dell’alloggio e la rescissione dei contratti di lavoro. Nella città compatta Kilometroquadro l’interesse degli abitanti è la città e i suoi stessi abitanti perché la vita economica degli abitanti coincide con la vita economica della città e il valore della città si accresce sinergicamente con quella delle famiglie e dei cittadini. 500000mq di industrie potrebbero dare 5000 posti di lavoro, 350000 mq di commercio e servizi 4000 posti di lavoro, i servizi pubblici 150000mq 1000 posti di lavoro, i servizi ai cittadini 1000 posti di lavoro , i servizi alla città 500 posti di lavoro per un totale di 11500 posti di lavoro per la totalità delle persone attive che nella media nazionale è il 38% della popolazione
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    Project details
    • Year 1973
    • Main structure Mixed structure
    • Status Unrealised proposals
    • Type Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Single-family residence / Factories / Shopping Malls / Hotel/Resorts
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