Cormano, via Leonardo Da Vinci (1989)

Una scatola di mattoni, tagliata, ruotata, piegata. L’intera composizione nasce da una economia di gesti resa gradualmente più complessa da variazioni ben studiate: l’introduzione di rotazioni di trenta gradi - in pianta, nei prospetti, nei singoli elementi costruttivi - fanno di un semplice parallelepipedo un oggetto “pronto per partire”, verso un viaggio nella storia. Infatti, il riferimento a un illustre passato, quanto mai attuale, non lascia spazio ad equivoci: la grande stagione dell’edilizia residenziale viennese dei primi anni del Novecento sembra aver ispirato tutto il progetto. L’architettura si presenta qui come forma pura da modellare; “scultura” plasmata sulle necessità dell’abitare. Sottili lame di vetrocemento si introducono nella facciata, evidenziando questa particolare geometria senza però stare alle regole della rotazione: elemento imprevisto in un gioco che altrimenti sarebbe stato puro virtuosismo meccanico. Il trattamento dell’angolo in vetro, forse ancora una citazione dai “manifesti” costruiti dal Movimento Moderno europeo, rivela l’esistenza, all’interno di una corazza protettiva in mattoni, di un prezioso involucro trasparente inondato di luce. Progettista: Luigi Tosi dello studio Bregani-Montaldo e Associati con Nunzio Villani Direttore lavori: Gaspare Ravizza Calcolo c.a.: Claudio Zucal Impresa: Coop. Lavoratori Muratori Volumetria: 10.000 mc, n°30 alloggi