tematico nell’area dell’ex liquichimica di Saline Joniche. | Federica Greco

Centro per le arti contemporanee e nuovi spazi per la collettività. Saline Joniche / Italy

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L’area oggetto d’intervento è estremamente complessa si trova a ridosso della linea di costa ionica, tra lo sperone roccioso di Capo d’Armi e il Comune di Melito Porto Salvo, a pochi chilometri dal borgo arroccato di Pentedattilo, presenta caratteristiche sensibilmente differenti tra loro e tutte concentrate in un raggio non molto ampio. Il progetto urbano si interessa dell’area dismessa dell’ex liquichimica di Saline Joniche, lungo la costa ionica, in una zona liminare a ridosso dell’agglomerato urbano della Borgata sant’Elia ed è “contenuto”, nella sua espansione longitudinale, dall’alveo della fiumara Sant’Elia da una parte, e dall’area dei Pantani dall’altra. Questi due sistemi naturali lo cingono e ne caratterizzano il perimetro. Obiettivo di tale intervento è restituire alla città un frammento importante del territorio, instaurando un nuovo rapporto con il tessuto circostante. L’intera area viene riconvertita in un centro per le arti contemporanee all’interno di un parco tematico. I tracciati del vecchio polo industriale diventano la griglia compositiva della nuova logica urbana e a rompere tali geometrie interviene il nuovo margine tra il parco , la statale e il borgo Sant’Elia. Quest’ultimo si affaccia attraverso il progetto di grandi terrazze inclinate che ospitano, nella parte sottostante, padiglioni espositivi e spazi commerciali. Il nuovo bordo della città viene sottolineato da una spina di verde che emerge dalla quota inferiore dove le masse arboree, poste su dune verdi artificiali, accompagnano il camminamento ad entrambi i livelli. Nella quota inferiore, il lungo percorso coperto diventa il perno dell’intera composizione; nascosto da un muro continuo, svela la sua natura incontrando le architetture dei padiglioni. A chiusura del percorso del parco, troviamo un’architettura che continua il suo dialogo con la precedente. Qui l’elemento rappresentativo è il grande palco per concerti, che si apre su di una lunga piazza che giunge a mare. L’intero edificio, polo direzionale del parco, viene connotato come un grande parallelepipedo; una scatola che al suo interno gioca sulla presenza di ampi spazi a tutta altezza e ballatoi dove si incastrano gli uffici, spazi espositivi, di ristoro e per l’intrattenimento. Mentre lo spazio di chiusura è tutto dedicato all’auditorium. Un corpo ruotato, che ospita le aule studio, completa l’edificio, legato ad esso dalla compenetrazione del percorso principale, in continuità con l’intero parco, che penetra in entrambe le architetture unendole. Il rapporto tra l’edificio e la ciminiera, elemento simbolo dell’area, sottolineano la presenza di frammenti di archeologia industriale che continuano ad esistere, fondendosi nel nuovo assetto. Le vasche di depurazione e i silos vengono infatti conservate come simbolo dell’architettura passata. Il camminamento del parco, tra orti e giardini, scende fino al mare dove il ridisegno del porto e il riassetto della costa, completano il progetto.
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    Project details
    • Status Research/Thesis
    • Type Parks, Public Gardens / multi-purpose civic centres / Multi-purpose Cultural Centres / Concert Halls / Pavilions
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