Un Loft col Cuore | Alessandro Tintori

La ristrutturazione di un appartamento anni '50, posto in una zona prossima al centro di Verona, ha preso spunto dal desiderio dei proprietari di creare un effetto “Loft”, con spazi luminosi e fluidi dove non ci fossero confini reali tra volumi aperti e chiusi. Dall’eliminazione di tutte le partizioni interne, è scaturita una soluzione dove gli ambienti, posti in continuità tra loro, ruotano intorno ad un elemento architettonico e decorativo, carico di valenze simboliche: un “Cuore”, rosso all’esterno e rigorosamente funzionale al suo interno, dove sono ricavati i bagni, che diventa elemento centrale intorno al quale sono distribuiti gli spazi giorno e notte; esso si snoda con forme morbide e quasi antropomorfe, stuzzicando i sensi, il raziocinio e la curiosità del fruitore. Un continuo scambio fra gli ambienti è garantito dalla presenza di superfici vetrate e dalla pavimentazione a doghe in legno che pervade tutti gli ambienti e si incunea fino nei bagni dove sono presenti comunque rivestimenti, in mosaico Bisazza e pietra di Lessinia lavorata a doghe orizzontali, che richiamano finiture e colori autoctoni, pur se re-interpretati in un ottica più moderna. Collocato nell'area adibita al riposo ma ben visibile dal living, un ulteriore elemento architettonico fortemente connotato, è rappresentato dalla inconsueta cabina armadio, grande parallelepipedo che è esso stesso scatola ed insieme di scatole sovrapposte l’una all'altra: costruita con pannelli di OSB verniciati con colori all’anilina, essa rappresenta appieno la filosofia progettuale dello Studio, che ama utilizzare materiali che contengano in sé la tattilità e il cromatismo necessari a scatenare sensazioni emozionali e libere interpretazioni che variano a seconda del gusto e della sensibilità di chi ne scorre i segni. Gli arredi su misura e gli oggetti di modernariato completano uno spazio che diventa specchio ed espressione della personalità dei proprietari, appassionati anche di antiquariato, letteratura ed arte.