Museo dell'Acquedotto Romano a Porta Furba

Il progetto si sviluppa nell'area di Porta Furba interessata dal passaggio degli Acquedotti Claudio e Felice. Attualmente l'area è occupata dalla snodo della Via Tuscolana; la proposta progettuale ne prevede la deviazione di una corsia restituendo alle preesistenze archeologiche quella continuità che rende possibile la comprensione delle varie fasi di costruzione degli acquedotti e la stratificazione delle relative strade di servizio, e che individua nella passeggiata archeologica tra i due acquedotti un vero e proprio ingresso al museo. Il percorso museale propone un processo di comprensione dell'Acquedotto Romano approfondendolo nelle varie tematiche: dall'aspetto tecnico idraulico dell'opera di ingegneria civile, al significato dell'acqua nella mitologia greca e romana, e i profondi cambiamenti apportati da quest'opera all'imago urbis, proponendo un modello di civiltà urbana legata all'acqua mai esistito. Parallelamente il circuito idraulico, che ha origine in un punto sorgivo nel parco e attraverso un canale in pendenza termina nella vasca, vuole raccontare tre fondamentali principi idraulici del funzionamento degli acquedotti: l’accumulo, la conduzione per gravità e la distribuzione. Il visitatore termina il suo percorso nel parco, che rappresenta l’occasione per ricostituire un frammento di agro romano, attraverso la progettazione di orti botanici che integrano la flora mediterranea già presente nell’area.