Campeggiare alle pendici del Conero | MARIA FEDERICA CAPANNINI

Il progetto del campeggio di Ancona mira alla valorizzazione delle peculiarità naturali di singolare bellezza che distinguono l'area, favorendone contemporaneamente la fruizione da parte di un discreto bacino di utenza. Si è cercato pertanto di limitare al massimo l'impatto ambientale, dando risalto ai punti panoramici ed alle zone più suggestive. Il campeggio si adagia quindi sul terreno, di cui asseconda l'attuale andamento morfologico. Un suggestivo percorso pedonale perimetrale tocca i punti panoramici di maggior interesse naturalistico e paesistico, attrezzati per la sosta ed a cui confluiscono i vialetti pedonali che dipartono dai gruppi di piazzole. Per gli interventi ipotizzati si prevede l'impiego di materiali naturali e di tecnologie suggerite dalla bioedilizia. La suggestiva area dove sorge l'edificio polifunzionale, caratterizzata da poderose essenze arboree, è stata determinante per la definizione sia planimetrica che in alzato del fabbricato. Esso si armonizza con l'ambiente, in quanto sfrutta il salto di quota del terreno con una copertura piana praticabile che si attesta alla sommità della scarpata retrostante. Ne deriva una dinamica balconata protesa verso il mare, alla quale si può accedere sia dalla scarpata, sia da una scalinata. Qui, un chiosco bar ed un palco motivano oltremodo l'intrattenimento degli utenti che possono godere appieno le meraviglie del posto. I prospetti esterni del piano terra sono totalmente rivestiti in pietra e caratterizzati da possenti pilastri che si rastremano verso l'alto, intervallati da ampie superfici vetrate. Il blocco servizi est, sfrutta il salto di quota del terreno, inserendosi come una gigantesca conchiglia all'interno di un'insenatura naturale. La morbida linea della copertura ad onda, i setti murari curvi, i percorsi che portano ad una via fiorita sul retro, la possibilità di accedere alla strada soprastante, sono tutti elementi che creano un vivace dinamismo.