Smart House
Casa domotica Umbria / Italy / 2011
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Questa realizzazione è davvero fuori dal comune.
Stupisce innanzitutto per la sala benessere
nonostante si tratti di un appartamento
al settimo piano, ma anche per come è nato lo stesso.
Il proprietario, un imprenditore quasi sempre in
viaggio, usava la piccola abitazione precedente solo
per dormire quando si trovava in città e nulla più,
ma quando l’architetto Michele Castellani gli ha prospettato
la nuova abitazione, disegnando man mano
quella che sarebbe potuta diventare, lo ha fatto letteralmente
innamorare. Così è lo stesso proprietario
ad affermare che “mi hanno fatto venire la voglia di
stare a casa, tanto che ora non vedo l’ora di rientrare!”.
Parla al plurale perché l’opera di Castellani è stata
ben supportata da una nostra “vecchia conoscenza”,
Cristian Stefanini de Il Satellite, che non solo ha sviluppato
una bella integrazione, ma ha anche inserito
in questa il controllo integrale della splendida zona
benessere. Infatti, poiché l’appettito vien mangiando,
il proprietario, dopo essersi entusiasmato all’idea di
una spa in casa, ha chiesto se questa poteva essere
controllata da fuori, in modo da accendere la sauna
dall’ufficio o riscaldare l’ambiente mentre era per
strada. Inoltre, poiché l’arch. Castellani ha ideato un
sofisticato impianto di illuminazione e climatizzazione,
è emersa anche la necessità della facile gestione
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di un appartamento tanto grande (occupa un intero
piano dello stabile) e ricco. Così Stefanini ha organizzato
una dimostrazione presso il suo showroom e,
ben conoscendo l’osticità del committente per la tecnologia,
appena questi è arrivato lo ha fatto sedere e,
spiazzandolo completamente, gli ha messo in mano
un tocuh-panel Crestron chiedendogli di spegnere
le luci e avviare la proiezione. Alla luce del risultato
finale che vediamo su queste pagine è ovvio che la
dimostrazione è andata fin troppo bene. Anzi, alla fine
il proprietario di casa ha chiesto a Stefanini anche una
proposta di intrattenimento da integrare strettamente
con quello di automazione.
MASSIMA SEMPLICITà
Dovrebbe essere il “leit motiv” di ogni integrazione,
ma non sempre è così. In questo caso, invece, non
era assolutamente possibile sbagliare così l’impianto
nella sua interezza, ancorché complesso, risulta estremamente
semplice da usare. Soprattutto per i numerosi
scenari creati dallo staff de Il Satellite per gestire
le più disparate situazioni, dalla sveglia all’uscita da
casa, fino alle varie ambientazioni del centro benessere,
ciascuna non solo abbinata o meno alla musica,
ma anche differenziata a seconda dell’atmosfera (relax
con pezzi soft, energy con la disco e così via). Tra l’altro,
colpisce il fatto che un impianto tanto complesso
non abbia touch-panel wireless, ma solo elementi a
parete: due pannelli da 8,4” in corrispondenza dei due
ingressi (principale e di servizio), tre da 5,7” nella cucina,
nella camera padronale e nel centro benessere.
In ogni stanza troviamo pure interruttori tradizionali,
anche se, dietro le quinte, dotati dell’apposita interfaccia
Crestron che li trasforma in “pulsanti domotici”,
nonché un paio (studio e camera ospiti) di pulsantiere
Crestron. In realtà c’è un anche telecomando programmabile/
touch-panel, ma è usato solamente come controller
“di lusso” per il sistema audio/video in salotto.
Nella spa, o meglio nella piscinetta, è stato previsto
anche un telecomando impermeabile Crestron, non si
sa mai... Il controllo, infine, è possibile anche da remoto,
come abbiamo accennato, da PC o da palmare. A
ogni modo, dalle varie interfacce il proprietario di casa
gestisce l’intera abitazione a cominciare dal complesso
impianto luci composto da diversi elementi targati
Zumtobel (dai numerosi elementi a LED fino alle fibre
ottiche della zona benessere), per continuare con la
climatizzazione, strutturata su serpentina a pavimento
per il riscaldamento, bocchette a controsoffitto per il
raffrescamento (con splitter Daikin) e, infine, impianto
per il controllo dell’umidità al quale si aggiunge, nella
sola spa, l’impianto per il ricircolo dell’aria; a proposito
di climatizzazione, ogni ambiente è indipendente, con
sensori locali Crestron per temperatura e umidità. Già
tutto ciò basterebbe a rendere la domotica complessa,
ma questa controlla anche le motorizzazioni (tende e
tapparelle), la sicurezza (antintrusione e allarmistica
tecnica, ovvero sensori antincendio e allagamento),
l’intera zona benessere (sauna, bagno turco, cromoterapia
nella doccia, piscinetta con idromassaggio e cascata,
faretti e fibre ottiche) nonché l’intrattenimento.
L’unico elemento volutamente indipendente è il videocitofono,
al quale però l’installatore ha aggiunto una
telecamera IP della Axis sul pianerottolo.
GRANDI POTENZIALITà
Che tipo di intrattenimento proporre a una persona
del genere e in linea con l’impostazione di alto livello
dell’abitazione? Un multiroom audio e video, sicuramente,
a elevato grado di invisibilità. Così l’installatore
ha ipotizzato sei zone (salone, spa, taverna, camera
padronale, camera ospiti e studio) coordinate da una
matrice audio Adagio e una video HDMI, coordinate
dal sistema di automazione con la massima semplicità
per l’utente finale. E, per rimanere in tema di semplicità
d’uso, Stefanini ha acutamente scelto come unica
sorgente un server Kaleidescape, affiancato dall’irrinunciabile
ricevitore sat HDTV e dall’apposito tuner
radio Adagio. Tutti gli speaker sono di tipo in-ceiling
di qualità audiophile (il bello di questa realizzazione
è che abbina perfettamente facilità d’uso e minima
invasività a un’elevata prestazione), ma per il salone
l’installatore ha optato per una coppia di speaker inwall
ancora più prestanti, mentre nella zona benessere
sono stati ovviamente impiegati modelli “water
proof”. Per quanto riguarda il video, invece, solo tvc, in
salone e nella zona benessere.
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Questa realizzazione è davvero fuori dal comune. Stupisce innanzitutto per la sala benessere nonostante si tratti di un appartamento al settimo piano, ma anche per come è nato lo stesso. Il proprietario, un imprenditore quasi sempre in viaggio, usava la piccola abitazione precedente solo per dormire quando si trovava in città e nulla più, ma quando l’architetto Michele Castellani gli ha prospettato la nuova abitazione, disegnando man mano quella che sarebbe potuta diventare, lo ha fatto...
- Year 2011
- Work started in 2009
- Work finished in 2011
- Client Cliente privato
- Status Completed works
- Type Apartments
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