LODE ALLA BIBLIOTECA PUBBLICA

Mi ero ripromesso, dopo alcumi tentativi giovanili,  di non partecipare più a concorso di architettura, in special modo in Italia. La delusione come la frustrazione avevano  bruscamente interrottto  il tempo dell'attesa  del verdetto. L'analisi dei giudizi delle varie commissioni, quasi sempre  composte da colleghi o emeriti professori o cultori della materia, non mi ha mai convinto sulla onestà intellettuale e sui conseguenti comportamenti dei giudici. In altre parole ho sempre avuto la sensazione che la minestra fosse stata già preparata da tempo e che il concorso non fosse altro che la tavola apparecchiata per mangiare quella, e solo quella minestra. Il tempo e le circostanze, come gli incroci e gli approfondimenti dei comportamenti dei soggetti partecipanti ai pranzi/concorsi,  invece di smentire hanno, in molte occasioni, confermato questo pensiero. Questa volta, l'ultima per adesso, non mi sono fatto trovare impreparato : ho immolato tempo e risorse solo in omaggio  al tema da svolgere, del giudizio della giuria non ho nemmeno letto  il resoconto.