Green Line

Un'isola pedonale per la valorizzazione del centro storico di Catanzaro Catanzaro / Italy / 2013

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'>http://1.PREMESSA'> un'analisi rivolta alla città di Catanzaro nel suo complesso, e non soltanto alla sua parte aulica, emerge che il disegno delle nuove edificazioni non tiene conto della memoria della città e del suo “genius loci”.La perdita del luogo, è uno dei temi che più impegna i progettisti nella rivalutazione della città. Il genius loci si manifesta come collocazione, configurazione spaziale e articolazione caratteristica. Questi aspetti sono gli oggetti dell’orientamento e dell’identificazione umana, insieme naturalmente alle proprietà strutturali primarie, come il tipo di insediamento o le modalità di '>http://costruzione.Catanzaro'> è urbanisticamente “scucita” con i residenti dei quartieri che spesso si sentono poco appartenenti alla città. L’idea nasce dal bisogno di uno sforzo straordinario per fare uscire il centro storico dalla crisi e dall’isolamento. E’ una crisi che va aggredita da diverse angolazioni, ma l’obiettivo principale è quello di riportare la gente in centro. Per fare questo occorre una strategia complessiva che migliori l’accessibilità e la sosta, che restituisca dignità al patrimonio storico-architettonico, che favorisca l’afflusso di giovani per attività culturali. Una città non può “abbandonare” il proprio centro storico. 2. IL PROGETTO La proposta si pone l’obiettivo di disegnare uno spazio che sostanzialmente ha funzione di ricucitura del tessuto urbano, in particolare l’asse che unisce le due piazze“simbolo - cuore” del centro storico della città, ossia l’isola pedonale, tratto piazza Grimaldi - piazza S. Caterina. Segmento fondamentale di corso Mazzini ormai deturpato dal traffico veicolare, unitamente alla limitazione della qualità della vita anche per i diversamente abili, oltre alle problematiche legate alla crisi delle attività commerciali, portano all'ovvia conclusione della sua riqualificazione. In particolare, la riqualificazione e la rivitalizzazione dell’isola pedonale necessita di nuove funzioni capaci di suscitare l’interesse di una diversificata varietà di soggetti: visitatori e residenti di varie fasce di età con motivazioni che spazino dalla ricerca culturale, all’intrattenimento ludico. Infatti il progetto si muove secondo la logica di poli attrattori di servizi e polarità urbana. Fondamentale diventa, la pedonalizzazione del centro storico per consentire a tutti di vivere questo spazio aperto, liberandolo dalle auto e permettendo che le nuove generazioni possano sentire propria questa realtà: uno spazio in cui preminente diventa il vuoto rispetto al pieno pensando perciò l’area come una zona a traffico limitato (ZTL). Le scelte progettuali puntano a trasformare lo spazio, che attualmente si presenta privo di identità e collocato marginalmente rispetto al centro abitato,riproponendolo in una nuova centralità urbana. L'idea è quella dell'identificazione di un segno che abbia un alto valore artistico e a basso impatto economico, costituita da diversi interventi ecosostenibili in piena sintonia con le smart city.La proposta vuole che l’ area sia in grado di agire attivamente per migliorare la qualità della vita dei propri abitanti, e che riesca a conciliare e a soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni: un attrattore di flussi urbani “a misura d’ uomo”. L'intero percorso di corso Mazzini identifica, attraverso la sua forma snella e allungata, una “spina dorsale”, dove le “vertebre” rappresentano il giusto connubio tra geometria, materiali e FUNZIONI. La funzionalità del progetto è esaltata dalla vivibilità di questo spazio in tutte le condizioni climatiche. Queste “vertebre installate” sono collegate attraverso un asse verde, una green line,che attribuisce colore e vivacità naturali rispetto al grigiore della città. Una volta presentata l’idea per la riqualificazione dell’area di concorso,evidenziando le prerogative che essa pone, porta alla naturale visione di insieme che comprende un miglioramento del patrimonio architettonico che si affaccia sul nuovo asse, ridando vita alle facciate che attualmente risultano rovinate da ogni forma di inquinamento di arredo urbano. 3. GREEN LINE Il sistema principale è identificato da una green line che si insinua in maniera centralizzata lungo tutto l'asse longitudinale di corso Mazzini.L'installazione avviene appoggiando e fissando sulla pavimentazione esistente, un profilo in alluminio modulare dalla profondità di 6 cm circa a sezione cava, successivamente riempito da terriccio e sul quale sarà adagiato poi il manto di verde naturale, ponendo in opera prato in rotoli. Questo rappresenta l’elemento di primo piano per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente e fonte naturale di luce e colore. Sulle fasce laterali dell’anima verde è installato un sistema di illuminazione a LED in grado di garantire la luminosità richiesta, basso consumo energetico e giochi di luce, quindi quella che di giorno sarà una SPINA VERDE di notte diventa una SPINA LUMINOSA. Trasversalmente verranno individuate le VERTEBRE che scandiranno sul luogo le diverse FUNZIONI. 4. VERTEBRE Lo studio sulla sistemazione delle diverse funzioni e della loro dimensione è stato pensato al fine di lasciare il passaggio ai mezzi di soccorso e di servizio, e nello stesso tempo di mettere in relazione le due facciate lungo tutto l'asse longitudinale col fine di giovare e rilanciare le attività commerciali presenti nell’area. 4.1 PENSILINE Si propone una pensilina innovativa, caratterizzata da un disegno essenziale dalle linee pulite ed eleganti evidenziando un cono prospettico che guida interamente il corso Mazzini. Si è arrivati ad un elemento dal design originale e adattabile ai diversi ambiti e che si integra totalmente al contesto. Ogni combinazione dimensionale, variazione di finitura e di dotazione opzionale non snatura, anzi esalta il concept. La struttura è pensata come un insieme di elementi modulari, costituiti da alluminio e da un biopolimero naturale trasparente, in modo alternato, i quali fungono da copertura per riparare dagli agenti atmosferici e per donare luminosità, aspetto che viene esaltato dalla presenza di LED luminosi posizionati lungo il percorso durante le ore buie. Il sistema modulare alluminio–biopolimero proposto, crea dal punto di vista geometrico, una spezzata che ricorda il carattere frastagliato del centro storico, assicurando all’isola pedonale una sua identità e unicità, in quanto elemento architettonico autonomo e capace di trasmettere la sensazione di movimento. Chi vive questo spaziosi trova all'interno di un percorso tridimensionale, che diventa polifunzionale in quanto pensato non solo come luogo di sosta e di riparo ma di aggregazione sociale, promozione di prodotti locali, esposizioni temporanee, promozioni di eventi e diffusione culturale. 4.2 VERDE VERTICALE L’inserimento della vegetazione negli spazi urbani ha molteplici scopi, riconducibili agli effetti positivi delle piante sull’uomo dal punto di vista psicologico, estetico, simbolico, nonché della salubrità dell’aria. Oltre ciò, i volumi verdi cespugliosi hanno la funzione di frangivento al fine di smorzare la forte azione dei venti che caratterizzano l’area di concorso nonché tutta la città di Catanzaro. La forma geometrica di queste “barriere” naturali è assimilabile a quella di un parallelepipedo ottenuta mediante potatura.Il fine ultimo è quello di ricordare la tessitura urbana e al tempo stesso le vertebre. Utilizzare il verde verticale consente quindi di restituire a questi luoghi, occupati da volumi edificati, una superficie di verde che ha ottime potenzialità sia in termini percettivi che di efficacia ambientale. Si è quindi optato per l’utilizzo di una tipologia di arbusti sempre verdi di tipo cespuglioso della famiglia delle Buxaceae,note per la loro elevata resistenza al freddo, al vento e alla siccità. 4.3 SEDUTE Così come pensato a livello formale per il “verde verticale”, le sedute a forma cubica si ispirano alla tessitura urbana,cercando di posizionarle strategicamente in modo da richiamare ancora una volta il concetto della colonna vertebrale, accostandole una all’altra ortogonalmente all’asse ideale qual’è Corso Mazzini. Questi elementi sono stati concepiti come cubi di materiali diversi quali, pietra locale, alluminio e biopolimero in modo tale da integrarsi sia con il contesto architettonico di riferimento che con gli altri elementi dell'intervento '>http://progettuale.Negli'> elementi in biopolimero verranno alloggiate delle fonti luminose in LED a basso '>http://consumo.Lungo'> l’asse vertebrale alcune sedute si trasformano in dei “Totem” composti simbolicamente sormontando i tre cubi dei tre diversi materiali e ruotandoli l’uno rispetto all’altro. In queste strutture il cubo centrale è in alluminio, al quale viene attribuita la funzione di raccolta dei rifiuti.Un ulteriore elemento che si mette in evidenza tra le sedute è un palo micro-eolico(con altezza di circa 6 metri), ha funzione di produzione di energia elettrica, e permetterà oltre l’auto-illuminazione anche quella parziale o totale del sistema illuminotecnico. 4.4 STAND Questo elemento progettuale è concepito dalla stessa idea di forme irregolari e dagli stessi materiali della pensilina. E' quindi costituito anch'esso da moduli alternati di biopolimero e alluminio, con l'unica differenza che la pensilina ha un unico appoggio verticale che sostiene a sbalzo la copertura orizzontale mentre invece questo elemento ha i due appoggi verticali all'estremità creando una continuità con la copertura. Le facciate trasversali sono costituite dal solo biopolimero che funge da chiusura dell'elemento. Lo stand è concepito come elemento multifunzionale in grado di ospitare ad esempio, mostre tematiche di carattere culturale, di promozione del territorio, oppure esposizioni artistiche ed eventi ludici. L’idea dal punto di vista del risparmio energetico è quella di raffrescare nella stagione estiva e riscaldare nella stagione invernale in maniera naturale l’interno di questi spazi, grazie alla geotermia a bassa entalpia; l’argomento è approfondito nello studio di fattibilità. 4.5 MOBILITA’ SOSTENIBILE Nel progetto di mobilità sostenibile sono stati ideati due vertebre con destinazioni diverse. Una come poggia bici e l’altra come bike-sharing. La geometria si basa sempre sul ricamo del tessuto urbano. Gli elementi sono delle coppie di “lastre” distanziate tra loro in modo tale da consentire il posizionamento della ruota della bici. I materiali utilizzati sono in modo alternato biopolimero e alluminio che fanno da legame materico agli altri elementi installati. Stesso discorso per quanto riguarda la stazione del bike-sharing la quale sul piano dei materiali utilizzati e della forma geometrica, ha le stesse caratteristiche.
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    Project details
    • Year 2013
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture / Restoration of old town centres / Urban Renewal
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