Nato a Casarano, nel basso Salento. Laureato in Scienze dell’Architettura all’Università degli studi di Firenze, luogo d’arte e intriso di cultura architettonica ove, ispirato dalle gesta dei grandi architetti rinascimentali, esaudisco il desiderio di acquisire la professionalità che possa permettermi di dare forma e contenuto agli spazi e rendermi interprete della storia contemporanea dell’uomo. L’ispirazione fiorentina ha tuttavia rappresentato solo un momento successivo della mia formazione; ritengo infatti che le mie origini Pugliesi (rectius: salentine) abbiano contribuito a sviluppare la mia sensibilità rispetto al legame tra spazio e uomo ben prima dei miei studi architettonici; il legame tra l’uomo e la terra è evidenza concreta in Puglia e lo dimostrano le numerose opere architettoniche (trulli, caseddhi) nate proprio dalla tradizione contadina e dalla necessità primordiale di trovare riparo anche in situazioni di lavoro bucolico. Ciò ha evidentemente determinato una mia attenzione particolare alle materie primordiali (pietra e legno) e al verde, in grado di rendere gli spazi non solo vivibili ma “vivi”, dotati essi stessi di un cuore pulsante perché trasposizione del ruolo della Natura nel fornire un riparo all’uomo. La simbiosi continua tra Natura, spazio e uomo sono una costante nelle mie idee e una precipua conseguenza lo sono la mia attenzione alla sostenibilità affinché ci sia reciprocità tra architettura e natura, in un rapporto di parentela simbiotica e solidaristica. Possiedo un grande senso pratico che ho sviluppato soprattutto nell’osservazione del mondo architettonico antico, ove la progettazione era profondamente empirica e acquisitiva delle tecniche sul campo. La mia irrefrenabile creatività mi hanno permesso di andare oltre l’architettura e ricercare la bellezza delle forme anche nel design, fonte di corrispondenza immediata delle idee e di libera creazione. Natura, pragmaticità e utilità sono le mie parole d’ordine.
Gab Dag
Architect Alliste / Italy
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Nato a Casarano, nel basso Salento. Laureato in Scienze dell’Architettura all’Università degli studi di Firenze, luogo d’arte e intriso di cultura architettonica ove, ispirato dalle gesta dei grandi architetti rinascimentali, esaudisco il desiderio di acquisire la professionalità che possa permettermi di dare forma e contenuto agli spazi e rendermi interprete della storia contemporanea dell’uomo.
L’ispirazione fiorentina ha tuttavia rappresentato solo un momento successivo della mia formazione; ritengo infatti che le mie origini Pugliesi (rectius: salentine) abbiano contribuito a sviluppare la mia sensibilità rispetto al legame tra spazio e uomo ben prima dei miei studi architettonici; il legame tra l’uomo e la terra è evidenza concreta in Puglia e lo dimostrano le numerose opere architettoniche (trulli, caseddhi) nate proprio dalla tradizione contadina e dalla necessità primordiale di trovare riparo anche in situazioni di lavoro bucolico. Ciò ha evidentemente determinato una mia attenzione particolare alle materie primordiali (pietra e legno) e al verde, in grado di rendere gli spazi non solo vivibili ma “vivi”, dotati essi stessi di un cuore pulsante perché trasposizione del ruolo della Natura nel fornire un riparo all’uomo. La simbiosi continua tra Natura, spazio e uomo sono una costante nelle mie idee e una precipua conseguenza lo sono la mia attenzione alla sostenibilità affinché ci sia reciprocità tra architettura e natura, in un rapporto di parentela simbiotica e solidaristica. Possiedo un grande senso pratico che ho sviluppato soprattutto nell’osservazione del mondo architettonico antico, ove la progettazione era profondamente empirica e acquisitiva delle tecniche sul campo. La mia irrefrenabile creatività mi hanno permesso di andare oltre l’architettura e ricercare la bellezza delle forme anche nel design, fonte di corrispondenza immediata delle idee e di libera creazione. Natura, pragmaticità e utilità sono le mie parole d’ordine.
L’ispirazione fiorentina ha tuttavia rappresentato solo un momento successivo della mia formazione; ritengo infatti che le mie origini Pugliesi (rectius: salentine) abbiano contribuito a sviluppare la mia sensibilità rispetto al legame tra spazio e uomo ben prima dei miei studi architettonici; il legame tra l’uomo e la terra è evidenza concreta in Puglia e lo dimostrano le numerose opere architettoniche (trulli, caseddhi) nate proprio dalla tradizione contadina e dalla necessità primordiale di trovare riparo anche in situazioni di lavoro bucolico. Ciò ha evidentemente determinato una mia attenzione particolare alle materie primordiali (pietra e legno) e al verde, in grado di rendere gli spazi non solo vivibili ma “vivi”, dotati essi stessi di un cuore pulsante perché trasposizione del ruolo della Natura nel fornire un riparo all’uomo. La simbiosi continua tra Natura, spazio e uomo sono una costante nelle mie idee e una precipua conseguenza lo sono la mia attenzione alla sostenibilità affinché ci sia reciprocità tra architettura e natura, in un rapporto di parentela simbiotica e solidaristica. Possiedo un grande senso pratico che ho sviluppato soprattutto nell’osservazione del mondo architettonico antico, ove la progettazione era profondamente empirica e acquisitiva delle tecniche sul campo. La mia irrefrenabile creatività mi hanno permesso di andare oltre l’architettura e ricercare la bellezza delle forme anche nel design, fonte di corrispondenza immediata delle idee e di libera creazione. Natura, pragmaticità e utilità sono le mie parole d’ordine.
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