ADTP_architetti

Team Rome / Italy

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Il nostro studio adtp_architetti (acronimo dei nomi alessandra di giacomo e tommaso pallaria) si è costituito nel 2002.
Abbiamo deciso di lavorare insieme, perché accomunati dalla profonda passione per questo lavoro e convinti del fatto che le nostre vocazioni diverse e complementari potevano giovare a questo sodalizio. Ci siamo entrambi laureati in progettazione architettonica e urbana presso la Facoltà di Architettura (UE) della Sapienza Università di Roma, alla quale rimaniamo legati per l’attività di ricerca e didattica che Alessandra continua a svolgere presso la stessa Università.
Il primo importante incarico è stato nel 2003 per la progettazione di una villa bifamiliare a Roma in località Acilia. Un progetto a cui teniamo molto perché primo banco di prova nel mondo lavorativo, che abbiamo seguito dalla progettazione preliminare fino alla direzione lavori.
In questi primi anni abbiamo collaborato assiduamente, come studio operativo, con Urbanlab (A. Capuano & O. Carpenzano a. a.), per numerosi concorsi e progetti, tra cui la piattaforma logistica dell’Interporto di Roma Fiumicino. La fase preliminare e definitiva di questo progetto risale al 2005, agli anni a seguire (fino al 2008 la progettazione esecutiva.
Tra le numerose ristrutturazioni, per appartamenti privati e locali pubblici, su cui abbiamo lavorato negli ultimi anni, si distingue indubbiamente la realizzazione di un’enoteca in località Conca d’Oro a Roma (Enoteca Mostoqui), conclusasi nel giugno 2014. Attualmente lo studio è impegnato nella progettazione di un insediamento residenziale a Monterotondo (in fase di richiesta del permesso a costruire e progetto esecutivo) e nella riconversione ad uso ricettivo (hotel 3 stelle) di locali adibiti ad uffici in zona Tiburtina a Roma (cantiere aperto nell’ottobre 2014).
La filosofia dello studio, o meglio il nostro “metodo” di lavoro, è frutto di una lunga esperienza nell’affrontare le questioni di progettazione e di logistica della realizzazione dell’opera (espletamento di tutte le pratiche necessarie ai fini realizzativi). A prescindere dalla scala e dall'importanza dell’intervento, riserviamo un attento ascolto alle richieste dei committenti e cerchiamo soluzioni opportune per indirizzarli (ma anche coinvolgerli nel miglior modo possibile) nella progettazione. Siamo soliti progettare attraverso i modelli, plastici in scala, perché a nostro avviso sono straordinari dispositivi di orientamento e controllo delle scelte progettuali, e anche perché ci aiutano nel dialogo con la committenza, a fare visualizzare proposte alternative con immediatezza, e a spiegare il perché ed il come realizzare le nostre proposte.
L’obiettivo più generale che ci guida, è quello di fare dell’architetto una figura professionale “disponibile”, non autistica. Ciò nasce dalla convinzione che il benessere è un diritto dell’essere e che l’architettura concorrere con altre discipline al suo soddisfacimento, ossia alla realizzazione di cose belle, funzionali e rispondenti alle esigenze del cliente e/o della collettività. In un discorso pronunciato il 17 settembre 2007, in occasione dell’inaugurazione della Cité de l’Architecture a Parigi, il Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy sottolineava che l'architettura ha un ruolo primario nel destino individuale e collettivo degli uomini, perché non solo lo traduce e lo interpreta, ma lo condiziona. La cultura, dice, non è un aggiunta, un “supplemento d’anima”, ma è l’anima stessa della civiltà. E parla della figura professionale dell’architetto come “possibilità”. Questo, per certi versi, coincide con la nostra idea del fare architettura. Possibilità nel senso di: cultura, innovazione, creatività e occasione, ovvero la trasformazione dell’esistente in seno alla qualità. Ci riferiamo alla qualità del progetto architettonico in senso strettamente disciplinare, e multidisciplinare (sostenibilità ambientale e progettazione paesaggistica in primis) ma anche come requisito prestazionale, la qualità normata, e come capacità d’interazione con i molteplici aspetti: procedurali, economico-finanziari e gestionali. In un ormai vecchio PPC, Piano Progetto Città, del 2000 sulla qualità del progetto, Cino Zucchi scriveva che “la qualità architettonica come noi la concepiamo non è un valore condiviso”, questo è un aspetto che noi architetti ben conosciamo e con cui siamo costretti a scontrarci ogni giorno, ma a maggior ragione siamo convinti che spetta a noi perseguirla, anche attraverso la mediazione e la convivenza con i nostri interlocutori e con i loro concetti di qualità, siano essi il maggiore profitto economico, il massimo risparmio in termini di costi, la massima spendibilità in termini di immagine.
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  • Address Piazza dei Carracci 1, 00196 Rome | Italy
  • Tel 063224055

Il nostro studio adtp_architetti (acronimo dei nomi alessandra di giacomo e tommaso pallaria) si è costituito nel 2002. Abbiamo deciso di lavorare insieme, perché accomunati dalla profonda passione per questo lavoro e convinti del fatto che le nostre vocazioni diverse e complementari potevano giovare a questo sodalizio. Ci siamo entrambi laureati in progettazione architettonica e urbana presso la Facoltà di Architettura (UE) della Sapienza Università di Roma, alla quale rimaniamo legati per...

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