PROGETTO BIM

In architettura, e nelle discipline di progettazione in genere, esiste una necessità di controllo dei processi che non può più svolgersi con gli strumenti tradizionali del CAD e del plottaggio di tavole di documentazione.

Nel mondo si va affermando una tecnologia che prende il nome di BIM, Building Information Modeling, che affronta la progettazione come un sistema integrato di gestione dei modelli tridimensionali, delle revisioni, degli elementi architettonici e delle fasi di realizzazione. I maggiori studi di architettura del mondo, come SOM o Norman Foster, sono passati o stanno passando a questa tecnologia, definendo lo standard de facto a cui in breve tutti i progettisti si uniformeranno.

Contestualmente va emergendo la nuova figura professionale del BIM Manager, un professionista molto esperto sia di tecniche di rappresentazione che di progettazione architettonica (si tratta in genere di un architetto o di un ingegnere), a cui è affidato il ruolo delicatissimo della gestione della documentazione di progetto (i disegni esecutivi, le revisioni, le varianti, etc.) facendo da tramite fra lo studio di progettazione e il cantiere. Si tratta di un ruolo sempre più difficile da svolgere, soprattutto in progetti di grande respiro in cui lo studio apporta frequenti modifiche anche in corso d'opera ed è necessario riallineare tutta la documentazione per permettere a chi si trova in cantiere di operare senza ambiguità e incomprensioni.

In Italia non esiste oggi una struttura in grado di fornire ai grandi studi il know-how per facilitare questa migrazione tecnologica. La nostra idea di impresa ha questo obiettivo: noi siamo un team di architetti, ingegneri e tecnici molto esperti nelle tecniche di rappresentazione tridimensionale e modellazione solida di elementi strutturali e formali dell'architettura. Vogliamo sfruttare le nostre competenze per accompagnare questo mutamento tecnologico, sia offrendo le nostre capacità agli studi che intendono esternalizzare questo tipo di professionalità, sia collaborando alla formazione del personale delle aziende che invece vorranno tenere al loro interno le relative competenze.

I settori di applicazione sono molteplici, tutti ovviamente sul mercato italiano, europeo e potenzialmente mondiale.
- Prima di tutto i già citati studi di architettura, sia quelli grandi che quelli di dimensioni minori.
- Le società di ingegneria, sia per la visualizzazione dei progetti che per la gestione delle fasi di cantiere.
- Le aziende produttrici di soluzioni tecnologiche per l'architettura (materiali speciali, soluzioni per il risparmio energetico, pannellature, rivestimenti, etc.), a cui forniremmo le competenze per la creazione di librerie dei loro prodotti direttamente utilizzabili dai progettisti, un veicolo fondamentale per l'adozione dei prodotti stessi nei progetti degli studi di architettura.
- I produttori di arredi e complementi di arredo, un settore vastissimo che dal BIM e dalla progettazione parametrica può ottenere un grande vantaggio per la diffusione, anche qui, di librerie di prodotti.

Ci piacerebbe che Napoli diventasse il punto di partenza di un'approccio scientifico alla progettazione architettonica, allontanando l'immagine oleografica della città di Pulcinella, fatta solo di pizza e Vesuvio, canzoni e arte di arrangiarsi. Dimostrare al paese (e anche a molti napoletani) che a Napoli accanto alla creatività è possibile generare tecnologia, offrendo servizi avanzati e professionali a un mercato che richiede alte competenze.