Gaudì e casa Batllò

della serie: qualcuno ha preso ispirazione dal mare meglio e un pò prima di me!

by M a r I d e a
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Ho visitato casa Batllò e, come tanti, ne sono rimasta incantata.

Stupore, serenità, bellezza, ammirazione! Davanti a tutte le opere di Gaudì ti senti come Alice nel paese delle meraviglie, guardate queste foto della sua Sagrada Familia e ditemi se non è vero;

 

 

non vi sentite come dei minuscoli esseri in mezzo a degli alieni fiori giganteschi? Quei pilastri che svettano lungo le navate sembrano quasi morbidi e somigliano ad altissimi alberi che riparano dalla forte luce del sole e fanno filtrare tra i loro rami i colori dell'arcobaleno, eh si, i colori! Tanto cari al nostro Genio!

Ce lo conferma Casa Batllò: già dall'esterno un tripudio di tonalità diverse e brillanti ci investe, ma come avrà fatto!...non si sarà mica messo a fare un mosaico pezzo per pezzoooooo??? No? Invece si (oddio di certo ha utilizzato le maestranze esperte dell'epoca... ma non potrei giurare che non ci abbia messo le mani lui stesso...opinione personale...su questo non mi sono documentata).

La tecnica usata la chiamano "trencadis", ed è il risultato di una sapiente disposizione di tessere a mosaico che formano disegni vari o anche sfumature astratte, con la particolarità che queste tessere sono ricavate dalla frantumazione di vetri, piastrelle e simili effettuando perciò un riciclo di materiale alquanto imponente, ed erano tempi in cui riciclare materiale pareva non essere così necessario quanto oggi!

Modernissimo!

Osservando la casa dall'esterno mi colpisce subito la copertura e...ritorno Alice! Sembra che il tetto accolga un coloratissimo drago sonnecchiante, immagino che protegga la struttura, mi sembra anche buono e bisognoso di affetto da come la abbraccia! Ehm...come?...sveglia?...un pò più di professionalità?

Ah si ecco il motivo per cui ho pensato a casa Batllò: perchè (meraviglia delle meraviglie) al suo interno c'è una corte abbastanza piccola e chiusa: è qui che il mare fa il suo ingresso ovviamente in senso metaforico, certo una corte invasa dal mare non sarebbe l'ideale, ma in effetti lo sembra: le pareti sono rivestite di piastrelle lucide di colore celeste chiaro ai piani più bassi e via via che si sale più scure per contrastare rispettivamente il buio del piano terra e la luce eccessiva dei piani alti; i parapetti sui pianerottoli sono in vetro non liscio, lavorato in modo da essere un pò ondulato, così che se ti siedi sulle scale con lo sguardo un pò più basso del corrimano, l'effetto è questo: ti trovi praticamente in mezzo al mare e dimentichi di essere in una piccola, stretta corte di un palazzo in cemento, la caotica e vivace città ti sembra lontana mille miglia.

 

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    • M a r I d e a

      M a r I d e a

      Architect

      Florence / Italy

      Ho studiato Architettura a Firenze, città dove vivo e lavoro, calabrese di origine spesso ho nostalgia del mio paese di mare...no... più che del paese... proprio del mare, che alla fine "infilo" in ogni mio progetto (anche inconsapevolmente!) Bene, non starò qui ad elencare tutto ciò che di bello ed interessante ho fatto (o anche di poco interessante)...parleranno foto e disegni, ok? )