La dimensione alterata - Residenze ristrette

Studi architettonici in lotti di dimensioni infelici o interclusi

by Giacomo Bazzocchi
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A tutti è capitato di esser chiamati a risolvere un problema di progettazione architettonica.

Spesso tali problematiche si presentano sotto molteplici forme, e la soluzione non è mai ne scontata ne univoca ed assoluta.

Con il sempre maggior numero di interventi su tessuto urbano consolidato, la normativa edilizia sempre più stringente, limitante e tutelante dei diritti acquisiti, nonché la sempre più rara presenta di lotti di terreno edificabili liberi all'interno del tessuto appena citato, è facile incappare nel problema di lotti dalle dimensioni infelici, interclusi o normativamente vincolati sotto uno o più aspetti, con conseguenti problematiche progettuali che spesso portano a considerare altri luoghi più idonei per una progettazione più libera e magari economicamente remunerativa.

Tuttavia tali situazioni rappresentano una vera e propria sfida, che deve essere affrontata, sia per ovvi motivi economici (dato che non si è sempre liberi di "cambiare" location), sia per motivi etici ed architettonici, in quanti si è chiamati a valorizzare anche quelle situazioni che non si presentano di facile soluzione.

Il caso che qui riporto è uno studio di massima realmente commissionato e attualmente in fase di elaborazione successiva.

Il lotto in oggetto si presenta molto ristretto sotto molteplici aspetti: innanzitutto la forma non è prettamente regolare, ma sopratutto vigono vincolo sull'edificato esistente che comprimono molto la zona edificabile; inoltre la distanza dalla strada limita ulteriormente la parte più appetibile della zona residua progettabile; infine le normative richiedevano una buona parte di superficie permeabile da mantenere tale.

A titolo esemplificativo riporto sotto uno schema delle possibilità edificatorie del lotto.

Creando di fatto una vera e propria scatola ad imbuto, la normativa non lascia spazio a molte altre possibilità.

La sfida era creare uno spazio architettonicamente coerente e fruibile, oltre che attento alle esigenze ed ai parametri climatici della zona, all'interno di questa scatola troncoconica.

Data l'esposizione molto classica di questa forma pre-disposta, cercando nel grafico solare un buon irraggiamento si è deciso di aprire sul fronte principale, ma arretrando la chiusura verticale esterna rispetto al limite del fabbricato, formando un effetto tunnel che schermasse da un eccessivo irraggiamento estivo; la perdita di superficie è stata ben accolta data l'esiguità disponibile, tanto che si è scelto insieme alla committenza un doppio volume interno per ridurla ulteriormente.

Il lato nord, molto più naturalmente corto data la sua forma, è invece quasi al limite della zona edificabile con un aggetto dalla copertura a doppia altezza che compre quei pochi metri rimasti al confine normativo.

La presenza di pareti finestrate non solo richiede una distanza considerevole, ma anche ha fatto scegliere alla committenza di limitare in parte le vedute su entrambi i lati (in particolare sulla parte più a sud, sia per un discorso di privacy, sia per un discorso di rumorosità, data l'attività di officina automobilistica del vicino.
Il risultato di massima proposto è quindi il seguente:


 
La soluzione è stata ben accetta dalla committenza, che ha deciso di continuare con il progetto.

La problematica di questa tipologia di lotti resta comunque un "problema" sempre più comune e stringente, dato che la politica del riuso e della riqualificazione giustamente non consentono nuove edificazioni fuori da centri abitati, i pochi lotti restanti sono spesso stretti, chiusi o in facto inedificabili a causa di normative e diritti.
Ma più che un "problema", la "possibilità" di andare a risolvere questi lotti è un'occasione per mettersi alla prova e sopratutto per dimostrare alla committenza prima, ma anche alla gente che si può ricavare qualcosa di bello anche da situazioni di partenza non felici o promettenti.

Se avete altri esempi (anche più "estremi") non esistate a commentare.

 

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    • Giacomo Bazzocchi

      Giacomo Bazzocchi

      Architect

      Cesenatico / Italy

      Come studio ci occupiamo fin dal 1973 di progettare, costruire e seguire tutto ciò concerne l'edilizia e l'architettura nel senso più ampio del termine. Siamo un gruppo di liberi professionisti affermati e specializzati nei principali campi architettonici ed ingegneristici, in grado di rispondere ad ogni esigenza e problematica inerente l'edilizia moderna e non, assistendo dalla creazione di un concetto progettuale fino alla post realizzazione.)