Un pasticci(otto) di serata si trasforma in una notte di luci, silenzi e storia alla volta di una città oggi simbolo di una Puglia migliore - per quanto molti baresi potrebbero dissentire -. Lecce, la città pugliese del Barocco, diventa in notturna un tripudio di geometriche apparizioni, giochi di ombre e simmetrie, che si manifestano nella Piazza del Duomo, ove il sacro osserva attentamente la quotidiana esistenza del profano.
Gli spazi si riempiono di presenze, la cui matericità, viene esaltata dall'illuminazione, studiata per esaltare la pietra locale e le fantasiose linee geometriche. Il visitatore è letteralmente circondato ed immerso nell'architettura di Piazza del Duomo, fulcro della vita religiosa, collocata nel cuore della Lecce Vecchia a due passi da Piazza S. Oronzo.
In Piazza del Duomo si possono ammirare una serie di monumenti come la cattedrale del Duomo, i palazzi del Vescovado e del Seminario ed il Campanile. L’unico ingresso della Piazza è sito lateralmente rispetto al fronte del Duomo, così da rendere necessario lo sviluppo dell’edificio posto di fronte all’unica entrata del sagrato, trasformato nella veduta principale che accoglie i visitatori. L’altera statua di S. Oronzo posta in facciata diviene il centro visivo dell’insieme architettonico del Duomo ed è accompagnata, nelle edicole laterali, dalle statue di San Giusto e San Fortunato. I loro sguardi fungono quasi da monito per il visitatore e lo guidano nel suo cammino. La facciata ripropone esternamente, attraverso la sua suddivisione degli spazi tramite le paraste scanalate, la ripartizione interna in tre navate. Solo dopo essere stati immersi in questo trionfo del Barocco leccese, il visitatore si dirige fisicamente nell’immenso spazio della piazza e ammira questo tripudio di luci, colori e presenze sceniche ed architettoniche.
Il buio come amplificatore di luce, come mezzo attraverso il quale le ombre si rivelano e rivelano gli spazi, i chiaroscuri e le forme architettoniche. La piazza con la sua essenza spettrale e silenziosa sembra lo scenario perfetto di quei romanzi gialli di Agatha Christie, dove il delitto si consuma all’aperto sotto lo sguardo attento e vigile di santi e poeti.
© All rights reserved Ing. Elettra Panzarino
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