La sirena dimenticata

lo scempio di Bagnoli tra l'incuria delle istituzioni e la insensibilità degli architetti Italiani

by francesco giovinazzi
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Non so se è solo perchè a Napoli ci sono nato ma ogni volta che penso alla realtà di Bagnoli una angoscia mi assale. Possibile che mentre in Germania si riesce a trasformare in museo una squallida miniera noi non riusciamo a intuire la miniera d'oro che rappresenta questo immenso comprensorio nel cuore di una capitale europea e del Mediterraneo che in passato ha brillato nella cultura e nelle arti come nell'architettura? Penso che in tutta Europa non esista analoga combinazione di natura ,paesaggio,retaggio storico in grado di coniugare un nobile passato che affonda le radici nel mito greco-romano con la modernità che potrebbe scaturire da una moderna interpretazione urbanistica del sito. Se accade ,e non so come ciò sia possibile in un Paese civile ,che qualche stolto pensi di lottizzare e vendere tale area come se fosse un pezzo di formaggio mi rallegro del suo fallimento. Come si può pensare di vendere il passato ed il futuro di questa città,si tratta di un vero scippo alla città e soprattutto ai Napoletani che purtroppo non se ne rendono conto. Tra la inettenza e la connivenza delle istituzioni  locali e nazionali e gli appetiti della camorra il sito agonizza . Ciò che però non è davvero accettabile è il completo disinteresse del mondo dell'architettura e dell'urbanistica. Infatti mentre i grandi architetti si affannano a valorizzare con progetti ed opere varie Roma ,Milano,Venezia ,Genova,New York ,San Francisco ecc ecc Napoli langue! Come qualcuno recitava"è una carta sporca e nessuno se ne importa". Non ci vuole tanto a capire che ciò che manca è un progetto organico che concepisca ed interpreti tutta la grande area alla luce della moderna Architettura rispettando quella che è la prestigiosa storia dei luoghi. Perchè non lanciare un concorso a livello nazionale e magari internazionale per la valorizzazione del sito? Finora si è fatto poco e male per colpa di tutti ma c'è di buono che non aver fatto forse è meglio di aver fatto male! Voglio dire una volta deturpata l'area con insediamenti residenziali non si potrebbe tornare indietro,è un pò come avere ancora l'opportunità di fornire ad un'artista una tela immacolata ,ma non so ciò fin quando durerà,temo che prima o poi con la vendita dei lotti qualche palazzinaro comincerà ad imbrattare questa tela. Credo che se Napoli alla rivera il mare lo abbraccia mentre da S Martino lo scruta ,se a Mergellina ed a S Lucia lo bacia  a Bagnoli lo intravede sul magnifico sfondo del golfo di Pozzuoli con Nisida e Capo Miseno ,come una meta da raggiungere .Voglio dire che per me tutto il contesto andrebbe interpretato ed organizzato intorno ad un grande viale ,costeggiato da piste ciclabili,che da Fuorigrotta muova verso l'arenile dove potrebbe magari terminare ,attraverso una monumentale struttura ad arco ,in una grade piazza aperta a semicerchio sul mare del mito. Una piazza che accanto a piazza Plebiscito,piazza Vittoria,Piazza Dante e piazza Municipio possa costituire alla luce della moderna architettura un nuovo ed esclusivo luogo caratterizzante la città. Una piazza che in fondo alla passeggiata possa costituire un luogo di ritrovo e di socialità per la cittadinanza, dove godere dei magnifici tramonti sul mare dei miti che tutto il mondo ci invidia e che sono la radice della cultura italiana ed europea oltre che mediterranea;una piazza dove poter godere di concerti all'aperto e dove magari ritrovarsi per festeggiare il capodanno. Poi  più che un pronto soccorso per tartarughe ,con tutto il rispetto per il simpatico rettile, anche sulla scia del prestigio della antica stazione zoologica Anton Dhorn, io credo che l'area possa meritare un vero e proprio acquario tipo quello di Genova che sicuramente potrebbe costituire una integrazione al richiamo turistico della città più che gli attuali Studi cinematografici che meglio avrei visto a Scampia. Con tutti i reperti conservati nei sotterranei dei musei perchè non concepire una moderna struttura museale dedicata al mito greco e romano che magari attraverso moderne tecnologie informatiche possa letteralmente trasportare il turista in quel fantastico mondo che è la vera radice della cultura europea? Perché poi visto la particolarità del clima piuttosto che un semplice roseto non si colga l'opportunità di creare un nuovo orto botanico sulla scia del famoso giardinio di Via Forio che possa leteralmente raccogliere quante più possibili specie arboree da tutto il pianeta? Io credo che basterebbe il tocco magico di un grande architetto in grado di riproggettare l'area per conferirgli un immenso valore aggiunto in grado magari di attirare l'attenzione di investitori stranieri che spesso al sito si sono interessati ma che poi hanno sempre desistito probabilmente scoraggiati  dalla mancanza di un proggetto interessante e fattibile oltre che sicuramente per la latitanza di un interessamento istituzionale!



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