I vincitori dei Premi In/Architettura 2020 | Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta

Premio alla Carriera a Pietro Derossi, Stefano Francesco Musso e Vittorio Marchisio

by Cecilia Di Marzo
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Sono stati assegnati oggi pomeriggio a Torino, presso la Nuvola Lavazza, i Premi In/Architettura 2020 | Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.

PIEMONTE
Nuova Costruzione (>5 mln)
Residenza Sanitaria Assistita Druento



Per la capacità di trasformare un blocco funzionale tradizionalmente aggregato e anonimo, in un tessuto microurbano fatto di nuclei elementari - morfologici oltre che funzionali - combinati, in grado di rendere riconoscibili e permeabili le sue diverse parti e restituire dignità all’abitare nelle comunità di anziani.

 

Menzione
Complesso "Ex-Filanda" - Uffici Direzionali Ferrero


La scelta della doppia pelle semi-riflettente, insieme con l’intreccio dei percorsi e il taglio d’angolo, producono la smaterializzazione del nuovo parallelepipedo generato dal tipico impianto della manifattura originale, in un gioco di ambigue riverberazioni tra architettura e preesistenze che reinterpretano con originalità e freschezza il tema ormai banalizzato del curtainwall.

 

Nuova Costruzione (< 5 mln)

il Collegio RSA San Filippo Neri

Per la capacità di introdurre, attraverso dispositivi architettonici di impatto misurato, sequenze di relazioni tra la città, il complesso e le sue parti, tra gli elementi ordinatori dell’esistente e quelli che generano i nuovi inserimenti, a partire dalla scala di paesaggio a quella di membrature architettoniche.

 

Menzione
Una finestra sulle Langhe

Per la difficile sfida a ricondurre all’unitarietà e alla coerenza le sofisticate tecniche della sostenibilità e le figure del dialogo con il paesaggio tradizionale, in un piccolo manufatto che riesce a essere insieme semplice e complesso, articolato e monolitico, rigoroso e accondiscendente.

 

Premio Giovani Progettisti

Bivacco Matteo Corradini

I progettisti hanno risolto con successo il tema ardito e instabile della cellula di sopravvivenza collocata oltre i luoghi già colonizzati dagli insediamenti montani, per misurarsi con il linguaggio dell’interferenza piuttosto che della mimesi; senza per questo rinunciare a tracciare elementi di continuità tra l’ambiente, il luogo e l’architettura.

 

Fermi Secondary School

Per la particolare efficacia di un concorso di progettazione nato dalla riflessione pedagogica, culturale e architettonica, -“ Torino fa scuola” - messa in atto attraverso la collaborazione di diversi soggetti istituzionali e privati, capace di propagare risultati e far progredire ricerche. Il lavoro del BDR Bureau, attraverso l’architettura, è stato in grado di interpretare ed esaltare con coerenza gli obiettivi dell’iniziativa.

 

EDIT - Eat Drink Innovate Together

Per aver saputo - con professionalità e competenza - tradurre in un caleidoscopio di forme concrete e concluse, il febbrile ed eclettico fluire di temi e linguaggi che la trasformazione di una fabbrica ottocentesca in luogo della contemporaneità polifunzionale sollecita nei giovani progettisti.

 

Rigenerazione Urbana

Nuvola Lavazza

In una unica occasione progettuale si intrecciano felicemente l’impegno della famiglia Lavazza con quelle dei più vivaci esponenti dell’architettura, della ristorazione, della scenografia e del design; ne nasce un interpretazione totalmente nuova del contesto di borgata torinese che si combina con le tracce storiche e archeologiche depositate nella città, riverberando la propria forza attrattiva sul tessuto urbano circostante.
 

Menzione

Combo Torino

In una stagione in cui le intersezioni tra luoghi ed espressioni eterogenee degli uomini rischiano di essere percepite come minaccia, Combo rappresenta l’ostello di ultima generazione, con la dichiarata ambizione a divenire crocevia dei flussi, luogo urbano dedicato all’accoglienza nelle sue molteplici declinazioni e della contaminazione tra le diverse forme di creatività; una sfida e un augurio per il futuro e dell’architettura, della città e del mondo.

 

Riqualificazione Edilizia

Centro Culturale Lou Pourtoun (ex equo)

Per la capacità di contribuire, attraverso l’investigazione del progetto di architettura, all’avanzamento di un più esteso processo di rinascita locale, che oggi investe diffusamente le terre alte del continente. Si segnala l’efficace formula che, sulla massività dei muri medioevali, innesta snelle cellule di contemporaneità, amalgamando il singolo edificio nell’identità originale dell’insediamento montano.

 

Recupero e trasformazione di Palazzo Gualino a Torino (ex equo)

Per l’ostinato impegno ad operare nel rispetto del valore storico e simbolico dell’edificio, senza per questo rinunciare a misurarsi fino in fondo con il modificarsi dei requisiti tecnici, dell’aggrovigliato quadro normativo e con gli slittamenti dei riferimenti formali che la distanza temporale e il cambiamento di destinazione d’uso fanno ricadere sull’opera.

 

Locanda La raia

Per aver individuato, come tema originale di progetto, come materia da plasmare, la dimensione complementare che combina architettura e territorio, che si appartengono reciprocamente e reciprocamente si modificano, assorbendo l’uno dall’altro le proprie radici di senso e di forma.

 

Premio Bruno Zevi

Bruna Biamino 

Fotografa rigorosa ma mai neutrale, ha condotto numerose campagne fotografiche dove si percepisce costantemente la consapevolezza della dimensione spaziale nel paesaggio, nei luoghi, nelle città, nei manufatti architettonici contemporanei e storici; una osservatrice attenta e sensibile, capace di trasferire con rigore attraverso l’obiettivo fotografico le istanze e la sintassi dell’architettura, anche quando la distanza nel tempo è profonda e si rende difficile da trasferire in immagini senza che la soggettività dell’autrice prevalga sulla oggettività del documento. Il grande lavoro che Bruna Biamino ha accumulato nell’ambito dell’architettura, costituisce un prezioso patrimonio (come scrisse anni fa Luciano Re)«al tempo stesso opera d’arte, strumento critico, testimonianza rivolta al futuro».

 

Il Premio alla Carriera è stato assegnato, con presentazione di Aimaro Isola, a Pietro Derossi (1933).

Dagli anni ’60 è uno dei principali e più vivaci protagonisti del dibattito sull’architettura, il design, la città. Temi che ha da sempre affrontato con uno sguardo curioso e vasto, come nodi di una rete di relazioni tra il mondo degli oggetti, quello delle idee, quello dei processi sociali, procedendo per continue interrogazioni piuttosto che per risposte conclusive.

Il suo contributo all’architettura, lungo un percorso coerente in cui cambiano più le categorie di attribuzione che la sostanza dell’approccio al progetto - dal neoliberty al design radicale, al postmoderno, al supersensual - è sempre stato appassionato e poliedrico, da progettista, da docente (al Politecnico di Torino e a quello di Milano, più volte invitato da atenei internazionali) da autore di ricerche e testi teorici, da coordinatore di mostre e promotore di eventi culturali.

Nella sua opera, più volte ospitata da riviste e mostre non solo italiane, l’attenzione alle esperienze più avanzate nel panorama internazionale si è costantemente confrontata con i linguaggi, le tecniche, le matrici e il divenire dei contesti in cui ciascun progetto affonda, di volta in volta, le radici; così come il linguaggio sembra voler continuamente sollecitare e accompagnare il fluire dell’abitare, i percorsi, i gesti, le percezioni di chi occupa i luoghi e interagisce con gli spazi, le cortine e gli arredi, alla ricerca di una dimensione narrativa dell’architettura.

Oggi, membro dell’Accademia di San Luca, dopo infiniti progetti e molte opere realizzate, il suo contributo all’architettura continua a rappresentare un percorso di ricerca originale ed eterodosso, che oltrepassa i confini locali e si afferma come alternativa sostanziale al narcisismo“glamour” che occupa in modo pressoché esclusivo gli immaginari dei progettisti, dei committenti, dei “consumatori”di architettura contemporanei.
 

Premio Speciale Listone Giordano - Categoria Intervento di riqualificazione edilizia

Casa a Giaglione


 

Premio Speciale Vimar - Categoria Intervento di riqualificazione edilizia


La casa nel cielo



 

Premio Speciale Willis Towers Watson - Categoria Intervento realizzato da giovani progettisti

CASA OM




LIGURIA

Nuova Costruzione (< 5 mln)

Il Faro

Per un’opera di forte impatto nel paesaggio costiero, al confine tra recupero dell’esistente e ricerca di nuovi linguaggi; con un particolare encomio alla Soprintendenza e al Committente, per il coraggio dimostrato nel perseguire il progetto.

 

Rigenerazione Urbana

Parco Parasio

Per la sobrietà dei segni lievi e misurati, fatti di pavimentazioni, raccordi, panchine, luci, che si amalgamano naturalmente con un tessuto edilizio prezioso e ricco di vincoli, ricucendo lo spazio pubblico, suggerendo funzioni e rievocando la memoria della Porto Maurizio storica.

 

Riqualificazione Edilizia

Castello dei Doria a Dolceacqua

Per l’elegante contrappunto tra un accurato restauro delle membrature esistenti e l’inserimento di autonome ed essenziali protesi funzionali, costituite da piedritti, scale, passerelle, belvederi, piccoli nuclei espositivi che tracciano un suggestivo itinerario di visita al castello.

 

PREMIO BRUNO ZEVI

SAGEP editori

Fondata nel 1965 a Genova, con la quale intrattiene particolari legami, la SAGEP ha prodotto una attività editoriale di elevata qualità che ha accompagnato negli ultimi 50 anni la vita culturale della sua città, e non solo. Oltre alla particolare attenzione dedicata, con numerose pubblicazioni di prestigio, al territorio Ligure, ai suoi beni culturali e artistici, alla interessante collana dedicata all’architettura, la SAGEP, tra il 1984 e il 1990 ha pubblicato la rivista quadrimestrale SPAZIO E SOCIETÁ, diretta da Giancarlo De Carlo, che nella seconda metà dello scorso secolo ha rappresentato una interessante voce alternativa nel panorama delle riviste di settore. Con un proprio prezioso archivio fotografico, accessibile via internet e con il periodico “Archivi” ha contribuito, a promuovere la conoscenza delle trasformazioni nel territorio di Genova e della Liguria.

 

PREMIO ALLA CARRIERA

Stefano Francesco Musso

Professore ordinario di Restauro all’Università degli Studi di Genova, per avere saputo in questi decenni di attività professionale e didattica approfondire e diffondere le tematiche legate alla conservazione dell’edificato e del territorio, in costante confronto con altre scuole di architettura in ambito internazionale, operando e promuovendo interventi di restauro di particolare significato. Rileva il notevole impegno - evidente nel lavoro scientifico, nell’attività tecnica ed in quella istituzionale - per lo sviluppo di una cultura della conservazione attenta all’integrazione con la contemporaneità, all’ inserimento ambientale e paesaggistico ed alla sostenibilità.

 

Premio Speciale Vimar - Categoria Intervento di nuova costruzione e Premio Speciale Willis Towers Watson - Categoria Intervento di nuova costruzione

Villa Privata a Varazze


VALLE D'AOSTA

Nuova Costruzione (>5 mln)

campZero Active Luxury Resort

Per la appropriata e originale ricerca di inserimento nel contesto alpino che, scomponendo i volumi, produce la metafora di un piccolo insediamento montano, articolato nelle forme, nelle funzioni, nel dialogo con gli spazi aperti e con la scena delle Alpi.

 

Riqualificazione Edilizia e Premio Speciale Willis Towers Watson - Categoria Intervento di riqualificazione edilizia

La casa nel bosco

Per segnalare la delicata sensibilità di un intervento scrupolosamente conservativo dell’involucro rurale, in cui affiorano, sapientemente incastonate, minute tracce della contemporaneità degli interni.

 

PREMIO ALLA CARRIERA

Vittorio Marchisio (1926)

Architetto attivo in Valle d’Aosta dalla seconda metà del secolo scorso, rappresenta una chiara espressione della ricerca del punto di incontro tra il linguaggio dell’architettura moderna e la tradizione locale attraverso la riproposizione e la reintepretazione di materiali e soluzioni costruttive tradizionali.

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