Architettura e Covid

Come il coronavirus ha cambiato il modo di abitare

by Barbara Guidone
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Ormai all’espressione “ ma cosa deve accadere?” avremmo tutti una risposta breve e coincisa ”una pandemia globale!”, chi se l’ immaginava qualche mese fa che doveva accadere tutto questo, confinandoci per mesi dentro casa…, abbiamo iniziano a guardare la propria abitazione in modo diverso, come la scenografia della nostra vita, due mesi di clausura dove abbiamo fatto adattare ancor di più la nostra casa al nostro stile di vita.

Probabilmente, dopo questa pandemia, cambierà il modo di distribuire gli spazi interni della propria abitazione; sicuramente si darà più importanza a cose che fino adesso molti committenti ignoravano, come un' area studio o vano studio utile per lo smart working, oppure l' importanza di avere un balcone, un terrazzo condominiale,  ( che non viene mai menzionato nemmeno nelle inserzioni di affitto/vendita).

Per l’ area studio, non è necessario dedicargli un intero locale, ma scegliere il posto migliore per poter sistemare la scrivania ( che magari negli anni è diventata un deposito e non ha svolto la sua principale mansione).

Una soluzione ottimale per ampliare le prospettive è far rivivere balconi e terrazze, che fino a qualche mese fa, non erano adoperate per la giusta fruizione, ma bensì per attività di servizio subordinate alla vita che si svolgeva all’ interno dell’ appartamento. Abbiamo visto di tutto sui nostri balconi, gente che canta, litiga, mangia, legge, gioca, socializza, si taglia i capelli e usa i social. Se abbiamo questo grande potenziale di spirito di adattamento in così poco spazio, perché non utilizzare ogni mq della nostra casa in modo adeguato e fantasioso?

Guardando il passato e nello specifico Le Corbusier ( 1887- 1965 ), nel suo saggio “I 5 punti dell’ architettura moderna”, l’architetto cita fra i 5 punti standard da seguire per rendere la casa come la giusta “macchina da abitare”, il tetto giardino o tetto a terrazza;

il toit terrasse: per ridare il verde all’uomo e fruire di uno spazio dove poter contemplare la natura circondarsene e goderne i benefici in totale relax e privacy, in solitudine o con i suoi cari; utile per l' isolamento e anche per dare beneficio alle nostre città, aumentare gli spazi verdi potrebbe essere una strategia per migliorare la salute pubblica. Discutibile è la moda di eliminare la cucina semi abitabile o del tutto abitale, per renderla a vista nel soggiorno, in modo da sopprimere un vano ed avere meno privacy.

Lasciar guardare la televisione ad un componente della famiglia, mentre un altro utente possa beneficiare della cucina in totale autonomia sarebbe un suo consono degli spazi, anche perché i luoghi di aggregazioni in una casa sono ben altri, attorno al tavolo mentre si consumano i pasti, il soggiorno e il balcone.

Anche l' aspetto urbanistico, cambierà e  non sarà più così riduttivo e superficiale,  quando senti   l' espressione "non è una bella zona", che non significa proprio niente.

Una zona deve essere servita, un punto strategico dove poter sceglie il mezzo più consono alle proprie esigenze, una grande agevolazione sarà poter raggiungere supermercati, banche, poste e negozi di prima necessità anche a piedi, in bicicletta o con il monopattino, per evitare assembramenti ed avere parchi attrezzati con aree giochi per i più piccoli e aree fitness per praticare lo sport all’ aperto. Il comfort abitativo migliorerà anche per le scelte da prender in fase di ristrutturazione o nuova costruzione.

Per migliorare il comfort abitativo, riguardo le prossime ristrutturazioni, si opterà per soluzioni intelligenti, che migliorino la qualità della vita all’ interno della propria abitazione.

La nostra casa è fatta anche di rumori e suoni, ci abbiamo fatto tutti caso durante questa lunga permanenza forzata, soprattutto per chi abita in condominio, i primi rumori che ci vengono in mente, sono le tubazioni degli scarichi idrici, i passi del vicino che abita al piano superiore, il soggiorno del vicino che confina con la nostra camera da letto.

I rumori che ci deconcentrano dal lavoro ( smart working ), dal gioco, dal sonno, dalla tranquillità della vita domestica; il giusto isolamento acustico delle pareti, soffitti e tubazioni sono una tematica sempre un po' trascurata in fase di esecuzione dei lavori, forse perchè il committente non ritiene opportuni tali accorgimenti o per scelte dettate dall’ economia dei lavori.

Migliorare il comfort abitativo è un’ esigenza essenziale per il nostro benessere psico-fisico nostro e del prossimo confinante. Il tutto risolvibile con tubazioni di scarico fonoassorbenti che consentono di ridurre l' inquinamento acustico, pannelli fonoisolanti per prevenire i rumori molesti dall’ esterno, La riduzione del rumore sarà facilmente raggiunta grazie al giusto isolamento e alla scelta dei giusti materiali .

Tutti accorgimenti che durante la quarantena del Covid-19 dal marzo 2020 , ci ha cambiato ed ha cambiato anche il nostro modo di vedere la casa, che ci accudisce e ci ripara nei momenti critici ( in questo caso ) ed in quelli di gioia.

Riflettendo bene il Coronavirus non ha colpito le nostre  abitazioni, ma  bensì  i “non luoghi ”,  ( termine introdotto da Marc Augé nel 1992, nel suo libro Non-lieux ) , solitamente sono luoghi di transito, centri commerciali, aeroporti, stazioni, mezzi di trasporto, luoghi di transito, dove nessuno si conosce ma vi transita e vi usufruisce del servizio offerto, siamo entità che si incrociano senza conoscersi, non vi è un gruppo sociale ben delineato, ma abbiamo tutti la frenesia di consumare e accelerare le operazioni quotidiane, senza avere un vero e proprio limite di capienza. Tutto questo al momento si è fermato, come in stand-by, questi luoghi vuoti fermi che attendono solo di essere ripopolati e vissuti da noi essere umani.

 

Arch. Barbara Guidone

 

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  • KATHE GUIDONE

    Concordo in toto, soddisfatta della tua progettazione della mia prima casa, attendo la progettazione della seconda casa della nostra vita....io e mio marito ci teniamo molto che sia tu a farla.

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