Udine: Studio GEZA per la Casa della Musica

L'intervento ha visto il recupero e il restauro di un edificio in mattoni abbandonato

by Miriam de Candia
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È il risultato di un progetto di riuso, restauro e ristrutturazione di un edificio in mattoni da tempo abbandonato quello della Casa della Musica di Cervignano del Friuli, progettata e realizzata da Geza - Gri e Zucchi Architetti Associati.

Commissionato dal Comune della cittadina, il nuovo luogo di incontro destinato alla cultura e alle rappresentazioni musicali, la Casa della Musica adotta un linguaggio sobrio -capace di rispettare la memoria della struttura originaria- e contemporaneo –per riagganciare la stessa struttura al tessuto urbano con una proposta di nuova vitalità.
 
La Casa della Musica ospita, su una superficie di 750 metri quadrati, spazi di aggregazione pubblica e ristoro, spazi per le prove e l’insegnamento della musica, per esposizioni, per spettacoli e conferenze, oltre a uno studio di registrazione.
 
Il progetto prevede la realizzazione di due piani all’interno dell’edificio originario; la struttura in mattoni è stata conservata e riutilizzata per il sostegno della copertura, mentre una nuova struttura indipendente in cemento armato ha reso possibile la configurazione del nuovo spazio interno, garantendo le necessarie prestazioni acustiche. Tale struttura è costituita al piano terra da quattro volumi che racchiudono le sale di prova, unici elementi chiusi e autonomi all’interno dello spazio a doppia altezza che costituisce il luogo centrale di incontro e relazione fra le persone. Il piano primo, in parte aperto verso lo spazio a doppia altezza di distribuzione, è occupato dalla sala polifunzionale di 100 posti. “Un nuovo edificio nasce all’interno di quello esistente -spiegano gli architetti-, contenendo in sé tutte le soluzioni strutturali e tecnologiche necessarie. Esso non tocca la vecchia struttura, che rimane visibile e acquista valore dal nuovo confronto.”
 
Il prospetto principale, quello che si rivolge alla città, è definito da cinque grandi serramenti sporgenti a tutta altezzache incorniciano i pannelli vetrati e fissi, i quali, a loro volta, inquadrano ora spazi a sviluppo orizzontale ora spazi a sviluppo verticale. La struttura in mattoni sorregge il manto di copertura, inquadra l’ingresso (posto su uno dei lati corti e sottolineato da un elemento in calcestruzzo a sbalzo), dialoga senza mimetismi con un interno in calcestruzzo sempre monolitico e sempre faccia a vista. "Una nuova funzione (luogo della
musica) per un vecchio (e muto) fabbricato (una autorimessa per autobus) rappresenta allo stesso tempo un tema progettuale e tecnologico, ma anche il valore poetico dell’intervento", continua GEZA.
 
Per quanto riguarda l’aspetto energetico, gli impianti sono stati dimensionati in accordo con l'amministrazione comunale: a Cervignano tutti gli edifici pubblici sono controllati secondo un Progetto integrato e un Programma unico in quanto la domanda di energia di ogni singolo
edificio pubblico (in orari e per giorni diversi) potrebbe condizionare le risposte degli altri fabbricati. Da qui la scelta di sperimentare l’idea di una sostenibilità integrata che guardi alla città e ai suoi diversi servizi come a un unico corpo.

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    Casa della Musica

    Cervignano del Friuli / Italy / 2011