Un settore particolarmente delicato è quello della rimozione delle scritte e dei graffiti, più o meno grandi. Nella stragrande maggioranza dei casi, questo tipo di deturpazione, è attuata su superfici non protette e questo, naturalmente non ne facilita la rimozione. C'è anche da dire che, per mancanza di informazione e inesperienza, l'argomento viene affrontato con metodi empirici spesso inadeguati. La soluzione idonea deve scaturire da una serie di valutazioni e di test. Per preparare l'intervento occorre innanzitutto procedere alla diagnostica del graffito a partire dalla loro identificazione e dalle caratteristiche dei materiali sui quali è stato fatto facendo dei test operativi che tengano conto della logistica di contiere. La scelta del metodo di rimozione più funzionale non può distaccarsi da dalle valutazioni diagnostiche di identificazione, ad esempio sulla natura e sulle caratteristiche fisiche della superficie (rugosità, porosità, la compattezza, resistenza al lavaggio e agli agenti chimici, la resistenza ai getti d'acqua ad alta pressione).
Possiamo avvalerci di metodi fisico-meccanici con l'uso di sabbiatrici, idropulitrici o laser e metodi chimici con l'uso di solventi, sverniciatori, estrattori e detergenti.
E' di fondamentele importanza tener conto del valore artistico e dello stato di conservazione, fattori che determinano la delicatezza del suporto.
Essendo interventi piuttosto onerosi, su superfici intonacate, in tantissimi casi, è consigliabile valutare se non sia più conveniente smurare e rifare l'intonaco. Assolutamente da tener conto è che la rimozione del graffito va effettuata con tecniche e prodotti assolutamente non pericolosi per i materiali, per gli operatori e per l'ambiente. Su materiali quali pietra, mattoni, cemento ecc. occorre fare dei test di prova su piccole parti nascoste. Nella maggior parte dei casi, l'uso di prodotti chimici è quello che dà migliori risultati. E' da notare che, comunque, le fughe restano sempre la parte più critica. Su superfici molto porose quali il tufo, l'intervento risulta spesso impossibile.
La rimozione del graffito può ritenersi conclusa solo quando sono stati eliminati completamente i "fantasmi" ovvero gli aloni residui dopo l'intervento.
Salvaguardare preventivamente le superfici dai danneggiamenti è senz'altro la scelta più saggia. Se protetti, i materiali deturpati, si possono pulire più facilmente e in tempi più ragionevoli. I trattamenti protettivi si applicano dopo aver pulito perfettamente le superfici e non modificano in alcun modo l'aspetto originale.
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